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Bologna, regge il mercato dei presepi in Italia. Le novità a ‘Devotio’, la fiera dedicata ai prodotti devozionali e religiosi

(Sesto Potere) – Bologna – 22 dicembre 2025 – Regge il mercato dei presepi in Italia, nonostante la forte concorrenza di altri simboli natalizi, come Babbo Natale e l’albero con luci e palline. La tradizione di rappresentare la Natività è ancora molto diffusa, anche se nelle case degli italiani diminuisce la consuetudine di realizzare la grotta di Betlemme e il resto della scenografia con carta colorata, stagnola, muschio e tanti personaggi, sostituita spesso da piccoli presepi composti quasi esclusivamente dalla Sacra Famiglia.

E’ quanto segnala “Devotio”, la più grande fiera nel mondo e l’unica in Italia sui prodotti devozionali e i servizi per il settore religioso, che si svolgerà nei giorni dal 31 gennaio al 3 febbraio 2026 a BolognaFiere.

Questa manifestazione, giunta alla quinta edizione, vedrà la partecipazione di oltre 200 espositori, provenienti dall’Italia e da altri 18 Paesi, tra cui alcuni tra i principali produttori e rivenditori di statuine per i presepi.

“Il simbolo del Natale resta assolutamente il presepe, anche se il mondo della pubblicità da anni spinge soprattutto la figura di Babbo Natale, gli alberi natalizi pieni di addobbi colorati e tanti dolci e regali”, sottolinea Valentina Zattini, amministratore delegato di Conference Service, la società che organizza la fiera. “Nelle chiese vengono ancora realizzati grandi presepi con personaggi, luci e meccanismi. La Natività trova spesso spazio anche nelle piazze di molti comuni, ma l’albero rimane comunque più appariscente. Nelle case degli italiani, la tradizione è ancora forte, nonostante si sia un po’ persa la consuetudine di realizzare insieme – nonni, genitori e bambini – la rappresentazione del Natale, optando spesso per un piccolo presepe simbolico solo con le statuine di San Giuseppe, della Vergine Maria e di Gesù Bambino”.

La produzione di presepi artigianali in Italia è concentrata soprattutto in alcuni distretti: la Toscana e Lucca per la realizzazione delle statuine classiche tradizionali; la Val Gardena per i presepi in legno, anche di grandi dimensioni; Napoli e i suoi famosi artigiani di via San Gregorio Armeno per il presepe tradizionale napoletano; Lecce e anche la Sicilia per i personaggi in cartapesta. Oltre a questi distretti, nel nostro Paese vi sono nuove produzioni in ceramica, plastica, carta e metallo. I presepi made in Italy sono molto apprezzati in tutto il mondo per tradizione, design e qualità. Non manca però la concorrenza dall’estero, in particolare da aziende di Cina e Sud America. 

“Devotio 2026” ospiterà migliaia di prodotti devozionali, oggetti per il culto, arredamenti e tecnologie per la chiesa, come crocifissi, rosari, immagini sacre, statue e presepi, campane, incensi, candele, vetrate e mosaici, calici e pissidi, paramenti per la liturgia, arte sacra, impianti audio, sistemi per la raccolta di donazioni, arredi per le chiese e abbigliamento per il clero. Nel corso della fiera, si svolgerà anche un articolato programma culturale sul tema “Spazio liturgico: luogo della fede, bene culturale”, curato dal Comitato scientifico della manifestazione in collaborazione con la Fondazione Centro Studi per l’architettura sacra “Cardinale Giacomo Lercaro”. Previsto un ricco calendario di iniziative, con tavole rotonde, convegni, workshop degli espositori, mostre e anche eventi in città, che affronteranno temi come l’arte sacra, l’architettura, la liturgia, il restauro e la musica liturgica.

“Devotio 2026” ha ricevuto i patrocini da Dicastero per la Cultura e l’Educazione, Ufficio Nazionale per i Beni Culturali Ecclesiastici e l’Edilizia di Culto della Conferenza Episcopale Italiana, Ufficio Liturgico Nazionale della Conferenza Episcopale Italiana, Chiesa di Bologna, FACI-Federazione tra le Associazioni del Clero in Italia, FIUDAC/S-Federazione italiana tra le Unioni Diocesane Addetti al Culto, Associazione Musei Ecclesiastici Italiani. I

l comitato scientifico è coordinato da Claudia Manenti, direttrice del Centro Studi per l’architettura sacra “Cardinale Giacomo Lercaro”. Partner della manifestazione sono inoltre Fondazione Culturale San Fedele e Provincia Italiana Pie Discepole del Divin Maestro. Digital partner è il Marketplace Ereligio.com, mentre media partner sono Edizioni San Paolo, Emil Edizioni (D’A) e Chiesa Oggi. Ulteriori informazioni su www.devotio.it.