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Aggressione a capotreno, anche il Siulp di Forlì-Cesena e dell’E-R in piazza domani a Bologna

(Sesto Potere) – Forlì – 8 dicembre 2024 -Il SIULP (Sindacato Italiano Unitario Lavoratori Polizia) della regione Emilia Romagna, sindacato
maggioritario del comparto sicurezza difesa e soccorso pubblico il 9 dicembre sarà presente a Bologna, con una propria delegazione, al fianco del personale del trasporto pubblico per dire: “basta alle violenze ed alle aggressioni al personale delle forze dell’ordine ferroviario e di tutte le professioni d’aiuto”.

Domani, infatti, le sigle sindacali del personale di Trenitalia e  Tper e Trenitalia dell’Emilia-Romagna  hanno indetto uno sciopero di 8 ore (dalle 9 alle 17) in Emilia-Romagna come segno di protesta dopo l’aggressione a un capotreno a bordo di un treno regionale sulla linea Bologna-Milano, all’altezza di Fidenza, in provincia di Parma.

“Infatti la nostra organizzazione sindacale da tempo sostiene che servano interventi concreti e strutturali per arginare questa emergenza nazionale che riguarda tutte le professioni d’aiuto, le Forze dell’ordine e le categorie che svolgono un servizio di pubblica utilità. Per queste ragioni lanciammo a suo tempo una petizione e raccolta firme, per dire con fermezza che: “chi alza un dito nei confronti di queste lavoratrici e lavoratori deve andare in carcere”. Solo con una sanzione certa ed immediata si potrà dare veramente un segnale di tutela e salvaguardia di questi operatori al quale vengono demandati compiti importanti nel nostro paese, che sono principi cardine della nostra Costituzione.”: spiega la segretaria provinciale del SIULP di Forlì Cesena.

“Proprio per queste ragioni, siamo al fianco di chi garantisce la Sicurezza, la Salute, l’insegnamento o la libera circolazione sui mezzi di trasporto pubblico nel nostro paese e sollecitiamo le istituzione ad intervenire”: – conclude il SIULP di Forlì Cesena – che per finire esprime la “più totale vicinanza e solidarietà al personale aggredito del trasporto pubblico ed a tutti coloro che quotidianamente subiscono aggressioni e violenza nell’espletamento del loro servizio”.