(Sesto Potere) – Bologna – 19 febbraio 2025 – Il day after porta con sè la consapevolezza di aver lanciato un messaggio forte e circostanziato. Confagricoltura Forlì-Cesena e Rimini ha partecipato ieri a Bruxelles alla grande manifestazione degli agricoltori europei promossa dal Copa Cogeca in concomitanza con il Consiglio Europeo, per ribadire l’opposizione alle proposte di revisione del quadro finanziario pluriennale che riducono le risorse destinate alla Politica Agricola Comune.
Uno scenario che colpirebbe in maniera pesante anche la Romagna e così la delegazione locale, guidata dal presidente Daniele Montemaggi e dal direttore Luca Gasparini, ha portato in Europa la voce e le preoccupazioni delle imprese agricole romagnole.
“Con la mobilitazione di ieri abbiamo voluto denunciare un percorso che va nella direzione opposta rispetto ai bisogni reali dell’agricoltura europea – ha dichiarato Daniele Montemaggi –. Le ipotesi di taglio alla PAC e di redistribuzione delle risorse verso altri capitoli di spesa rappresentano un segnale molto negativo per il settore primario. In una fase storica segnata da forti tensioni geopolitiche e da un aumento dei costi alimentari, ridurre gli investimenti sull’agricoltura significa mettere a rischio la sicurezza alimentare e la tenuta economica delle imprese”.
Anche a livello nazionale, il presidente di Confagricoltura e del Copa, Massimiliano Giansanti, ha richiamato l’urgenza di una PAC ben finanziata e capace di sostenere produttività, competitività e innovazione, denunciando come le risorse proposte dalla Commissione europea risultino insufficienti a fronte delle sfide che attendono il settore primario europeo.
Montemaggi ha inoltre evidenziato le ricadute dirette della riforma sulle imprese di Forlì-Cesena e Rimini: “Una PAC indebolita avrebbe conseguenze pesanti sulle aziende agricole, sull’occupazione e sulla capacità di continuare a produrre cibo di qualità. Il mondo agricolo non può essere chiamato a pagare il prezzo di scelte politiche che ignorano il ruolo strategico del settore primario. Per questo era fondamentale essere presenti a Bruxelles e far sentire la voce delle nostre imprese”.
“Non è più tempo di chiacchiere, fumo e propaganda!” ha aggiunto il direttore Luca Gasparini. “Ursula Von del Leyen deve ritirare la proposta inerente la nuova Politica Agricola Comune 2028/2034 come presentata a luglio dalla Commissione Europea. Noi stiamo chiedendo migliori leggi, non semplificazioni o deregolamentazioni, ma leggi che possano permettere a tutti noi di essere imprenditori. Non è spingendo il Mercosur – che vede aziende extraeuropee paragonate a quelle del nostro Continente con vincoli e normative diverse, la soluzione a tutto questo. È necessario continuare a sostenere il mondo agricolo, attribuendogli quel ruolo strategico che gli compete. Non chiediamo sussidi, ma incentivi in grado di garantire la produzione, la qualità e la sicurezza alimentare, oltre al futuro dei giovani agricoltori”.

