(Sesto Potere) – Forlì – 5 novembre 2025 – Elisa Zecchini, (nella foto) segretaria di RinnoviAmo Forlì, commenta l’ultima esternazione dell’ex vicesindaco e attuale consigliere comunale di maggioranza Daniele Mezzacapo che ha sostanzialmente contestato alla giunta del sindaco Zattini di non applicare il regolamento di polizia urbana (introdotto con lui quando era assessore con delega alla Sicurezza) ed ha contestato situazioni “di mancanza di decoro degli spazi urbani del centro storico, soprattutto in piazza Saffi”.
“Se da un lato appare grottesco che un membro della maggioranza debba ricorrere a post su Facebook per trasmettere un messaggio alla sua stessa squadra, dall’altro non ci resta che riconoscere il fallimento della politica securitaria di matrice leghista. Il regolamento comunale, così come i decreti sicurezza adottati a livello nazionale, non hanno infatti prodotto i risultati sperati. È un dato di fatto che molti forlivesi, di ogni età, non si sentano al sicuro nei propri quartieri, sui mezzi pubblici, in stazione o tra le vie del centro. Nel frattempo, mentre l’attenzione si concentra su due mendicanti davanti a una chiesa, si trascurano problemi ben più gravi: i furti in abitazione dei quartieri periferici, gli atti di vandalismo nei parchi e il crescente disagio giovanile che spesso sfocia in microcriminalità”: afferma Elisa Zecchini.
“La nostra posizione è che agli strumenti di controllo e tutela dell’ordine pubblico debbano essere affiancati interventi di revisione del sistema dei servizi sociali, insieme a una richiesta di maggiori risorse ai Ministeri competenti, affinché le Forze dell’Ordine possano operare in sicurezza e con tempestività in risposta alle segnalazioni”: spiega la segretaria di RinnoviAmo Forlì.
“È necessario – aggiunge – costruire una rete socio-sanitaria capace di riconoscere, prendere in carico e accompagnare nuclei familiari, adolescenti e persone a rischio, prima che l’emarginazione e il degrado in cui vivono li spinga a delinquere. Abbiamo bisogno di riconoscere la precarietà economica ed abitativa in cui vivono troppi forlivesi, stretti tra salari bloccati e un costo della vita fuori controllo, nonché le persone straniere che faticano a trovare servizi che facilitino una piena inclusione. Serve inoltre dare ascolto al disagio giovanile, offrendo spazi e percorsi di crescita individuale e collettiva e riconoscere il loro ruolo fondamentale nel futuro della città. In assenza di interventi concreti, ogni sanzione rischia di diventare solo l’ammissione di un fallimento collettivo nel riconoscere la gravità di un fenomeno che riguarda tutta Forlì e che dovrebbe coinvolgerci tutti, come comunità, nella sua soluzione”: conclude Elisa Zecchini.

