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Cohousing, a Bologna inaugurato il nuovo progetto di abitare collaborativo del Comune

(Sesto Potere) – Bologna – 20 dicembre 2025 – Il Comune di Bologna inaugura ufficialmente il cohousing pubblico “Fioravanti”, il primo cohousing avviato in questo mandato amministrativo, che si inserisce nel solco delle esperienze già realizzate in città, a partire da Porto15, e le altre esperienze di abitare solidale come l’immobile di via XXI Aprile (ex Beretta).

Si è scelto di inaugurare l’immobile quando già le persone lo abitano: le famiglie assegnatarie vivono infatti da alcuni mesi negli alloggi, con contratti a canone concordato stipulati attraverso la Fondazione Abitare Bologna e con le prime attività comunitarie in corso di definizione negli spazi comuni. Un passaggio simbolico che segna la piena operatività di un intervento che coniuga politiche abitative, innovazione sociale e sostenibilità ambientale.

L’edificio e l’intervento di recupero

L’immobile di via Fioravanti 20 fa parte dello storico complesso dell’ex Mercato Ortofrutticolo, edificato originariamente nel 1936 e gravemente danneggiato dai bombardamenti della Seconda guerra mondiale. L’edificio è stato ricostruito nel dopoguerra ed è oggi riconosciuto di interesse storico-artistico con Decreto del Ministero per i Beni e le Attività Culturali del 26 luglio 2019. 

Il recupero ha riguardato l’ala nord del fabbricato, inserito nell’ambito di trasformazione urbana dell’ex Mercato Ortofrutticolo – Zona Navile, e ha portato alla realizzazione di un edificio pubblico residenziale a energia quasi zero (NZEB), adeguato alle normative sismiche e caratterizzato da elevate prestazioni energetiche.

L’intervento ha previsto: consolidamenti strutturali per l’adeguamento sismico; isolamento termico delle murature e dei solai; impianti centralizzati alimentati da pompe di calore aria-acqua; impianto fotovoltaico con potenza massima di 19 kWp; e ventilazione meccanica controllata con recupero di calore.

I lavori sono partiti nel novembre 2022 per terminare a marzo 2025. Il costo complessivo dell’intervento è stato di 4.689.266,11 euro interamente finanziato con risorse del Bilancio comunale.

Gli alloggi e gli spazi comuni

Il cohousing è composto da 11 unità abitative di diversa tipologia e dimensione: 1 monolocale; 5 alloggi con una camera; 4 alloggi con due camere; 1 alloggio con tre camere, riservato all’Edilizia Residenziale Pubblica (ERP).

Gli appartamenti ospitano nuclei fino a 5 persone e sono affiancati da ampi spazi comuni distribuiti su più livelli: sale per attività condivise, lavanderie, locali accessori, cantine e un’ampia area esterna di oltre 2.300 mq, che sarà in gran parte destinata a orto e giardino.

La comunità abitante

Nel cohousing vivono 11 nuclei familiari, per un totale di 26 persone, selezionati attraverso un avviso pubblico e un percorso partecipativo durato quasi tre mesi. Alla selezione hanno partecipato persone singole, coppie e famiglie con differenti composizioni, accomunate dalla disponibilità a costruire una comunità collaborativa e solidale, e fortemente attente alle questioni ambientali.

Il percorso avviato sta portando alla definizione condivisa della Carta dei valori e del Regolamento di cohousing, che costituiscono la base per la gestione collettiva degli spazi comuni e per lo sviluppo di attività aperte anche al quartiere, con particolare attenzione ai temi ambientali e della transizione ecologica.

I contratti e i canoni

Gli alloggi sono locati a canone concordato. Il costo medio mensile dell’affitto è di circa 420 euro, a cui si aggiungono le spese di conduzione. I contratti hanno una durata 3+2 anni, con possibilità di rinnovo fino a un massimo complessivo di 11 anni, in coerenza con la normativa nazionale e con il monitoraggio periodico degli obiettivi comunitari del progetto.

Alla scadenza del primo quinquennio, prima del rinnovo dei contratti, la Fondazione verificherà che il nucleo sia ancora in possesso dei requisiti di base disposti dal bando di assegnazione (es. il reddito Isee deve essere inferiore a 35 mila euro). 

Il Comune di Bologna ha inoltre messo a disposizione dei nuclei che ne hanno fatto richiesta un prestito senza interessi di 3.000 euro per sostenere le prime spese di avvio, da restituire in tre anni.

Un progetto del Piano per l’Abitare

Il cohousing di via Fioravanti rientra tra le azioni del Piano per l’Abitare del Comune di Bologna, che mira a diversificare le risposte al bisogno abitativo, sperimentando forme di convivenza solidale, accessibile e ambientalmente sostenibile. Si tratta del primo progetto di cohousing pubblico gestito dalla Fondazione Abitare Bologna, a cui il Comune ha affidato la gestione dell’immobile e l’accompagnamento della comunità abitante.

I lavori all’ex Mercato

Partiranno ad inizio del nuovo anno i lavori di restauro del portale monumentale d’ingresso all’ex mercato e nell’edificio attiguo al cohousing per realizzare spazi pubblici direzionali nei quali potranno troveranno collocazione uffici sedi di associazioni e spazi espositivi/sale conferenze.
I lavori sono finanziati dai Fondi Europei dei Piani Urbani Integrati per circa 4 milioni di euro. Il collaudo delle opere è previsto entro dicembre 2027.