martedì, Ottobre 14, 2025
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Giornata nazionale vittime incidenti sul lavoro, le commemorazioni a Santarcangelo

(Sesto Potere) – Santarcangelo – 14 ottobre 2025 – Si è svolta il 13 ottobre, 75^ Giornata nazionale per le vittime degli incidenti sul lavoro, nel parco antistante la stazione FS di Santarcangelo di Romagna, la cerimonia in ricordo delle Vittime degli incidenti sul lavoro, promossa dall’Associazione Nazionale fra Lavoratori Mutilati e Invalidi del Lavoro (ANMIL) e istituita con Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri sotto l’Alto Patronato del Presidente della Repubblica.

Alle ore 12 presso l’area verde compresa tra le vie Tosi e Mazzini – luogo scelto in memoria del più grave incidente sul lavoro avvenuto a Santarcangelo nel giugno 1973, in cui persero la vita quattro giovani operai delle Ferrovie dello stato – il sindaco Filippo Sacchetti ha letto un breve discorso commemorativo al termine del quale è stato osservato un minuto di silenzio. 

Oltre alla Giunta comunale erano presenti anche Liviana Urbinati, vice presidente della sezione territoriale di Rimini di Anmil, il Viceprefetto dott. Fiorangelo Angeloni, il Comandante della Compagnia Carabinieri di Rimini Capitano Mariachiara Soldano, il comandante della Polizia locale Valmarecchia Daniele Del Fabbro, la Segretaria generale CGIL Rimini Francesca Lilla Parco, un referente Filca CISL, nonché alcuni Consiglieri comunali e cittadini. 

Nel suo discorso il sindaco Filippo Sacchetti ha tra l’altro ricordato: “Purtroppo i numeri degli infortuni e delle morti sui luoghi di lavoro continuano infatti a dirci che c’è ancora tantissimo da fare per cercare di arrestare una scia di sangue infinita che riguarda tutti noi: giovani, anziani, donne e uomini, sempre più studenti come emerge dai resoconti dell’Inail. Nei primi otto mesi del 2025, in Italia si sono contati 681 decessi legati all’attività lavorativa, 493 sul lavoro e 188 in itinere (nel tragitto casa-lavoro). Un numero sostanzialmente stabile rispetto allo stesso periodo del 2024, quando le vittime furono 680, ma parlare di “stabilità” non rende meno grave un fenomeno che continua a colpire con una regolarità inquietante. Più di un decesso ogni cinque ha riguardato persone straniere e ben 168 morti su 493 avevano più di 65 anni. Ma crescono come detto anche le denunce di infortunio relative agli studenti. Si tratta di 50.232 casi rispetto ai 49mila del 2024. Oltre mille riguardano studenti coinvolti nei percorsi per le competenze trasversali e l’orientamento. E fra le sette regioni con un’incidenza superiore al 25% rispetto alla media nazionale (18,7 morti sul lavoro ogni milione di lavoratore), c’è anche l’Emilia Romagna”.

“I dodici mesi di leggera flessione del 2023 sono stati un episodio, i sinistri continuano purtroppo ad aumentare e delineano un quadro allarmante per la nostra regione, che fra il 1° gennaio e il 31 luglio ha registrato 49.561 denunce di infortunio, di cui 53 con esito mortale, e 5.283 denunce di malattie professionali, in aumento di circa 200 casi rispetto alle 5.085 dello stesso periodo del 2024. Dopo i 5 morti nei primi otto mesi del 2024, la provincia di Rimini nel 2025 non ha registrato decessi, ma ha visto denunciare 3.475 infortuni di diversa gravità (ben 383 in più di un anno fa, con una media di oltre 14 al giorno) e ben 376 malattie professionali, anch’esse in crescita. Cifre che non devono essere lette come semplici statistiche. Ogni singolo numero è una persona, una famiglia ferita, una storia di dolore, un sos, il grido d’allarme di una comunità ferita”: ha ricordato, ancora il sindaco di Santarcangelo di Romagna Filippo Sacchetti.