(Sesto Potere) – Cesena – 24 novembre 2024 – Uno spazio protetto per accogliere le donne vittima di violenza. All’ospedale Bufalini di Cesena è stata inaugurata la “Stanza Rosa”, un nuovo ambiente dove la donna che ha subito violenza può essere curata e aiutata dal personale medico in sicurezza e in riservatezza.
La “Stanza Rosa” è stata realizzata nell’ambito del Progetto di sensibilizzazione e raccolta fondi aziendale “WELL-FARE: RETE PER LE DONNE” finalizzato al miglioramento degli ambienti ospedalieri di cura e accoglienza delle donne vittime di violenza e dei minori, con lo scopo di garantire spazi adeguati e qualità dell’assistenza sanitaria e psicologica.
La realizzazione è stata resa possibile grazie alla raccolta fondi promossa dall’Azienda usl della Romagna, che ha coinvolto molta parte della società civile, trovando risposta da parte di numerosi sostenitori e partner dell’imprenditoria e delle banche del territorio, delle Associazioni di volontariato e del mondo sportivo. Tra questi la BCC Ravennate Imolese e Forlivese, la BCC Romagnolo, Formula servizi, Onit group, Ferri spa, CNA Forlì-Cesena, Associazione Cesena danze, Associazione Artincouncelling, Cesena Calcio.
L’inaugurazione è inserita nell’ambito di un corposo programma di interventi ed eventi promossi in occasione della Giornata Internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne, dall’Ausl della Romagna in collaborazione con la Rete interistituzionale locale contro la Violenza.
Alla cerimonia molto partecipata, erano presenti, oltre ai partner, le Forze dell’Ordine, i rappresentanti istituzionali, tra i quali il sindaco di Cesena Enzo Lattuca con l’assessora alle Politiche delle differenze Giorgia Macrelli, il Direttore generale Tiziano Carradori con la Direttrice amministrativa Agostina Aimola, la direttrice dell’ospedale Bufalini Marisa Bagnoli, i direttori dei Distretti Cesena Valle Savio e Rubicone Paola Ceccarelli e Francesco Sintoni, la direttrice dell’UO Ostetricia Ginecologia Gloria Giacomini con la coordinatrice Gilda Sottile, la direttrice dell’UO Pronto Soccorso e Medicina d’Urgenza Raffaella Francesconi insieme alla dottoressa Daniela Domeniconi, la coordinatrice del Centro Donna Claudia Gatta e la responsabile di progetto Elisabetta Montesi, direttrice dell’UO Accoglienza e fundraising con Manuela Guido.
“La presenza, sul territorio, di una Rete antiviolenza in cui confluiscono tutte le principali istituzioni locali, le forze dell’ordine e una significativa rappresentanza del terzo settore ci dà modo di lavorare insieme, in modo organico e strutturato, e di sviluppare iniziative di sensibilizzazione sul tema della violenza sulle donne –sottolineano il Sindaco Enzo Lattuca e l’Assessora alle Politiche delle differenze Giorgia Macrelli. Su queste basi, grazie alla rete tra le due Unioni dei Comuni, alla collaborazione dell’Ausl Romagna e delle Forze dell’ordine, abbiamo proposto a tutto il Cesenate il ricco programma intitolato ‘Ora esplode la voce’ che mette in dialogo le piazze dei comuni e i presidi socio-sanitari a cui fare riferimento in caso di emergenza o di pericolo”.
“La Stanza rosa inaugurata questa mattina all’Ospedale ‘Bufalini’ – proseguono il Sindaco e l’Assessora – si inserisce perfettamente in questo contesto e rappresenta un essenziale tassello che rafforza le azioni di tutela e supporto verso le donne che hanno subito violenze ma anche nei confronti dei loro figli. È questo un ambiente accogliente, confortevole e protetto a cui poter fare riferimento, e che si aggiunge al Centro donna e Centro antiviolenza comunale che nel corso di tutto l’anno svolgono un importante ruolo di affiancamento, presidio e monitoraggio. Cogliamo l’occasione per ringraziare le imprese e le associazioni che hanno reso possibile l’intervento e tutti gli operatori sanitari che mettono passione e sensibilità per riconoscere i segni della violenza e accogliere con cura le donne vittime”.
“La realizzazione della Stanza Rosa – afferma la dottoressa Marisa Bagnoli direttore del Presidio ospedaliero – rappresenta un passo importante del percorso ospedaliero dedicato alle donne che subiscono violenza e ai figli che le accompagnano, un esempio di quanto sia preziosa e fondamentale la collaborazione tra istituzioni e comunità. Ringrazio tutto il personale sanitario coinvolto, che fin da subito ha fortemente sostenuto questo progetto con tutto il cuore, l’Ufficio tecnico, le Forze dell’Ordine, i tanti donatori e tutti coloro che ci hanno consentito di creare questo nuovo ambiente riservato per accogliere, assistere e sostenere le donne che subiscono diverse forme di violenza”.