mercoledì, Novembre 5, 2025
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Bologna, Torre Garisenda: prosegue la messa in sicurezza. Il Comune: “non ci sono le condizioni per utilizzare il Pnrr”

(Sesto Potere) – Bologna – 5 novembre 2025 – Il Comune di Bologna comunica che prosegue il complesso intervento di messa in sicurezza e restauro della Torre Garisenda, parte di un articolato progetto di messa in sicurezza che comprende approfondite indagini strutturali, il potenziamento del sistema di monitoraggio e l’adattamento delle infrastrutture necessarie per potere eseguire un intervento di consolidamento del basamento. 

Stato dei lavori

Dalla primavera 2025 sono iniziate le opere preparatorie nelle aree circostanti la torre, con la rimozione dei basoli e del massetto stradale e la verifica delle interferenze con i sottoservizi. Questi interventi hanno consentito di predisporre gli spazi destinati all’installazione dei tralicci di sostegno e dei sistemi di tiro che verranno impiegati nella successiva fase operativa.

Le macchine provenienti dallo stabilimento Trevi di Cesena, appositamente adattate, saranno utilizzate per applicare leggere trazioni alla struttura – in una prima fase di circa 5 tonnellate verso sud e 10 verso est – per ridurre i carichi verticali e poter quindi procedere con le iniezioni di malta all’interno del basamento.

Parallelamente, prosegue l’attività di indagine, da parte dell’Alma Mater Studiorum, sul materiale in selenite che costituisce il basamento, con la costruzione in laboratorio di 44 campioni, appositamente modificati con processi di invecchiamento, per poterli analizzare in laboratorio (sezioni sottili, sali, SEM-XRD, TGA). I risultati, integrati con modelli di calcolo aggiornati, consentono di affinare la conoscenza del comportamento meccanico e strutturale dell’edificio.

Monitoraggio e controllo continuo

La Torre Garisenda e la Torre degli Asinelli sono costantemente monitorate attraverso una rete strumentale di pendoli, sensori topografici, geodetici e accelerometrici, in grado di rilevare variazioni millimetriche nei movimenti della struttura.

È attiva una Control Room dedicata, che coordina le attività di monitoraggio, l’analisi dei dati e l’eventuale attivazione di azioni preventive o correttive.

Come già anticipato, dalle ultime analisi è emerso un lieve movimento di rotazione verso nord, registrato durante gli interventi preparatori nel maggio 2025, successivamente correlato a un assestamento fondale.

Alla luce di questi eventi, la gestione del cantiere è avvenuta utilizzando il metodo osservazionale, come previsto nelle norme tecniche del 2018 , il cui approccio si basa sul monitoraggio durante i lavori, avvalendosi di strumentazioni affidabili per verificare la corrispondenza tra le ipotesi di progetto e il comportamento reale della struttura, adattando le modalità di esecuzione degli interventi qualora necessario.

In quella fase si sono adottate le azioni di verifica e controllo e l’interpretazione in tempo reale dei dati ha consentito di perfezionare ulteriormente il modello previsionale, prevedendo anche variazioni o sospensioni temporanee.

Il metodo osservazionale, necessario per questo tipo di intervento, induce quindi alla massima prudenza, e deve potere avere a disposizione tempi adeguati per procedere con le verifiche e i confronti tra modello di calcolo e fenomeni reali conseguenti alle lavorazioni in corso.

Scambio con il Ministero e finanziamento PNRR

Alla luce di quanto sopra descritto il Comune ha richiesto un incontro interlocutorio con il Ministero della Cultura per verificare la possibilità di prorogare i tempi previsti dal finanziamento PNRR o in alternativa di potere accedere ad altri finanziamenti pubblici.

Il Ministero della Cultura, attraverso il Dipartimento per la Tutela del Patrimonio Culturale, ha trasmesso al Comune di Bologna un riscontro sulle interlocuzioni aperte sui fondi PNRR.

Nella comunicazione, il Ministero ha richiamato la necessità di rispettare le scadenze stringenti e inderogabili previste dal PNRR e di garantire che ogni variante progettuale sia adeguatamente motivata e approvata.

Il Comune di Bologna, con la nota trasmessa oggi al Ministero – dopo approfondite valutazioni tecniche e confronti con i propri esperti – ha espresso una serie di riserve sul piano tecnico che portano a dire che: “allo stato delle interlocuzioni, non sussistono le condizioni per utilizzare la linea di finanziamento PNRR per la Torre Garisenda, ribadendo la richiesta di accedere ad altre fonti di finanziamento”.

Motivi tecnici dell’incompatibilità

L’intervento in corso sulla Garisenda – spiega il Comune di Bologna – si fonda sul metodo osservazionale, previsto dalle Norme Tecniche per le Costruzioni (NTC 2018) per opere complesse e di particolare valore storico.

“Un approccio, indispensabile per garantire la sicurezza della torre, che richiede la possibilità di adattare le fasi di cantiere sulla base dei dati di monitoraggio e della risposta reale della struttura, senza vincoli stringenti temporali prefissati. I tempi e le scadenze imposte dal PNRR risultano quindi incompatibili con la natura stessa dell’intervento, che deve poter procedere con la massima cautela. Per queste ragioni si ribadisce la richiesta, già espressa verbalmente, di potere accedere ad altre fonti di finanziamento strutturali che consentano di realizzare la messa in sicurezza della torre con una tempistica adeguata all’intervento e al metodo osservazionale”: conclude il Comune di Bologna.