(Sesto Potere) – Bologna – 1 ottobre 2024 – Il 24 settembre 2024 tutti i partner del progetto Digi-Inclusion (Urbact IV) (*) e i rappresentanti politici della rete hanno firmato a Iași (Romania) una Dichiarazione Politica sui Diritti Digitali per promuovere l’inclusione digitale nei loro territori.
La Dichiarazione mira a ridurre il divario digitale che genera disuguaglianze economiche e sociali. Le 9 città (*) hanno raggiunto un consenso su un testo comune su quello che realizza una comunità digitale di successo. I cittadini dovrebbero avere accesso al mondo digitale, avere l’opportunità di acquisire competenze digitali e, soprattutto, essere potenziati nell’inclusione digitale, poiché questa è strettamente legata alla partecipazione democratica.
Tutte le città partecipanti si sono impegnate a promuovere i diritti digitali per i loro cittadini. I partner di Digi-Inclusion lavoreranno, insieme agli attori chiave delle loro comunità, sui loro Piani d’Azione Integrati che saranno pronti entro dicembre 2025. Grazie a questi piani, tutti i partner implementeranno azioni a breve e medio termine a partire dal 2026, contribuendo a trasformare i loro territori in aree più inclusive dal punto di vista digitale.
La Dichiarazione Politica sui diritti digitali di Digi-Inclusion è ancorata alla Dichiarazione Europea sui Diritti e Principi Digitali, una dichiarazione che pone le persone al centro. La rete Digi-Inclusion diffonderà la Dichiarazione per ispirare i territori e altre città europee a ridurre il divario digitale esistente.
Per Lepida ha firmato la dichiarazione il consigliere metropolitano Franco Cima, delegato all’Agenda digitale della Città metropolitana e consigliere del Comune di Bologna, che ha partecipato in presenza alla cerimonia presso il Comune di Iasi.
“La trasformazione digitale può essere una grande opportunità di inclusione, ma anche di potenziale esclusione se non agisce, soprattutto a livello territoriale, in modo da ampliare e rendere più consapevole e informata la platea di tutte e tutti coloro che accedono ai servizi. Diventa quindi necessario farsi carico delle diseguaglianze nell’accesso e nell’uso delle tecnologie e nella sfera digitale più in generale. – spiega il delegato Franco Cima – L’obiettivo del patto Digi-Inclusion che abbiamo sottoscritto è promuovere nel sistema pubblico la cultura, l’uso e la qualità dei dati, per consentire a chi governa di mettere in campo politiche più documentate e basate su una conoscenza fattuale dei fenomeni sociali, e dunque progettare servizi più rispondenti ai bisogni e meglio monitorabili dai cittadini e dalle cittadine”.
Foto credit Comune di Iasi
(*) DigiInclusion, guidato dalla città di Mollet del Vallès (Spagna), include la Città Metropolitana di Bologna (in particolare alcuni territori dell’Appennino) ed anche le città: di Alexandroúpolis (Grecia), Gdańsk (Polonia), Iași (Romania), Jelgava (Lettonia), Torres Vedras (Portogallo), il Cantone di Zenica-Doboj (Bosnia-Erzegovina), l’Agenzia di sviluppo della Côte d’Opale (Boulogne-sur-Mer, Francia).