martedì, Novembre 4, 2025
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Confcommercio cesenate: scendono al 3% le imprese non digitalizzate

(Sesto Potere) – Cesena – 4 novembre – L’andamento del mercato del digitale, apparentemente positivo, nasconde in realtà dinamiche che fanno riflettere se analizzate in profondità e da punti di osservazione differenti.

Lo rimarca il presidente di Confcommercio cesenate Augusto Patrignani.

“Secondo i dati dell’Assintel report 2025, le imprese italiane che investono maggiormente in ICT sono quelle con oltre 500 addetti: si stima che la spesa ICT delle grandi imprese si attesterà a fine 2025 a 23,7 miliardi di euro pesando per il 53,5% del totale e registrando un incremento del 5,6% rispetto al 2024. Mentre il segmento delle micro e piccole imprese anche nel 2025 registra ritmi di crescita inferiori, rispettivamente dell’1,7% e del 3,3%. Solo il 3,6% delle imprese italiane non è digitalizzata, dato plausibile anche nel territorio cesenate, dato decisamente in calo in soli due anni: rispetto al 2023 la quota di imprese refrattarie alla digitalizzazione si è più che dimezzato. In termini assoluti, il numero di imprese non digitalizzate passa dalle 130.000 stimate nel 2023 a circa 50.000 quest’anno. Al contrario, oltre un terzo delle imprese sta già adottando iniziative per limitare l’impatto ambientale delle tecnologie digitali impiegate”.

“Sulle piccole e medie imprese- afferma Patrignani  –  si gioca il futuro digitale del Paese e del territorio, perché nel tempo dell’intelligenza artificiale potrebbero essere le piccole imprese ad avere un vantaggio competitivo fondamentale sul mercato, legato alla maggiore flessibilità. Se le piccole e medie imprese italiane sapranno sfruttare questo vantaggio sarà tutto il Paese a trarne vantaggio e a crescere, contribuendo a fare della minaccia dell’intelligenza artificiale una grandissima opportunità”