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Rifiuti, riciclo oltre il target UE 2030 nei territori gestiti dal Gruppo Hera

(Sesto Potere) – Bologna – 6 npovembre 2025 – Qual è il destino dei rifiuti una volta buttati? A rispondere è la 16ª edizione del report “Sulle tracce dei rifiuti”, il report con cui il Gruppo Hera ricostruisce ogni anno il percorso dei principali materiali raccolti in modo differenziato.

Il documento, con dati verificati da un ente indipendente (Bureau Veritas), descrive il viaggio dei rifiuti conferiti dai 3,2 milioni di cittadini dei 188 comuni serviti tra Emilia-Romagna, Veneto, Friuli-Venezia Giulia, Marche e Toscana.

Il sistema si fonda su un approccio integrato e una filiera industriale completa, controllata e trasparente, che unisce personalizzazione dei servizi, tracciabilità, prevenzione, rigenerazione della materia e valorizzazione attraverso la produzione di energia di quanto non è possibile riciclare.

Superati, in largo anticipo, gli obiettivi UE sul riciclo

Nel 2024 la raccolta differenziata ha raggiunto il 74,3% e i rifiuti urbani conferiti in discarica si sono attestati al 2,2%, a fronte del limite Ue del 10% da raggiungere entro il 2035 e di un valore medio in Italia del 16%. Il tasso di riciclo dei principali rifiuti urbani ha raggiunto il 61%, già superiore al target europeo del 60% previsto per il 2030. Questo valore sale al 78% per l’organico, all’89% per la carta e supera il 90% per verde, vetro, legno, ferro e metallo.

Un viaggio verso 154 impianti di trattamento

Nel 2024 ogni cittadino servito dal Gruppo Hera ha prodotto in media 363 kg di rifiuti differenziati. I materiali differenziati raccolti sono arrivati a 154 impianti di destinazione finale, di cui 135 dedicati al riciclo. L’88% delle principali raccolte differenziate è stato avviato a effettivo recupero (di cui il 73% attraverso il riciclo e il restante 15% con il recupero energetico di quanto non è possibile riciclare). In particolare, 167 mila tonnellate di rifiuti organici e verde raccolte nel 2024 sono state trasformate in biometano e compost presso impianti del Gruppo. Anche gli oli esausti tornano a nuova vita, grazie all’impegno dei cittadini e a 880 contenitori dedicati: lo scorso anno ne sono state raccolte e rigenerate oltre 1.000 tonnellate.

Innovazione e impianti all’avanguardia

Il Gruppo continua a investire in impianti ad alto contenuto tecnologico. A Modena è in via di completamento una delle strutture più avanzate in Europa per il riciclo delle plastiche rigide, tra le più difficili da trattare. La controllata Aliplast è la prima realtà italiana pienamente integrata nel ciclo di vita della plastica ed è protagonista dell’impegno assunto da Hera con il programma internazionale “New Plastics Economy Global Commitment”, della fondazione Ellen MacArthur, di incrementare del 145% la produzione di plastica riciclata entro il 2030 (rispetto alle 60mila tonnellate del 2017, già salite a 84mila tonnellate nel 2024).

Fare bene la raccolta differenziata conviene all’ambiente e alle bollette

La responsabilità condivisa con i cittadini resta un fattore centrale per migliorare qualità e quantità della raccolta differenziata. A tal fine Hera ha sviluppato strumenti di supporto come l’app “Il Rifiutologo”, scaricata da oltre 950.000 utenti. L’educazione ambientale, la facilitazione dell’accesso ai servizi e la tracciabilità dei conferimenti completano un modello virtuoso che non ha ritorni solo ambientali, ma anche economici per gli stessi cittadini: la qualità della raccolta differenziata si è tradotta in maggiori contributi del Conai sui materiali recuperati e ricavi dalla vendita dei materiali raccolti, che contribuiscono a contenere la bolletta dei rifiuti di 43 euro per famiglia, pari al 15% della bolletta di una famiglia media.