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Post alluvione, paratie: 4.700 domande subito ammesse a finanziamento, saldate 400 con un milione di euro

(Sesto Potere) – Bologna – 18 dicembre 2025 – Oltre 4.700 domande ammesse da subito al finanziamento per oltre 13,7 milioni di euro disponibili. E di queste più di 400 sono già state liquidate, con un primo pagamento complessivo di quasi 1 milione di euro.

È il bilancio del bando paratie, la misura messa in campo dalla Giunta regionale dell’Emilia-Romagna per aiutare chi, dopo essere stato colpito dagli eventi di maltempo estremo degli ultimi due anni e mezzo (nelle province di Ravenna, Forlì-Cesena, Rimini, Bologna, Modena e di Reggio Emilia), ha sostenuto o ha intenzione di sostenere spese per l’acquisto di dispositivi di protezione dall’acqua a difesa dei propri immobili.

Il saldo dei pagamenti proseguirà regolarmente nel 2026.

Con l’analisi della quinta e ultima tranche di richieste relativa al periodo 1-31 gennaio 2025, si è conclusa l’intera istruttoria. In totale, le domande pervenute hanno sfiorato quota 7mila. Per la precisione, 6.902.

Ma qual è l’impegno della Giunta regionale dell’Emilia-Romagna?

“E’ quello di provare a finanziarne il più possibile, seguendo un ordine di priorità. Dunque, ad avere la precedenza saranno innanzitutto le 87 domande che, provenienti dai territori più colpiti ai sensi del decreto legge 61/2023, oggi non risulterebbero immediatamente finanziabili con le sole risorse provenienti dalle donazioni. A cascata tutte le altre, seguendo lo scorrimento della graduatoria, valutando di mettere a disposizione ulteriori risorse che si renderanno disponibili, con l’assestamento di bilancio”: spiega la stessa Regione in una nota.

“La partecipazione a questo bando è stata oltre ogni previsione- sottolinea la sottosegretaria con delega alla Protezione civile, Manuela Rontini-. Da un lato è la conferma che ci avevamo visto giusto e che questo strumento, pensato insieme ai Comitati degli alluvionati, rappresenta un aiuto concreto e molto apprezzato, dall’altro ha portato i nostri uffici a un lavoro lungo e complesso per assistere e richiamare personalmente chiunque necessitasse di integrazioni o correzioni alla propria domanda, con la pratica del soccorso istruttorio”.

“La conferma- conclude la sottosegretaria Rontini— che il nostro impegno a non lasciare indietro nessuno non è una frase fatta, ma un’indicazione quotidiana di lavoro, con un unico obiettivo: il bene delle nostre comunità”.