(Sesto Potere) – Forlì – 5 novembre 2025 – Una boutique artigiana e uno spazio creativo per adulti e bambini, dove ogni cosa può avere una seconda vita e trasformarsi in un capo unico all’insegna della bellezza e della sostenibilità.
Venerdì 24 ottobre a Forlì, in Piazzale Giovanni XXIII, Lisa Gentilini ha inaugurato il suo “Qualcosa”, progetto con cui lo scorso mese era risultata tra i dodici vincitori della terza edizione del Premio CNA CreaimpresaLab – Imprenditori di domani rivolto agli aspiranti imprenditori e professionisti interessati ad avviare un’attività nel territorio provinciale.
Al taglio del nastro, insieme ad amici e nuovi clienti, sono intervenuti il presidente di CNA Forlì-città Davide Bellini e il rappresentante dei Giovani imprenditori Matteo Zanchini. Per il comune di Forlì, è intervenuta l’assessora Andrea Cintorino.
Nei locali occupati in passato da una gioielleria storica, ristrutturati e personalizzati con arredi vintage e di seconda mano nell’ottica del riuso, Lisa Gentilini, trentatreenne laureata in Culture e Tecniche della Moda e con esperienza in aziende di grandi brand del lusso, ha dato vita a un’attività che si apre su due versanti. Nella parte di laboratorio Lisa cuce e realizza pezzi unici: abbigliamento fatto a mano a partire da tessuti recuperati e capi vintage “upcycle”, vale a dire sottoprodotti modificati grazie al riuso creativo per renderli di migliore qualità. Parte importante del suo lavoro sono i progetti personalizzati a partire dai desideri del cliente. Nella parte del negozio dedicata alla vendita sono presenti anche altre artigiane con le loro creazioni: accessori, illustrazioni, quadri, ceramiche.
“Insieme a queste creative, dato che lo spazio si presta ad essere riallestito in poco tempo, nel tempo verranno realizzati eventi, pop-up, mostre ma soprattutto laboratori” racconta Lisa Gentilini. “Ad esempio, a novembre ci saranno un workshop di ceramica e una sessione di mini shooting natalizi per famiglie”.
A spiegare la genesi del nome della boutique è la stessa titolare. “Spesso utilizziamo la parola ‘qualcosa’ senza rendercene propriamente conto. Il mio lavoro è recuperare appunto qualcosa e dargli una nuova vita che, altrimenti, senza il giusto contesto e la giusta presentazione, non potrebbe avere, essendo condannato a passere inosservato o dimenticato” spiega. “Qualcosa deriva dalla locuzione “qualche” + “cosa”, due parole che si fondono per crearne una nuova. Prendiamo un tessuto e dei pennelli, cosa c’entrano tra loro? Apparentemente niente, invece insieme possono diventare un nuovo capo d’abbigliamento speciale.”
Spazio quindi a realizzazione uniche che uniscono sostenibilità, ricerca, etica del lavoro, tutela ambientale, materie prime selezionate e qualità artigianale e artistica all’insegna del migliore made in Italy artigiano nel cuore di Forlì.