(Sesto Potere) – Bologna – 14 maggio 2025 – Dall’analisi delle compravendite effettuate attraverso le agenzie del Gruppo Tecnocasa nel 2024 in Emilia Romagna, risulta che il 60,7% delle transazioni ha riguardato abitazioni in classi energetiche basse (F e G).
Le classi energetiche intermedie (C-D-E) compongono il 25,4% delle compravendite, mentre il 13,8% degli acquisti riguarda soluzioni in classe energetica elevata (A-B).
La quota di acquisti di abitazioni in classe energetica A e B è in aumento, nel 2023 si fermava al 9,6% mentre nel 2024 è salita al 13,8%. Le classi energetiche intermedie sono rimaste invariate rispetto al 2023, mentre diminuisce la quota di acquisto di abitazioni in classi energetiche F e G.
Le classi energetiche F e G indicano edifici poco efficienti, con consumi elevati e costi di gestione superiori rispetto alle classi più alte. La classe F è leggermente migliore della G, ma entrambe le classi richiedono interventi di riqualificazione per raggiungere standard energetici più elevati.

Entrando nello specifico, l’analisi dell’Ufficio Studi Tecnocasa mette a confronto alcuni capoluoghi emiliani stilando una classifica sulla base dell’incidenza degli acquisti di abitazione in classi energetiche elevate.
Lo studio evidenzia che nel 2024 è Bologna la città con la percentuale più alta di compravendite in classe energetica A e B, si arriva al 13,7% sul totale delle compravendite, quota in crescita rispetto al 2023.
Al secondo posto si piazza Ravenna, dove la percentuale di acquisti in classi energetiche elevate si attesta al 12,1%, mentre al terzo posto troviamo Rimini con l’11,5%.
A seguire Modena con una quota di acquisti in classe energetica A e B che si attesta all’11,1% e Parma con una percentuale dell’8,6%. Appena al di sotto troviamo Ferrara (7,9%), mentre in fondo alla lista di questa classifica si piazzano Reggio Emilia e Forlì.
Cambiando il punto di vista, Forlì, Ferrara e Bologna sono le città con le percentuali più alte di compravendite in classi energetiche basse (F e G), con quote che superano il 64-65%.
Ravenna e Reggio Emilia sono le città con i tassi più alti di compravendite in classi energetiche intermedie (C-D-E), con quote che si attestano intorno al 34-35%, e di conseguenza sono anche le città con le percentuali più basse di acquisti di abitazione in classe energetiche basse e con loro anche Parma.