sabato, Ottobre 11, 2025
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Infortuni sul lavoro, Cisl: in Romagna quasi 13mila denunce nei primi 8 mesi del 2025

(Sesto Potere) – Forlì – 11 ottobre – In occasione della 75ª Giornata Nazionale per le Vittime degli Incidenti sul Lavoro che quest’anno si celebra il 12 ottobre, la CISL Romagna richiama l’attenzione su un tema che continua a segnare profondamente il territorio: la sicurezza nei luoghi di lavoro.

I dati INAIL, aggiornati ad agosto 2025, mostrano che in Emilia-Romagna sono state presentate 49.561 denunce di infortunio, di cui 53 con esito mortale, e 5.283 denunce di malattie professionali, in aumento rispetto alle 5.085 dello stesso periodo del 2024.

Numeri che, pur mostrando una stabilità apparente, restano ancora troppo alti e testimoniano una realtà fatta di fragilità diffuse, ritmi di lavoro intensi e una prevenzione che fatica a tradursi in azioni concrete.

Romagna, oltre 12.900 denunce: la sicurezza resta un’urgenzaNel territorio romagnolo, la situazione resta preoccupante. Secondo le elaborazioni di CISL Romagna su dati INAIL, tra Forlì-Cesena, Ravenna e Rimini si contano nei primi otto mesi del 2025oltre 12.900 denunce di infortunio e più di 2.000 di malattie professionali.Nel dettaglio:

  • Forlì-Cesena: 4.715 denunce di infortunio (+3,3% rispetto al 2024), 14 con esito mortale, e 1.025 denunce di malattie professionali.
  • Ravenna: 4.732 denunce di infortunio, 3 decessi e 604 denunce di malattie professionali, quasi il 50% in più rispetto all’anno scorso.
  • Rimini: 3.475 denunce, nessun decesso ma 376 malattie professionali, anch’esse in crescita.

Il quadro conferma come la Romagna resti un territorio fortemente esposto, in particolare nei settori dell’edilizia, della logistica e dell’agricoltura.La sicurezza, sottolinea la CISL, deve diventare una priorità condivisa e quotidiana, non un tema da affrontare solo dopo le tragedie.

“Il quadro resta critico e non possiamo rassegnarci all’idea che morire o ammalarsi di lavoro sia normale,” afferma Francesco Marinelli, segretario generale della CISL Romagna“Dietro ogni numero c’è una persona, una famiglia, una comunità ferita. In Romagna aumentano le denunce di malattie professionali e restano troppi gli infortuni gravi. Serve un cambio di passo deciso: più formazione, più prevenzione, più controlli. La sicurezza non è un costo, ma un investimento sul futuro.”Marinelli evidenzia anche la crescita delle patologie professionali “invisibili” – quelle legate rischi fisici, stress, posture scorrette, esposizioni e carichi di lavoro eccessivi – che spesso non fanno notizia ma incidono sulla vita quotidiana dei lavoratori.“Non si tratta solo di incidenti improvvisi – precisa -, ma di malattie che si accumulano nel tempo e che rischiano di compromettere la salute e la dignità del lavoro.”

“Il quadro resta critico e non possiamo rassegnarci all’idea che morire o ammalarsi di lavoro sia normale,” afferma Francesco Marinelli, segretario generale della CISL Romagna“Dietro ogni numero c’è una persona, una famiglia, una comunità ferita. In Romagna aumentano le denunce di malattie professionali e restano troppi gli infortuni gravi. Serve un cambio di passo deciso: più formazione, più prevenzione, più controlli. La sicurezza non è un costo, ma un investimento sul futuro.”Marinelli evidenzia anche la crescita delle patologie professionali “invisibili” – quelle legate rischi fisici, stress, posture scorrette, esposizioni e carichi di lavoro eccessivi – che spesso non fanno notizia ma incidono sulla vita quotidiana dei lavoratori.“Non si tratta solo di incidenti improvvisi – precisa -, ma di malattie che si accumulano nel tempo e che rischiano di compromettere la salute e la dignità del lavoro.”

La 75ª Giornata ANMIL è un’occasione per riflettere sul valore profondo del lavoro e su ciò che ancora manca per renderlo pienamente sicuro.

“Ricordare chi ha perso la vita lavorando – conclude – significa impegnarsi a cambiare le cose. Ogni passo avanti nella sicurezza è un atto di giustizia verso di loro. Solo trasformando la memoria in azione potremo costruire un lavoro sicuro e dignitoso.”