(Sesto Potere) – Bologna – 13 novembre 2025 – Questa mattina il magnifico rettore dell’ Alma Mater Studiorum – Università di Bologna, Giovanni Molari, ha pubblicato nella sua pagina social le foto di via Zamboni imbrattate – presumibilmente dagli attivisti dei collettivi – con scritte “pro-Pal” e contro alcuni ministri del governo Meloni (Tajani e Piantedosi) ospiti all’assemblea nazionale dell’Anci ed ha commentato: “Ecco la civiltà di chi predica il rispetto dei diritti e tratta così i beni pubblici appena restaurati.”
«Esprimo la mia più totale solidarietà al ministro Antonio Tajani per le gravissime offese e minacce comparse sui muri del rettorato dell’Università di Bologna» dichiara Rosaria Tassinari, deputata e coordinatrice regionale di Forza Italia per l’Emilia-Romagna. «Siamo di fronte a gesti inaccettabili che nulla hanno a che vedere con la libertà di espressione: deturpare edifici pubblici appena restaurati e usare toni di intimidazione è una violenza che offende l’intera comunità accademica e il nostro sistema democratico.»
Tassinari richiama anche le parole del rettore Giovanni Molari, che aveva denunciato il danneggiamento dei palazzi dell’Alma Mater. «Le sue osservazioni sulla mancanza di civiltà sono condivisibili. È paradossale che chi si erge a difensore dei diritti ricorra a comportamenti così irrispettosi verso beni comuni e istituzioni che appartengono a tutti» afferma la deputata.
«Condanniamo con fermezza queste azioni — prosegue Tassinari — e rigettiamo ogni forma di intimidazione politica. Il confronto è legittimo, la protesta è legittima, ma nessuna causa può giustificare minacce, insulti e vandalismi. A Bologna come in tutta l’Italia, dobbiamo difendere spazi di dialogo e responsabilità, non cedere a chi tenta di imporre l’odio come arma politica.»
«Al ministro Tajani va il nostro sostegno, umano e istituzionale. Forza Italia Emilia-Romagna sarà sempre al fianco di chi lavora con serietà e rispetto per il bene del Paese» conclude Rosaria Tassinari.
Per la cronaca, domani 14 novembre, è in programma il “No Meloni Day. Sciopero studentesco e universitari” al grido di “Blocchiamo tutto” e l’intento – dichiarato via social – di contestare sulle politiche di “sviluppo”, “sicurezza” e “futuro del Paese” proprio i rappresentanti dell’attuale governo.
