venerdì, Ottobre 10, 2025
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A Faenza lo sport diventa inclusione, relazione e crescita condivisa con il progetto ‘Ponti tra Cuori’

(Sesto Potere) – Nasce a Faenza ‘Ponti tra Cuori’, progetto che mette al centro bambini, nonni, persone con disabilità e famiglie, per creare legami attraverso lo sport e il movimento, non solo quindi attività motoria, ma un vero e proprio percorso educativo e comunitario, capace di abbattere barriere, favorire l’inclusione e offrire nuove opportunità a chi vive situazioni di fragilità o rischio di esclusione sociale.

Le attività, guidate da un’équipe multidisciplinare composta da istruttori qualificati FISDIR, tecnici di Lotta Olimpica e istruttrici di Ginnastica Artistica, trasformeranno scuole e palestre in luoghi aperti e accoglienti, dove le differenze si faranno risorsa. L’approccio integra aspetti motori, cognitivi ed emotivi, con percorsi adattati alle esigenze di ciascun partecipante, per valorizzare capacità e talenti individuali.

Il progetto nasce dalla collaborazione tra la Sezione Lotta del C.A. Faenza, Camurani Team, gli istituti scolastici e le associazioni del territorio, in un’ottica di rete che unisce sport, educazione e comunità. Ponti tra Cuori si articola in 12 incontri complessivi (4 a scuola e 8 in palestra), con attività che spaziano dalla lotta olimpica alla ginnastica artistica, discipline complementari che stimolano concentrazione, equilibrio, forza e rispetto delle regole.

Due delle lezioni avranno un carattere speciale: la partecipazione attiva dei nonni, per favorire il dialogo intergenerazionale e la trasmissione di esperienze e valori. Particolare attenzione viene posta al contrasto del bullismo e degli stereotipi di genere: bambine e bambini saranno invitati a sperimentare entrambe le discipline, scoprendo che nello sport – come nella vita – non esistono attività ‘da maschio’ o ‘da femmina’, ma solo occasioni di crescita condivisa.

L’assessora Martina Laghi sottolinea: “Siamo orgogliosi e davvero riconoscenti nei confronti del Club Atletico Lotta che, nonostante le difficoltà enormi dovute alle tre alluvioni subìte, ha continuato a prendersi cura dei propri atleti e in particolare dei bambini e bambine attraverso la promozione dell’attività sportiva di base collaborando in maniera proficua con le scuole del territorio, mettendo al centro i valori dell’inclusione e della socialità. Questo ennesimo progetto lo dimostra e deve essere da esempio per tutte le realtà che lavorano in ambito sportivo”.

Il percorso si concluderà con una festa, durante la quale i bambini riceveranno una medaglia a forma di cuore, simbolo del coraggio e dell’amicizia costruiti lungo il cammino. Sarà un momento di gioia collettiva, con disegni, racconti e testimonianze che resteranno nella memoria della città come segno concreto di inclusione, relazione e speranza.