(Sesto Potere) – Bologna – 1 maggio 2025 – È stato ufficialmente nominato nei giorni scorsi il Consiglio di Amministrazione della Fondazione Abitare Bologna, nata su iniziativa del Comune di Bologna, della Città metropolitana di Bologna e di ASP Città di Bologna, con la funzione di Agenzia sociale per l’Affitto e l’obiettivo di rispondere in modo strutturale e innovativo al bisogno abitativo nell’area metropolitana, tramite l’offerta di alloggi in locazione a canoni sostenibili.
Il presidente del CdA è l’avvocato Ambrogio Dionigi, attuale responsabile del Servizio Politiche e Servizi per il Lavoro e per l’Economia Sociale in Città metropolitana. Completano il consiglio due membri, il professore dell’Alma Mater Nicola De Luigi delegato del Rettore alla Formazione internazionale e nuove attivazioni e la dottoressa Brenda Birello manager di una società di assicurazioni.
Il funzionamento del Cda non prevede alcun onere, ai membri non viene corrisposto alcun contributo.
Nella mattinata di oggi si sono svolti i primi incontri operativi alla presenza di Emily Clancy, vicesindaca di Bologna, e di Sara Accorsi, consigliera delegata della Città metropolitana alle politiche abitative.
Tre i tavoli di confronto: con i sindacati degli inquilini e le associazioni dei proprietari, con le organizzazioni del terzo settore, e infine con i Comuni della Città metropolitana. Obiettivo: condividere le informazioni sullo stato di avanzamento della Fondazione e impostare i prossimi passaggi per renderla pienamente operativa.
Costituita il 12 febbraio 2025 e riconosciuta dalla Regione con atto n. 5183 del 17 marzo, la Fondazione si è dotata di un proprio statuto e organi di governance, ha individuato una direttrice, un responsabile amministrativo e approvato i regolamenti per il funzionamento interno, il personale, gli incarichi professionali e gli approvvigionamenti.
Come funziona l’Agenzia sociale per l’affitto
La Fondazione metterà a disposizione alloggi sia pubblici che privati, stipulando contratti a canone concordato e offrendo garanzie a inquilini e proprietari, come: copertura per morosità fino a 12 mensilità, servizio “chiavi in mano” per la gestione contrattuale, contributi fino a 6.000 euro per la sistemazione degli alloggi, abbattimento dell’IMU per immobili nel Comune di Bologna.
Sono previsti circa 800-900 alloggi tra pubblico e privato. Solo dal patrimonio pubblico verranno messi a disposizione circa 400 alloggi entro otto anni, a partire dal 2025. Tra questi: il cohousing Porto 15, l’ex Mercato ortofrutticolo (Lotto H), l’ex clinica Beretta, il comparto ERS Bertalia-Lazzaretto, immobili di ASP e di altri Comuni.
La Fondazione opererà con un fondo di avvio di circa 6 milioni di euro (fino al 2028), provenienti da fondi dei soci fondatori, PON Metro Plus, risorse ex AMA, contributi IMU e canoni di affitto.
I prossimi passi
Nei prossimi mesi, la Fondazione procederà con: l’accreditamento come stazione appaltante, l’approvazione dei regolamenti su contributi e gestione, l’attivazione del global service per la gestione degli immobili, la definizione delle convenzioni con sindacati e associazioni, e l’avvio dello scouting per alloggi privati e della comunicazione al pubblico.
Per partecipare alla Fondazione sono previste diverse modalità di adesione, con quote annuali o una tantum, anche per enti del terzo settore o soggetti privati.