(Sesto Potere) – Rimini – 28 ottobre 2025 – Il giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Rimini ha disposto l’archiviazione dell’indagine per omicidio colposo a carico del comandante della locale stazione dei carabinieri che era stato costretto a fermare, uccidendolo, un immigrato egiziano che aveva ferito con un coltello quattro persone la notte di Capodanno a Villa Verucchio.
“Ci rallegriamo per questa decisione. I magistrati hanno valutato, giustamente, che il militare aveva agito per legittima difesa e non aveva altre alternative. Anzi, la sua azione ha concorso a tutelare la propria incolumità e quella delle persone presenti”: commenta Filippo Lo Giudice, (nella foto) segretario territoriale di Ugl Romagna, a commento dei noti fatti che hanno turbato i primi giorni dell’anno in corso l’opinione pubblica, non soltanto dell’Emilia-Romagna.
“Il comandante della locale stazione dei carabinieri aveva agito per legittima difesa e, dunque, è più che giusta l’archiviazione del caso con formula piena”: aggiunge ancora Filippo Lo Giudice.
“Trovo, inoltre, più che meritato il sostegno che il militare ha ricevuto dall’Arma dei carabinieri e l’encomio solenne che gli è stato conferito, riconoscendone il coraggio e l’equilibrio mostrati in un contesto estremamente pericoloso. L’immigrato egiziano poteva compiere una strage e non si era fermato nemmeno di fronte ai primi colpi esplosi a scopo intimidatorio”: ricorda il segretario territoriale di Ugl Romagna.
“Noi come sindacato ci eravamo subito attivati in suo favore come segno di solidarietà ed oggi come allora ricordiamo che le forze dell’ordine – polizia, carabinieri e gli altri uomini in divisa – sono in prima linea ogni giorno nel garantire l’ordine pubblico e la sicurezza dei cittadini. Secondo i dati del Ministero dell’Interno (riferita al 2022) in Italia si commettono almeno 2,3 milioni di reati denunciati ogni anno, circa 6.300 al giorno. L’Emilia-Romagna, con 4,4 denunce ogni cento abitanti, è la terza regione dopo Lazio e Lombardia per numero di reati denunciati all’autorità giudiziaria, a fronte di una media nazionale pari a 3,8 denunce ogni cento abitanti. E proprio la provincia di Rimini, con 6,3 denunce ogni cento abitanti, è la più pericolosa d’Italia dopo Milano e prima di Bologna. Dunque, dobbiamo anche calcolare il contesto in cui si mosse il comandante della stazione dei carabinieri di Villa Verucchio”: afferma, ancora, Filippo Lo Giudice.
“E diciamo questo ricordando anche che ogni anno, in Italia, si registrano quasi tremila episodi di aggressione fisica a danno delle forze dell’ordine durante controlli e operazioni di routine. Si tratta di una media, in preoccupante aumento, di oltre sette aggressioni al giorno, una ogni tre ore e mezza. E con questo scenario non è immaginabile che i primi a finire sul banco degli imputati siano proprio gli agenti di polizia, carabinieri e gli altri uomini in divisa. Se ne tenga conto, anche in futuro. E, magari, si rivedano le norme che, di fatto, penalizzano chi esercita la legittima difesa”: conclude il segretario territoriale di Ugl Romagna.

