(Sesto Potere) – Bologna, 12 novembre 2025. Dall’aroma del balsamico alle grandi opere dell’ingegneria, l’Emilia-Romagna sarà protagonista al convegno nazionale delle Imprese Centenarie Italiane con quattro aziende simbolo della tradizione del territorio.
Aceto Balsamico del Duca, fondata nel 1891 a Spilamberto (Modena), continua da cinque generazioni a produrre aceto, unendo cura artigianale e innovazione tecnologica. Al suo fianco, Acetaia Giusti, nata a Modena nel 1605, che custodisce una collezione di botti storiche e un sapere tramandato di generazione in generazione. Accanto ai maestri dell’aceto, altri due protagonisti: Villani Salumi, fondata nel 1886 a Castelnuovo Rangone (Modena), è una delle realtà più storiche della salumeria italiana. Rosetti Marino nata nel 1876 a Ravenna è invece una delle eccellenze dell’ingegneria e dell’energia, punto di riferimento internazionale per la progettazione e costruzione di impianti industriali e navali.
All’evento, dal titolo “Longevità aziendale e costruzione del futuro – Heritage, Intelligenza Artificiale e Persone” che si terrà a partire dalle 10 della mattina all’Auditorium della Fondazione CR Firenze in via Folco Portinari 5, parteciperanno istituzioni, università e aziende storiche italiane per un confronto su cosa significa essere un’impresa longeva: un valore che non si misura solo negli anni di attività, ma nella capacità di innovare restando fedeli alla propria identità.
Il convegno è promosso con il patrocinio del Ministero della Cultura, della Regione Toscana, del Comune di Firenze, di Confindustria Toscana e dell’Università degli Studi di Firenze.
Nel corso della giornata si alterneranno interventi, testimonianze e riflessioni sul rapporto tra tradizione, tecnologia e capitale umano, con la consegna del Premio di Laurea UicItalia 2025 e del Premio Centum 2025, riconoscimenti dedicati rispettivamente alle nuove generazioni e alle personalità che meglio incarnano i valori dell’impresa italiana.
“Essere un’impresa centenaria non significa solo aver resistito al tempo, ma averlo saputo interpretare e vivere nella maniera giusta. La vera longevità – spiega Fortunato Amarelli, presidente della Unione Imprese Centenarie Italiane (nella foto) – è la capacità di evolvere senza perdere coerenza, di innovare senza rinunciare alla propria anima. È questo il messaggio che vogliamo trasmettere: il futuro dell’impresa italiana si costruisce con le persone, con la cultura e con la consapevolezza delle proprie radici”.
L’Unione
L’Unione Imprese Centenarie Italiane (UicItalia) è stata fondata a Firenze nel 2000 e riunisce i brand, familiari e non familiari, con almeno 100 anni di attività Made in Italy. Ad oggi le imprese centenarie che aderiscono all’Unione sono 53, dalla Lombardia alla Puglia, dalla Liguria alle Marche.

