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Agroalimentare, 14.5 milioni i potenziali turisti del gusto in Italia, viaggi alla ricerca di cibo, vino, olio e altri prodotti tipici

(Sesto Potere) – Cremona, 24 Gennaio 2025 – Focus sui trend di mercato dell’enogastronomia italiana nel corso della  20^ edizione de: “Il Bontà & Gusto Divino” in svolgimento – si conclude oggi – a CremonaFiere (*).  Tanti gli appuntamenti che hanno accompagnato il pubblico in un viaggio enogastronomico per il Bel Paese, da nord a sud tutte le regioni sono rappresentate grazie alle loro prelibatezze culinarie che raccontano le produzioni territoriali e la loro cultura.  

Non solo ottimo cibo, buon vino, birre artigianali e ampio spazio alla mixology, il pubblico ha potuto partecipare a degustazioni guidate e incontri di approfondimento sui trend e gli scenari del mercato enogastronomico. Come per la presentazione del “Rapporto sul turismo enogastronomico” ideato e  realizzato dalla Roberta Garibaldi (presidente dell’Associazione italiana turismo enogastronomico e professore universitario), in collaborazione con Aite-Associazione Italiana Turismo Enogastronomico.

Secondo il Rapporto, 14.5 milioni sono i potenziali turisti del gusto, che organizzano un viaggio alla ricerca di cibo, vino, olio e tutte le altre tipicità agroalimentari del territorio italiano.

Ad aprire la classifica dei prodotti piu ricercati e che attira maggiormente i turisti è il vino (con il 38,1% delle preferenze), è considerato il prodotto più rappresentativo dell’Italia in ambito agroalimentare.

Seguono nell’immaginario collettivo nazionale delle icone enogastronomiche del Belpaese come l’olio extravergine di oliva (24%), la pizza (22%), la pasta fatta in casa (15%) e i formaggi (11%).

Prodotti tipici che spiccano soprattutto in alcune regioni italiane come l’Emilia-Romagna.

Ma quanto vale il turismo enogastronomico?

Per la prima volta il Rapporto fornisce una risposta grazie alla collaborazione con Economics Living Lab, spin-off dell’Università di Verona. 

“L’impatto economico e sociale è significativo, contribuendo a oltre 40 miliardi di euro all’economia italiana nel 2023 – di cui 9,2 diretti, 17,2 indiretti e 13,7 di indotto –, con un rapporto benefici/costi pari a 6,9, –  – spiega la Prof.ssa Garibaldi – confermandosi importante per l’economia italiana, con un forte potenziale di crescita e un ruolo non secondario nell’occupazione e nella distribuzione del reddito”. 

“Il turismo enogastronomico rappresenta una leva importante di crescita sostenibile per i territori. – spiega Roberto Biloni, Presidente di CremonaFiere – Questa manifestazione riesce a offrire in tre giorni una proposta tutta made in Italy e a raccontare le eccellenze delle produzioni territoriali potendo così esaltarne ogni tipologia e caratteristica. La Fiera è da sempre un luogo di incontro che deve e vuole fare da volano al modello di eccellenza  dell’enogastronomia italiana.” 

(*) L’appuntamento è organizzato da CremonaFiere e SGP Grandi Eventi in collaborazione con Vale20. Sito: www.ilbonta.it