(Sesto Potere) – Cesena – 11 novembre – Le imprese dei comuni del Rubicone, in un passaggio complesso con varie categorie in difficoltà a partire dal settore moda e dall’indotto, hanno necessità di avere risposte e sostegni dai bilanci comunali di previsione 2026 dei comuni territoriali, da Savignano a San Mauro Pascoli, da Gatteo a Sogliano, da Borghi a Roncofreddo.
“Abbiamo realizzato un Manifesto – spiega il presidente Pietro Buccellato – in cui Confartigianato del Rubicone chiede ai sindaci azioni concrete: tributi bloccati, semplificazione burocratica, facilitazioni dei cambi di destinazione d’uso e sostegno agli investimenti delle imprese. Per la nostra associazione debbono essere le priorità Valle Savio per indirizzare i bilanci di previsione che si avviano alla approvazione verso politiche di sostegno a chi intraprende. La premessa è che ai Comuni non chiediamo di essere direttamente attori dello sviluppo, non rientra infatti nelle loro mansioni, ma di favorirlo con politiche incentivanti e agendo da regia territoriale”.
«Le imprese rappresentano la spina dorsale dell’economia del Rubicone dove sono presenti nella eccezionale misura di una ogni nove abitanti – affermano Buccellato e la responsabile di Confartigianato Rubicone Sabrina Baldazzi (nella foto)- e non si deve pesare troppo con tributi e adempimenti su chi produce. Per questo Confartigianato Rubicone chiedei l blocco di ogni aumento di pressione tributaria».
Confartigianato propone fra l’altro di rivedere il canone unico patrimoniale per l’occupazione di suolo pubblico e per la pubblicità, dal momento che gli aumenti hanno indotto imprese a rimuovere insegne e arredi esterni. Confartigianato Rubicone chiede anche un tavolo di confronto sulla spesa corrente, per ampliare la concertazione fra comuni e organizzazioni.
“Un’altra richiesta – proseguono il presidente Buccellato e la responsabile Baldazzi- è di ridurre i tempi e la complessità’ burocratica, anche con l’uniformazione dei regolamenti comunali diversi tra loro in termini di costi. Ci sono tariffe nei Comuni del Rubicone che variano a distanza di pochi chilometri sulla stessa categoria di imprese, una stortura da eliminare. Si deve intervenire poi sui cambi di destinazione d’uso, che impediscono la riconversione di locali commerciali in spazi artigianali o di servizio”. Confartigianato Rubicone chiede inoltre di istituire un fondo dedicato alle micro e piccole imprese con risorse per investimenti, evitando di erogare contributi a pioggia.
“Il tasso di imprenditorialità giovanile nel territorio è tra i più bassi dell’Emilia-Romagna – conclude il presidente Buccellato – e per questo invitiamo i Comuni a sostenere oltre alle startup innovative, il lavoro autonomo e artigianale dei giovani con interventi mirati fra i quali un incubatore per giovani imprenditori e artigiani”.

