(Sesto Potere) – Forlì-Cesena, 17 ottobre 2025 – Lieve calo della tassazione sulle imprese personali: nel 2024 al 52,3% rispetto al precedente 52,8%, e conferma di consistenti divari territoriali. Sono le principali evidenze dell’Osservatorio sul fisco della CNA “Comune che vai fisco che trovi” giunto alla settima edizione.
In media, le imprese hanno lavorato per il fisco fino al 9 luglio, due giorni in meno rispetto all’anno precedente. Dalla fotografia scattata dall’Osservatorio CNA, Bolzano si conferma sul gradino più alto del podio con una tassazione al 46,3% mentre a chiudere la graduatoria dei 114 capoluoghi di provincia è Agrigento con una pressione fiscale complessiva del 57,4%.
Forlì si piazza al 84° posto a livello nazionale e al 9° posto a livello regionale. Tradotto in termini temporali, significa che gli imprenditori forlivesi in media quest’anno hanno lavorato 194 giorni, sino al 12 luglio, per pagare le imposte, ossia il 53% del loro tempo.
Cesena è al 45° posto nazionale e al sesto 6° posto a livello regionale. Gli imprenditori cesenati hanno lavorato il 52% del tempo (189 giorni) per pagare le tasse, ossia fino al 7 luglio.
Il rapporto della CNA riguarda un’impresa tipo rappresentativa. Nello specifico un’impresa individuale che utilizza un laboratorio artigiano di 350 mq e un negozio di proprietà destinato alla vendita di 175 mq con valori immobiliari di 500mila euro in tutti i comuni, ricavi per 431mila euro e un reddito d’impresa di 50mila. Le differenze territoriali riflettono in particolare le addizionali regionali e comunali sul reddito, l’IMU e l’imposizione per raccolta e gestione rifiuti. Il rapporto inoltre rileva che il livello di tassazione è più elevato nelle province dove è minore l’efficienza della gestione e della qualità dei servizi offerti a cittadini e imprese.
Soltanto in 10 comuni capoluogo il total tax rate è inferiore al 50%.
Il presidente di CNA Forlì-Cesena, Sandro Siboni, (nella foto), sottolinea che “il nostro Osservatorio certifica una lieve riduzione del total tax rate ma è evidente che il livello di tassazione resta molto elevato e rappresenta un vincolo alla crescita. Le imprese meritano un fisco più leggero, più semplice e più equo. Auspichiamo che la proroga per la riforma del fisco sia utilizzata per attuare l’equiparazione delle detrazioni a prescindere dalla tipologia di reddito e la separazione della tassazione del reddito d’impresa delle imprese personali tra quello che viene distribuito e quello destinato ai consumi personali”.
Il direttore generale di CNA Forlì-Cesena Franco Napolitano aggiunge: “il livello di tassazione è la questione principale da affrontare, e al più presto, ma il fisco è anche complicato. Il percorso tracciato dalla riforma va nella giusta direzione ed è necessario che il progetto venga completato nella sua interezza assicurando successivamente, però, stabilità all’impianto normativo per evitare le continue modifiche che producono solo forte incertezza”.