(Sesto Potere) – Bologna – 13 ottobre 2025 – Sarà una data storica quella di sabato 18 ottobre 2025: aprirà infatti il secondo e ultimo lotto che completa il Nodo di Rastignano, opera che rappresenta una delle infrastrutture più importanti per migliorare la viabilità nell’area metropolitana di Bologna, decongestionando il traffico lungo la Fondo Valle Savena e garantendo collegamenti più fluidi e sicuri
Un’opera infrastrutturale tanto attesa dal territorio che va a completare la variante alla SS 65 della Futa, cruciale per il collegamento della valle del Savena con la zona est della città di Bologna e il nodo autostrada-tangenziale.
Il Nodo collega infatti la Fondovalle Savena alla viabilità della rotonda Mafalda di Savoia a Bologna, alleggerendo il traffico di passaggio dal centro di Rastignano e da via Toscana a Bologna.
Il 18 ottobre mattina si terrà una cerimonia ufficiale per l’apertura della strada e dal pomeriggio la viabilità potrà scorrere regolarmente.
Alcuni lavori di completamento dell’opera saranno effettuati anche nelle settimane a venire: si tratta del ripristino di barriere fonoassorbenti lungo la ferrovia, del completamento delle opere accessorie su via del Paleotto e su via Buozzi, del parcheggio del parco del Paleotto e relativo accesso pedonale.
In fase di completamento anche le opere idrauliche sul torrente Savena. Saranno eseguiti in un momento successivo, con la stagione adatta alle piantumazioni, anche gli interventi di compensazione ambientale riguardanti il verde, per cui sono stati stanziati circa 300 mila euro.
Tra le opere principali del Nodo di Rastignano il Viadotto Rastignano, che rappresenta l’opera d’arte di maggiore entità del cantiere e si compone di 5 campate per una lunghezza totale di 263 metri e un impalcato di una larghezza di 15,30 metri, atto ad ospitare la piattaforma stradale di 10,50m e i cordoli laterali di larghezza pari a 2.40 m con una barriera di sicurezza stradale bordo ponte e una barriera antirumore di 5 metri di altezza, e la Galleria artificiale sulla ferrovia Bologna-Firenze, con la nuova viabilità che scavalca la linea ferroviaria storica Bologna-Firenze con una forte obliquità che richiede la costruzione di una galleria artificiale costituita da un portale su pali che nei tratti di estremità prosegue con muri andatori