(Sesto Potere) – Bologna, 30 maggio 2025 – Ampio confronto tra Confcooperative Emilia Romagna e il vicepresidente della Regione Vincenzo Colla, intervenuto ieri pomeriggio al consiglio regionale dell’Associazione tenutosi al Palazzo della Cooperazione di Bologna.
Al centro della discussione diversi temi evidenziati nella relazione del presidente di Confcooperative Emilia Romagna Francesco Milza: dalla nuova programmazione dei fondi europei post-2027 che dovrà fare i conti anche con l’esaurirsi delle risorse del PNRR allo sviluppo delle aree interne anche attraverso lo strumento dei Sieg (Servizi di interesse economico generale) che l’Ue non riconosce come aiuti di Stato. E ancora: investimenti sulle politiche abitative, il ripensamento del modello di welfare dovuto all’invecchiamento della popolazione, la disponibilità ad un confronto sulle politiche per la natalità con l’apprezzamento per la costituzione dell’intergruppo in Assemblea Legislativa, il sostegno al sistema agroalimentare e della pesca alle prese con le sfide dei cambiamenti climatici. Tutte priorità che trovano una sintesi nell’esigenza di valorizzare il modello dell’Economia Sociale che vede le cooperative protagoniste, per il quale il Governo sta lavorando ad un piano nazionale di attuazione della raccomandazione Ue mentre in Regione si discute di una legge ad hoc.
“Portiamo avanti un confronto franco e leale con la Regione nella consapevolezza dei rispettivi ruoli, e lo vogliamo fare in particolare nell’ambito del nuovo Patto per il Lavoro e per il Clima che necessita di una revisione per rispondere meglio alle esigenze del sistema produttivo e sociale emiliano-romagnolo” ha sottolineato Milza nella sua relazione. Il presidente di Confcooperative Emilia Romagna ha inoltre auspicato “una legge regionale dedicata all’Economia Sociale che valorizzi, anche con premialità, quelle realtà che ne incarnano i principi indicati dall’Unione Europea: prevalenza dell’interesse delle persone rispetto al capitale, governance democratica e rapporto di interscambio tra imprese e territorio di riferimento”. “In una fase storica in cui essere imprese protagoniste dell’Economia Sociale, come le cooperative, rappresenta una sfida ulteriore in termini di costi, riteniamo importante che questo impegno venga in qualche modo riconosciuto – ha aggiunto Milza -. L’Economia Sociale coinvolge tutti i settori del mondo cooperativo, dall’agroalimentare al lavoro e ai servizi fino al welfare, alla sanità, all’abitazione e al consumo; per loro stessa natura le cooperative non delocalizzano, rimangono ancorate alla propria mission. Occorre quindi sostenere questo modello di impresa, così come gli altri soggetti protagonisti dell’Economia Sociale, sia nella fase di start-up per la costituzione di nuove realtà, sia nella fase di sviluppo e consolidamento”.
“L’Economia Sociale rappresenta quel nuovo modello in grado di fare reggere insieme lo sviluppo e la tenuta sociale delle nostre comunità, un modello orizzontale che si pone tra Stato e mercato e che dobbiamo agganciare alle priorità che emergono nei territori, studiando anche nuovi strumenti di finanziamento. Sono molto orgoglioso che mi sia stata affidata questa delega così richiesta dal mondo cooperativo, la prima in Italia e non poteva che accadere in Emilia-Romagna – ha detto il vicepresidente della Regione Vincenzo Colla -. Siamo impegnati a rivedere il Patto per il lavoro e per il Clima anche in questo senso, inserendo il modello dell’Economia Sociale per dare risposte alle emergenze, come ad esempio l’accesso alla casa. L’Economia Sociale non è esclusiva di qualcuno, ma un nuovo modello che siamo chiamati a portare avanti insieme, in maniera trasversale in tutti i settori”.
in foto: da sinistra il presidente di Confcooperative Emilia Romagna Francesco Milza, il vicepresidente della Regione Vincenzo Colla, il direttore di Confcooperative Emilia Romagna Pierlorenzo Rossi.