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Bandi ERC Synergy: l’Università di Bologna tra i leader della ricerca europea d’eccellenza

(Sesto Potere) – Bologna – 6 novembre 2025 – L’Università di Bologna è l’ateneo italiano più premiato dall’ultimo bando ERC Synergy: ci sono infatti ben quattro progetti che vedono un ruolo di primo piano dell’Alma Mater, con tre professori come Principal Investigator, un incarico da Coordinatore e un ulteriore docente coinvolto come Partner scientifico. A livello nazionale, ci sono altre undici istituzioni coinvolte tra atenei e enti di ricerca, una con due progetti e le altre con un progetto a testa.

Gli studiosi dell’Alma Mater che partecipano ai quattro progetti sono: Marc Brightman e Vanessa Grotti del Dipartimento di Beni Culturali, per il progetto PLANETARY EEL, Franco Vazza del Dipartimento di Fisica e Astronomia “Augusto Righi”, per il progetto COSMOMAG, Marco Garavelli del Dipartimento di Chimica Industriale “Toso Montanari”, per il progettoCONCERT, e Michele Ennio Maria Moresco del Dipartimento di Fisica e Astronomia “Augusto Righi”, per il progetto RedH0T.

I quattro progetti valgono in tutto circa 43 milioni di euro, di cui poco meno di 11 milioni sono destinati agli studiosi dell’Università di Bologna coinvolti: un successo che conferma il ruolo dell’Alma Mater tra i protagonisti della ricerca europea d’avanguardia.

Gli ERC Synergy Grants sono infatti finanziamenti del Consiglio Europeo della Ricerca (ERC) pensati per progetti di gruppo: da due a quattro scienziati di alto livello, provenienti da tutto il mondo, che uniscono le forze per affrontare insieme alcune tra le sfide più complesse della scienza contemporanea.

A conferma dell’alta qualità diffusa dell’Alma Mater e della sua anima multidisciplinare, i quattro progetti vinti coniugano scienze umane, fisiche, chimiche e naturali con l’obiettivo di affrontare sfide globali: dalla convivenza tra gli esseri umani e altre specie animali in un pianeta sempre più fragile (PLANETARY EEL) alla ricostruzione dei primissimi microsecondi dopo il Big Bang (COSMOMAG), dai processi ultraveloci che avvengono durante le reazioni fotochimiche fondamentali per la fotosintesi (CONCERT) agli interrogativi irrisolti attorno alla velocità di espansione dell’Universo (RedH0T).

Nel complesso, questo bando ERC Synergy 2025 ha finanziato 66 progetti di ricerca in tutto il mondo, per un investimento complessivo di 684 milioni di euro provenienti dal programma europeo Horizon Europe. Le proposte candidate erano 712: meno di una su dieci ha ottenuto il finanziamento, confermando l’altissimo livello di competitività del bando.

Con quattro progetti vinti, l’Università di Bologna si posiziona così tra i principali attori europei della ricerca di frontiera. Un successo che non nasce certo oggi: a partire dal 2021, con l’avvio del programma Horizon Europe, sono infatti già 20 i progetti ERC assegnati a studiosi dell’Alma Mater, per un totale di oltre 51 milioni di euro in finanziamenti europei.

I PROGETTI FINANZIATI

PLANETARY EEL
Il progetto esplora una delle questioni più urgenti e affascinanti del nostro tempo: come gli esseri umani convivono e si relazionano con le altre specie in un pianeta sempre più fragile e ineguale. A partire dal rapporto con un animale ancora oggi avvolto nel mistero – l’anguilla –
la cui sopravvivenza è minacciata dalla pesca eccessiva, dalla degradazione degli ecosistemi marini e dal riscaldamento degli oceani. Combinando antropologia, scienze ambientali e diritto, PLANETARY EEL propone un nuovo approccio alla “giustizia multispecie”, studiando
pratiche culturali, economiche e scientifiche legate alle anguille in Europa, Oceania, Asia e Americhe.

COSMOMAG
Che cos’è successo nei primissimi microsecondi dopo il Big Bang? È la complessa domanda a cui cercheranno di dare risposta gli studiosi di COSMOMAG. A partire dallo studio dei campi magnetici cosmici, l’obiettivo è comprendere i fenomeni che hanno dato origine alla materia e
alle forze fondamentali dell’Universo. Con simulazioni numeriche e modelli teorici che integrano osservazioni multi-messaggero da onde gravitazionali, raggi gamma e radioastronomia, il gruppo di ricerca esplorerà le caratteristiche dei campi magnetici odierni per ricostruire i processi fisici che li hanno generati miliardi di anni fa.

CONCERT
Uno dei sogni della chimica moderna è quello di riuscire a “vedere” e “controllare” i processi ultraveloci che avvengono durante le reazioni fotochimiche che sono fondamentali, ad esempio, per la fotosintesi, per la visione e per la conversione dell’energia solare. Gli studiosi
di CONCERT si metteranno al lavoro per catturare questi eventi rapidissimi, che si svolgono in appena pochi milionesimi di miliardesimo di secondo, usando potenti laser a raggi X capaci di “osservare” singoli atomi. L’obiettivo è arrivare a comprendere i complessi fenomeni
quantistici che governano le reazioni fotochimiche, imparando a manipolarli per controllarne il destino, aprendo così la strada allo sviluppo di nuovi materiali intelligenti e sistemi molecolari bio-mimetici.

RedH0T
La cosiddetta “tensione di Hubble” (o “tensione di H0”) è una delle questioni più dibattute dell’astrofisica moderna. Il tema è quello della velocità di espansione dell’Universo e il problema sta nel fatto che misurando questa velocità con metodi diversi non otteniamo lo stesso risultato. Ci sono problemi nei nostri metodi di osservazione o ci sono aspetti del nostro modello cosmologico che ancora ci sfuggono? Gli studiosi di RedH0T cercheranno risposte a questo interrogativo cosmico, mettendo alla prova tutti gli strumenti e i dati osservativi