(Sesto Potere) – Bologna – 17 novembre 2025 – Prosegue il percorso di candidatura della Via Francigena italiana a Patrimonio Mondiale Unesco. L’assessora regionale al Turismo del’Emilia-Romagna, Roberta Frisoni, ha incontrato nei giorni scorsi i sindaci dei Comuni attraversati dal tratto emiliano del celebre cammino per fare il punto sulle attività che hanno portato all’invio del Preliminary Assessment e sulle politiche regionali di valorizzazione dei cammini.
Un’occasione di confronto con i territori per condividere lo stato dell’iter tecnico e le prossime tappe, ma anche per rilanciare l’impegno della Regione nella promozione di un turismo sostenibile e identitario, capace di generare valore economico, sociale e culturale.
La candidatura, coordinata dalla Regione Toscana, capofila del progetto, è sostenuta dalle Regioni Emilia-Romagna, Valle d’Aosta, Piemonte, Lombardia, Liguria e Lazio, in collaborazione con il ministero della Cultura e con il supporto tecnico dell’Associazione Europea delle Vie Francigene.
La proposta di candidatura Unesco della via Francigena ha una radice in Emilia con l’iniziativa partita nel 2015 a Fidenza coinvolgendo oltre 50 sindache e sindaci d’Italia.
Nel luglio 2025 è stato trasmesso a Parigi il Preliminary Assessment, primo passo del percorso di candidatura, attualmente in fase di valutazione tecnica da parte dell’Icomos, organismo consultivo dell’Unesco. L’esame proseguirà nei prossimi mesi e l’esito è atteso per ottobre 2026: solo dopo questa fase in caso di esito positivo si potrà proseguire con gli step successivi.
Le tappe principali della Via Francigena in Emilia-Romagna attraversano la provincia di Piacenza (da Calendasco a Fiorenzuola), toccano Fidenza e proseguono nella provincia di Parma verso il Passo della Cisa. Le tappe includono: Piacenza – Fiorenzuola d’Arda, Fiorenzuola d’Arda – Fidenza, Fidenza – Fornovo di Taro e Fornovo di Taro – Cassio.
“Siamo in una fase in cui la candidatura segue un iter tecnico e internazionale ben definito- sottolinea l’assessora Frisoni-. È importante che i territori siano informati e coinvolti, perché la Via Francigena rappresenta una risorsa condivisa che unisce le nostre comunità e racconta la storia e l’identità dell’Emilia-Romagna. Per questo ho voluto fare il punto insieme ai sindaci e rilanciare la collaborazione tra istituzioni e territori, elemento decisivo per dare forza al percorso di candidatura e costruire strategie comuni di promozione e valorizzazione. Stiamo inoltre lavorando per l’ingresso della nostra Regione nell’Associazione Europea delle Vie Francigene: un passo importante, che ci consentirà di rafforzare la nostra partecipazione alla governance del progetto e alle attività di promozione del cammino”.
Oltre alla Via Francigena, l’Emilia-Romagna può contare su una rete di 22 cammini riconosciuti, che attraversano l’intero territorio regionale e costituiscono un patrimonio di grande valore culturale, paesaggistico e spirituale.
Dai percorsi appenninici agli antichi itinerari che conducono a monasteri, castelli e borghi storici, i cammini rappresentano un’offerta turistica sempre più apprezzata da chi sceglie forme di viaggio sostenibili e consapevoli, a piedi o in bicicletta, alla scoperta dei paesaggi e delle eccellenze locali.
Un segmento in costante crescita, che la Regione ha scelto di sostenere con ancora maggiore convinzione, incrementando le risorse destinate alla loro promozione attraverso Apt Servizi Emilia-Romagna e inserendoli tra i prodotti turistici strategici dei prossimi anni. Info su www.camminiemiliaromagna.it.
“La Regione continuerà a investire su queste esperienze- aggiunge l’assessora-, valorizzando le reti locali e sostenendo i Comuni nel potenziamento dell’accoglienza e dei servizi, con l’obiettivo di consolidare un modello di turismo sostenibile, radicato nei territori e attento alla qualità dell’offerta”.

