(Sesto Potere) – Bologna – 8 novembre 2025 – Questa mattina Totò Cuffaro ha rassegnato, nelle mani del presidente del Partito Renato Grassi e del segretario organizzativo nazionale Pippo Enea, le sue dimissioni irrevocabili da segretario nazionale della Democrazia Cristiana. La decisione segue la richiesta di arresti domiciliari avanzata nei suoi confronti dalla procura di Palermo nell’ambito di un’inchiesta riguardante presunti appalti pubblici truccati.
Il presidente della Dc Renato Grassi ha convocato per il prossimo 20 novembre il Consiglio Nazionale del partito, che sarà chiamato a esaminare e ad accettare le sue dimissioni e a definire le successive decisioni organizzative.
Recepita la notizia, la Democrazia Cristiana dell’Emilia-Romagna, con la segretaria regionale Simona Vietina e il vice segretario vicario Giorgio Cavazzoli ed il vice segretario Giovanni Morgese, ha preso atto “con rispetto” delle dimissioni del segretario nazionale Totò Cuffaro.
«A lui – dichiarano Vietina, Morgese e Cavazzoli – va il nostro ringraziamento sincero per l’impegno e la dedizione con cui ha guidato il partito in una fase complessa e di grande rilancio. La sua leadership ha rappresentato un punto di riferimento e ha contribuito a restituire alla Democrazia Cristiana un ruolo concreto nel dibattito politico nazionale».
La DC emiliano-romagnola sottolinea che il movimento proseguirà il proprio cammino «con serenità, coesione e senso di responsabilità», in attesa delle determinazioni del Consiglio Nazionale del 20 novembre, chiamato a definire i nuovi assetti organizzativi.
«La Democrazia Cristiana non si ferma – affermano i dirigenti regionali –. I nostri valori e il nostro impegno sul territorio restano saldi. Attendiamo con fiducia l’indicazione del nuovo rappresentante nazionale, certi che saprà proseguire nel solco di rinnovamento e presenza politica tracciato fin qui».
«Il nostro compito – concludono Vietina, Morgese e Cavazzoli – resta quello di essere voce dei cittadini, forza di equilibrio e motore di comunità. Lo spirito della DC continua, nel rispetto delle persone e nella continuità di un progetto politico che guarda avanti».

