(Sesto Potere) – Parma, 1 dicembre 2025 – È giunto alla quinta edizione “I Fiori del Mulino”, il concorso fotografico promosso da Mulino Bianco per valorizzare il lavoro delle aziende agricole che si distinguono nel coltivare il campo fiorito più bello. Il podio di quest’anno vede protagoniste:
- Azienda Agricola Spalletti Gabriella e Soci S.S. – Reggio Emilia – 1° posto (nella foto in alto)
- Azienda Agricola Barotto Franco – Cuneo – 2° posto
- Azienda Agricola San Saluto – Alessandria – 3° posto
I finalisti sono stati scelti dalle persone tra i 20 migliori scatti selezionati da una giuria composta da WWF e Mulino Bianco, dopo una prima fase di selezione sulla piattaforma Barilla Farming. A chiudere il percorso, una giuria interna Barilla ha decretato le tre immagini vincitrici.
Hanno potuto partecipare all’iniziativa le sole aziende che aderiscono alla “Carta del Mulino” il disciplinare di agricoltura sostenibile di Mulino Bianco dedicato alla farina di grano tenero, che prescrive 10 regole che gli agricoltori aderenti si impegnano a seguire.
Tra queste, quella di destinare ogni anno il 3% dei campi di grano tenero a fiori nettariferi e polliniferi per favorire lo sviluppo degli insetti impollinatori, contribuendo così alla salvaguardia degli agroecosistemi e della biodiversità nelle aree agricole. Le aree dedicate ai Fiori del Mulino hanno raggiunto oggi oltre 2.000 ettari, equivalenti a circa 2.900 campi da calcio: vere e proprie oasi di biodiversità, non trattate con prodotti chimici e caratterizzate da una fioritura prolungata che permette l’insediamento di insetti impollinatori e altre specie utili.
I benefici di questo impegno sono misurati scientificamente: una ricerca condotta da Università di Bologna [1] ha registrato, nei campi coltivati secondo la Carta del Mulino, un incremento in 4 anni del +64% di api selvatiche, +42% di farfalle e +40% di sirfidi rispetto ai terreni convenzionali misurati nell’ambito della ricerca.
IL COMMENTO
“Ogni anno questo concorso valorizza il lavoro di migliaia di aziende agricole che, aderendo alla Carta del Mulino, coltivano il grano in modo sostenibile e contribuiscono alla protezione della biodiversità. È emozionante vedere come la promessa di natura, da sempre al centro della comunicazione del brand, si traduca in azioni concrete. E ancora più gratificante sapere che tutto questo ci aiuta a migliorare la qualità dei prodotti che offriamo”, afferma Laura Signorelli, Marketing Director Equity di Mulino Bianco.
PER BUONGRANO UNA FILIERA DEL GRANO TENERO SEMPRE PIÙ INNOVATIVA SI UNISCE A PRATICHE DI AGRICOLTURA RIGENERATIVA
Dal 2019, la Carta del Mulino è il cuore del percorso di sostenibilità di Mulino Bianco. In un periodo in cui il tema della biodiversità agricola riceveva ancora scarsa attenzione, il brand è stato tra i pionieri nel proporre un modello concreto di coltivazione sostenibile, basato su iniziative tangibili e risultati reali. Oggi la Carta del Mulino coinvolge 48.000 ettari coltivati da 1.800 agricoltori, 14 mulini esterni, il mulino di proprietà Barilla e 70 centri di stoccaggio. Dal 2025, il Disciplinare entra in una nuova fase, con l’inserimento per la farina di grano tenero utilizzata per Buongrano di una nuova regola: il rispetto del “Regenerative Agriculture Standard” di Food Chain ID, uno standard di certificazione indipendente, globale e BtoB per qualsiasi tipo di agricoltura che prevede pratiche capaci di rigenerare i suoli e gli ecosistemi agricoli.
Buongrano è il primo [2] biscotto certificato in Italia con 100% farina di grano tenero da agricoltura rigenerativa, secondo questo nuovo standard e diventa il simbolo dell’impegno di Mulino Bianco a estendere progressivamente tale modello a tutta la produzione. L’agricoltura rigenerativa è un approccio olistico che mette al centro la salute del suolo e degli agroecosistemi. Attraverso pratiche mirate è possibile rigenerare la fertilità dei terreni, aumentare la biodiversità, migliorare i cicli dell’acqua e rafforzare la resilienza delle comunità agricole. Entro il 2030, infatti, tutte le categorie Mulino Bianco saranno realizzati con farina di grano tenero proveniente da agricoltura rigenerativa secondo lo standard “Regenerative Agriculture Standard” di Food Chain ID .
