(Sesto Potere) – Meldola, 21 marzo 2025 – Di fronte ad una gremita platea di medici e ricercatori, non solo di IRST IRCCS ma provenienti anche da AUSL della Romagna e da altre realtà oncologiche regionali, giovedì scorso è stata consegnata al prof. Giuseppe Curigliano la prima edizione del premio Lettura dell’Anno IRST “Dino Amadori”.
Il riconoscimento, voluto dal Direttore scientifico IRST, dott. Nicola Normanno e patrocinato dall’Istituto oncologico romagnolo – IOR, nasce con l’intento di omaggiare professioniste e professionisti che rappresentino un punto di riferimento per le attività di ricerca e cura.
“Così come lo era il prof. Dino Amadori, padre dell’oncologia in Romagna, cui questo Istituto è intitolato” ha spiegato il dott. Nicola Normanno.
“Scorrendo il curriculum del prof. Giuseppe Curigliano è facile comprendere perché la scelta sia ricaduta su di lui: presidente eletto ESMO, membro del Consiglio Superiore della Sanità, Direttore di dipartimento allo IEO, autore di linee guida e studi, il prof. Curigliano è tra i maggiori oncologi a livello internazionale. Grazie a questa esperienza potremo approfondire un tema fondamentale, quello degli anticorpi coniugati con farmaci, una classe di farmaci innovativi che colpiscono direttamente le cellule tumorali, riducendo gli effetti collaterali grazie alla loro azione mirata; un’opzione sempre più concreta in pratica clinica, oltre ad essere una promettente frontiera per la ricerca traslazionale”.

“Il Professor Amadori – ha evidenziato Fabrizio Miserocchi, presidente IRST “Dino Amadori” IRCCS – ha dedicato la sua vita a migliorare le prospettive dei pazienti oncologici, combinando rigore scientifico, innovazione e un’umanità straordinaria. Il suo impegno ha dato vita a progetti di grande impatto come l’Istituto Oncologico Romagnolo e l’IRST, contribuendo allo sviluppo della Rete Oncologica Romagnola e all’internazionalizzazione della lotta contro il cancro. Oggi, con questa lettura, non celebriamo solo il ricordo di un grande uomo, ma ribadiamo il nostro impegno a portare avanti la sua missione: una medicina sempre più vicina al paziente, fondata sulla ricerca e sull’innovazione.”
Durante la cerimonia, il prof. Giuseppe Curigliano ha tenuto una lettura magistrale sul futuro degli anticorpi coniugati con farmaci, in particolare sul loro sviluppo nel prossimo decennio con prospettive in termini di efficacia e qualità di vita del paziente davvero promettenti. Impressionante il numero di studi e aziende pharma e biotech attive in questo specifico campo.
“Sono convinto – ha concluso il prof. Curigliano – che gli anticorpi coniugati con farmaci contribuiranno a portare alla quasi completa dismissione delle chemioterapie standard; è però necessario incrementare il numero di studi sui biomarcatori così da centrare sempre meglio i trattamenti e predire la loro efficacia”.
Il curriculum del prof. Curigliano delinea un professionista di assoluto valore in ambito internazionale. Presidente Eletto della European Society for Medical Oncology (ESMO) e Editor-in-Chief di ESMO Open, il prof. Curigliano dirige la Divisione per lo sviluppo di nuove terapie all’Istituto Europeo di Oncologia (IEO) di Milano, dove co-presiede anche il Programma di terapie sperimentali.
È, inoltre, membro del Consiglio Superiore di Sanità, fornendo consulenza al Ministero della Salute su politiche oncologiche. Con una solida formazione accademica, ha maturato esperienze presso il Columbia University Comprehensive Cancer Center di New York e il Dana-Farber Cancer Institute di Harvard. Il suo impegno nella ricerca si concentra sulla medicina personalizzata, lo sviluppo di biomarcatori e nuove terapie mirate, con particolare attenzione ai tumori della mammella.
Ha ricoperto ruoli di primo piano nella definizione delle linee guida AIOM, ESMO e ASCO per il tumore al seno e ha co-presieduto il Comitato Scientifico della St. Gallen Early Breast Cancer Conference.
Attualmente guida studi clinici di fase I-III su farmaci innovativi e sperimentazioni nazionali sull’introduzione di tecnologie avanzate nel sistema sanitario.Autore di oltre 670 pubblicazioni scientifiche è stato riconosciuto tra i ricercatori più citati al mondo. Attivo nella formazione, ha istituito il primo Master in Intelligenza Artificiale applicata alla Medicina Oncologica presso l’Università di Milano. Nato a Rouyn Noranda (Canada), è cittadino italo-canadese.