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Ampia partecipazione al convegno sulla sostenibilità ESG promosso da Cna Forlì-Cesena

(Sesto Potere) – Forlì, 26 novembre 2025 – Sostenibilità come strategia di crescita per le piccole medie imprese: grande interesse per il convegno “Come l’ESG trasforma le PMI: Misurare, migliorare, competere”, promosso da CNA Forlì-Cesena in collaborazione con CNA Hub, che si è tenuto martedì 25 novembre presso la sede provinciale CNA a Forlì.

Come ha sottolineato in apertura il direttore generale di CNA Forlì-Cesena Franco Napolitano, la sostenibilità ESG è tema molto sentito da CNA, che ha fatto su questo un investimento importante. Una leva strategica per le PMI, per essere competitive nel mercato di riferimento, accedere a forme di finanziamento, stare dentro certe filiere. CNA punta a sensibilizzare le imprese prima che scatti per loro un obbligo: chi si porta avanti, godrà di un vantaggio competitivo.

Di grande interesse il report “Gestire i rischi climatici e rendicontare la sostenibilità: una guida per le PMI”, presentato da Andrea Paltrinieri, Professore di Banking and Finance all’Università Cattolica del Sacro Cuore e Alessia Palma, Ricercatrice di Banking and Finance alla Jilin University.

Il report parte con alcuni dati critici: il 94% delle PMI italiane non rendiconta ancora nulla sulla sostenibilità (2024), esponendosi ad un rischio competitivo immediato rispetto alle PMI europee che per l’88% fanno già un report di sostenibilità. Mentre l’Europa corre, l’Italia rischia di essere tagliata fuori dalle filiere di fornitura strategiche che richiedono standard ESG elevati.

I vantaggi strategici di scegliere la sostenibilità sono molteplici: le imprese green ottengono un +11% nel tasso di concessione dei finanziamenti rispetto a quelle non sostenibili; di contro, le PMI con punteggi ESG bassi registrano un –6% di credito bancario concesso e un tasso di default +34%.

Ricordiamo anche che 1 PMI su 4 opera in aree a rischio idrogeologico elevato, con una probabilità di fallimento +4,8% dopo un evento estremo. Il 70% dei consumatori Millennial e Gen Z sceglie marchi sostenibili, premiando imprese con comunicazione autentica e trasparente.

Solo il 38% delle PMI italiane ha avviato la transizione green, in netta crescita rispetto al 9,6% del 2022, ma ancora in ritardo rispetto alla media UE dell’88%. Chi investe in tecnologie verdi riduce le spese energetiche fino al 20%, migliorando la redditività e la capacità di autofinanziamento.

Enrica Formaglio e Gabriele Di Bella, rispettivamente Managing Director e Head of Operations di TrueZero, partner tecnologico di CNA in materia di rendicontazione ESG, hanno trattato il tema “La tecnologia al servizio della sostenibilità”: la digitalizzazione, infatti, è strumento per raggiungere la sostenibilità ESG, che non è un’opinione, bensì è fatta di dati certi, tracciabili, che vanno integrati nei processi aziendali, pronti per una governance innovativa. Il dato, infatti, deve essere trasparente e accessibile come deve essere chiara l’assegnazione delle responsabilità.

Il calcolo automatizzato dei KPI consente il confronto annuale e una governance reattiva, che monitora il raggiungimento degli obiettivi e detiene gli strumenti per aggiustare il tiro strada facendo.

La semplicità di utilizzo della piattaforma presentata, tagliata su misura delle PMI, rende particolarmente interessante questa soluzione. La rappresentazione grafica dei dati inseriti permette di valutare in modo aggregato ed efficace il posizionamento ESG dell’azienda e soprattutto consente di osservare, da un anno all’altro, i trend degli indicatori.

È interessante sottolineare come il 70% degli indicatori del VSME possa essere calcolato con dati già presenti nelle PMI, senza strumenti complessi.

Le PMI che rendicontano volontariamente la sostenibilità si preparano in anticipo alla CSRD e rafforzano la propria posizione in filiera. Il numero di imprese che sceglie di rendicontare volontariamente registra un trend in crescita: +5% circa da un anno all’altro.

Roberta Ricci, consulente ESG di CNA Forlì-Cesena, ha illustrato l’approccio di CNA a questo tema: in assenza di obblighi normativi specifici, CNA ha un approccio di taglio tecnico e scientifico, che di fatto ricalca il modello previsto per le grandi imprese, calandolo però sulla dimensione sulle caratteristiche delle piccole medie imprese. Questo con l’obiettivo di accompagnarle e di renderle già pronte e competitive per gli obblighi futuri in materia di sostenibilità. Ha sottolineato, inoltre, come sia ancora disponibile un fondo PNRR per il finanziamento del processo di rendicontazione ESG.

A seguire, Marcella Contini, responsabile CNA Hub Emilia-Romagna, ha presentato alcuni dati interessanti sulle imprese della nostra provincia, rilevati nel corso di un assesment sulla sostenibilità promosso dal Digital Innovation Hub di CNA.

Le PMI della provincia di Forlì-Cesena dimostrano complessivamente maggiore sensibilità verso i temi legati alla sostenibilità, in particolare per quanto riguarda: acquisto forniture ecologiche, gestione ambientale relativa a emissioni, rifiuti e impatto ambientale, gestione sociale tra cui formazione professionale, sensibilizzazione cultura aziendale e inclusione aziendale, ma anche consumi di acqua ed energia, welfare aziendale (benefit, conciliazione vita-lavoro) e condivisione con le comunità locali.

Le conclusioni sono state affidate a Vincenzo Colla, Vicepresidente con delega a Sviluppo economico e green economy, Energia, Formazione professionale, Università e ricerca Regione Emilia-Romagna, che ha sottolineato l’importanza strategica del fare rete ed il valore delle relazioni, riconoscendo così il contributo delle associazioni a supporto del tessuto imprenditoriale locale.

In una regione che conta 11 tecnopoli, 10 cluster, 100 laboratori e 30 incubatori, Colla ha sottolineato il ruolo fondamentale dei Digital Innovation Hub. Cresce chi porta innovazione, chi progetta il cambiamento.

La regione Emilia-Romagna, per prima in Italia, ha disposto una legge per attrarre talenti.

In previsione anche un grande bando sugli strumenti per agevolare le piccole medie imprese nel percorso della sostenibilità ESG.

Colla ha posto l’attenzione sulla concentrazione del capitale in una economia che ha bisogno di etica, in uno scenario di crisi della democrazia liberale. In conclusione, un affondo sul problema abitativo e sulla spinta a ragionare in termini di economia sociale, con un salto culturale senza precedenti, un nuovo modello redistributivo di comunità. Un elemento che rientrerà nel nuovo Patto per il lavoro, il clima e la sostenibilità.

Oltre a numerose imprese di diversi settori, erano presenti tra gli altri Carlo Battistini, presidente della Camera di Commercio della Romagna, e i consiglieri regionali Valentina Ancarani e Daniele Valbonesi.

In alto una foto del convegno sulla sostenibilità ESG promosso da CNA Forlì-Cesena