mercoledì, Novembre 5, 2025
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Castrocaro, incontro in Municipio con l’UniBo-Dipartimento Architettura su tutela del patrimonio culturale

(Sesto Potere) – Castrocaro – 5 novembre 2025 – Domani giovedì 6 novembre alle ore 17:00 si svolgerà presso la sala consigliare del Municipio di Castrocaro Terme e Terra del Sole un importante incontro con il Dipartimento di Architettura dell’Università di Bologna partendo dalle esperienze del Progetto di Rilevante Interesse Nazionale Chiara (Cultural Heritage Innovation Adopting Risk Assessment) che ha coinvolto, nel territorio forlivese, la Chiesa di San Nicolò a Castrocaro Terme, ma anche il complesso di Santa Rosa a Predappio e il santuario di Santa Maria delle Grazie di Fornò a Forlì.

Chiesa di San Nicolò a Castrocaro affresco della Madonna della pera.

Scopo dell’incontro, durante il quale interverranno il responsabile scientifico del progetto Professor Pretelli, la ricercatrice Dott.ssa Favaretto e la Dott.ssa Matilde Barchi, sarà promuovere un confronto aperto agli enti locali e al territorio sulle buone pratiche di conservazione, valorizzazione e salvaguardia del patrimonio costruito, anche alla luce degli avanzati monitoraggi microclimatici in corso nei monumenti coinvolti in questa progettualità.

Durante l’appuntamento si approfondirà anche la prospettiva delle Heritage Communities, favorendo il dialogo sulle principali criticità e necessità percepite nella gestione dei manufatti di interesse culturale, con particolare riferimento alle procedure per il patrimonio costruito diffuso.

Il Progetto di Rilevante Interesse Nazionale Chiara ha l’obiettivo di definire una strategia utile ad ottenere la conoscenza delle condizioni microambientali di quella parte del patrimonio storico-artistico-architettonico situato al di fuori dei principali circuiti turistici, ovvero delle località isolate. Questo aumento di conoscenze deve portare allo sviluppo di indicatori di vulnerabilità e di rischio, in correlazione con i fattori climatici e microclimatici, in una prospettiva ormai consolidata di cambiamento climatico.

Gli indicatori di rischio relativi all’edificio storico devono tenere conto dell’interazione tra l’edificio, il contenuto e l’ambiente, tra il microclima interno e il clima esterno.

Il fine ultimo del progetto è quello di consentire l’adozione di misure in grado di mitigare i fattori di degrado causati dall’ambiente, minimizzando così la necessità di interventi di restauro, in linea con la visione di Giovanni Urbani,  storico dell’arte, restauratore italiano direttore dell’Istituto Centrale del Restauro. A lui si deve l’elaborazione del concetto di conservazione programmata in rapporto all’ambiente.

Il raggiungimento di questi obiettivi è reso possibile dai progressi tecnologici e dalla capacità non solo di monitorare le condizioni microambientali in cui si trova il patrimonio, ma anche di trasmettere dati telerilevati in tempo reale e di elaborarli in modo semi-automatico, verificando la situazione in relazione agli indici di rischio una volta definiti.