IL COMMENTO
“La Carta del Mulino è un progetto vivo, che evolve insieme alla filiera e agli agricoltori – spiega Orlando Visciano, Responsabile della Filiera Sostenibile del Grano Tenero. – Oggi unisce pratiche di agricoltura rigenerativa e innovazione digitale grazie anche a strumenti come la piattaforma Barilla Farming, sviluppata con xFarm, CNR-IBE e LCE (Life Cycle Engineering) e dss+. Questo ci consente di monitorare in modo puntuale la salute dei suoli, adottare pratiche volte a ridurre l’impatto ambientale e valorizzare il lavoro di chi ogni giorno coltiva nel rispetto della natura. Da oggi, inoltre, con gli strumenti di misurazione sviluppati per monitorare la salute del suolo e la sua biodiversità, il nostro impegno per il miglioramento continuo sarà sempre più concreto”.
SOC-RATE: LA RICERCA SCIENTIFICA CHE MISURA LA SALUTE DEI SUOLI
Il percorso di Mulino Bianco per un’agricoltura sempre più sostenibile si consolida con SOC-RATE (Soil Organic Carbon RATE), il progetto di ricerca sviluppato in collaborazione con l’Istituto per la BioEconomia del Consiglio Nazionale delle Ricerche (CNR-IBE). Barilla è l’unico partner industriale di questa iniziativa, che punta a misurare e monitorare la fertilità dei terreni in modo rapido, accurato ed economicamente sostenibile.
SOC-RATE utilizza immagini satellitari ESA-Copernicus e algoritmi di intelligenza artificiale per stimare la quantità di carbonio organico nei suoli, un indicatore chiave della loro vitalità e della capacità di trattenere nutrienti. Grazie all’analisi di oltre 600 campioni di suolo, rappresentativi delle principali aree di coltivazione del grano tenero in Italia, il progetto ha permesso di creare modelli predittivi che consentono di valutare nel tempo lo stato di salute dei terreni e l’efficacia delle pratiche adottate dalle aziende della Carta del Mulino.
IL COMMENTO
“Questo sistema consente di ridurre significativamente tempi e costi di analisi della salute dei suoli, grazie a un modello che utilizza i dati provenienti dalle piattaforme satellitari ESA-Copernicus – spiega Elena Bertè, Rye and common wheat research Principal Scientist Barilla. – Per addestrare l’algoritmo che ne costituisce la base, abbiamo analizzato 600 campioni di suolo rappresentativi delle diverse caratteristiche agronomiche delle aree di coltivazione del grano tenero in Italia. Grazie a questi dati e alle immagini satellitari, siamo in grado di monitorare con maggiore precisione il contenuto di carbonio organico nei terreni e di valutarne in modo più accurato lo stato di salute.”
MULINO BIANCO: UN IMPEGNO CHE GUARDA AL FUTURO
Con I Fiori del Mulino, il marchio prosegue il suo impegno per un’agricoltura attenta agli impatti ambientali.
Grazie alla Carta del Mulino, che oggi integra pratiche di agricoltura rigenerativa e strumenti innovativi come SOC-RATE e la piattaforma Barilla Farming, il brand contribuisce in modo concreto alla tutela della biodiversità, alla salute del suolo e alla qualità del grano tenero destinato ai prodotti.
Un percorso di collaborazione tra ricerca scientifica, tecnologia e mondo agricolo, che mette al centro le persone e la terra, con l’obiettivo di garantire un futuro più sostenibile per l’agricoltura e per le famiglie che ogni giorno scelgono Mulino Bianco.
[1] Flowering areas enhance insect pollinators and biological control agents in wheat intensive agro-ecosystems”
[2] Da ricerca di WWF e team esterno tecnico, sono stati elencati tutti gli standard RGN presenti e in generale le sue applicazioni. Si evince da quest’analisi che in Italia non risultano brand bakery certificati sul pacco RGN.

