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A Trieste gli Stati Generali della Logistica del Nord Est. L’assessora Priolo presenta le strategie dall’Emilia-Romagna

(Sesto Potere) – Trieste – 5 dicembre 2025 -– Un sistema logistico sempre più orientato ai mercati internazionali e in grado di far fronte alle trasformazioni che interessano lo scenario globale – dall’evoluzione del contesto geopolitico all’aumento dei costi energetici, dalla ridefinizione delle rotte commerciali alla riorganizzazione delle filiere e dei flussi di approvvigionamento – grazie alla Piattaforma logistica integrata dell’Emilia-Romagna, che riunisce i principali nodi intermodali regionali e li connette a una solida rete infrastrutturale.

È il quadro presentato mercoledì dall’assessora alle Infrastrutture dell’Emilia-Romagna, Irene Priolo, a Trieste, in occasione degli Stati Generali della Logistica del Nord Est, l’appuntamento annuale dedicato al confronto tra istituzioni e operatori del settore per sviluppare strategie innovative nel campo della logistica e del trasporto merci.

Durante l’iniziativa è stato annunciato che l’edizione 2026 sarà ospitata dalla Regione Emilia-Romagna.

“Gli Stati Generali della Logistica del Nord Est – ha commentato l’assessora Priolo– confermano un dato evidente: oggi la sfida della competitività logistica non può più essere affrontata guardando solo dentro i confini regionali. In Emilia-Romagna stiamo costruendo un modello cooperativo che mette insieme realtà diverse – porti, interporti, retroporti, distretti produttivi – e che supera la logica delle filiere verticali isolate per ragionare in termini di massa critica e strategie comuni”.

“Nel nostro territorio convivono specializzazioni e funzioni logistiche molto differenti,- prosegue Priolo– ma se ognuno resta chiuso nel proprio perimetro, non riusciremo a rispondere ai cambiamenti globali che stiamo vivendo: dalla riorganizzazione delle catene del valore all’impatto della geopolitica, fino alla competizione con economie come quella cinese, che hanno cambiato dimensioni, specializzazioni e capacità di penetrazione in Europa. Dobbiamo quindi fare un salto di qualità: mettere insieme imprese, associazioni di categoria e istituzioni per costruire strategie condivise e davvero interregionali. Non è un percorso semplice e non accadrà domani, ma è indispensabile se vogliamo continuare a far crescere i nostri sistemi produttivi e tutelare la nostra capacità di competere anche nei mercati internazionali.”

Il rafforzamento del sistema logistico regionale si basa su un insieme articolato di interventi che coinvolgono l’intera rete intermodale dell’Emilia-Romagna, con l’obiettivo di migliorare l’integrazione tra trasporto ferroviario e stradale e aumentare l’efficienza complessiva dei flussi di merci. Tra le azioni previste rientrano gli investimenti sugli interporti di Parma e Bologna, gli accordi di programma con Rfi per i nodi ferroviari di Ravenna, Piacenza e Faenza e le misure dedicate al trasporto merci su ferro.

In questo quadro si inserisce anche il potenziamento del porto di Ravenna, con l’aggiornamento dei pescaggi lungo il Canale Candiano e nei bacini portuali, opere di ampliamento delle aree operative e la realizzazione di sette nuovi binari elettrificati nello scalo merci di sinistra Candiano. Il porto costituisce inoltre il punto di riferimento della Zona logistica semplificata dell’Emilia-Romagna, che mette a disposizione semplificazioni amministrative, agevolazioni fiscali e premialità nei bandi regionali, contribuendo a rafforzare la competitività del sistema produttivo regionale e il posizionamento dell’Emilia-Romagna nei principali corridoi europei.

“L’obiettivo è proseguire il lavoro per sviluppare una logistica sempre più in grado di affrontare le sfide del presente e del futuro, sostenibile e intermodale- conclude l’assessora-. Insieme ai territori che partecipano a questo percorso di collaborazione possiamo attivare politiche all’avanguardia capaci di rendere competitivo dal punto di vista logistico tutto il Nord Est sia a livello nazionale che europeo”.