venerdì, Ottobre 10, 2025
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Fipe: la ristorazione spinge l’offerta turistica italiana, spesi oltre 23 miliardi di euro a tavola nel 2024

(Sesto Potere) – Rimini – 10 ottobre 2025 – Nel 2024 i turisti italiani e stranieri hanno speso oltre 23 miliardi di euro a tavola, generando 11 miliardi di valore aggiunto per il settore in quasi 3.300 comuni italiani. Cifre che hanno portato la ristorazione a essere la seconda componente dell’offerta turistica nazionale, dopo l’alloggio, e che contribuisce in modo decisivo all’identità e all’attrattività delle destinazioni.

Sono alcuni dei numeri emersi durante il talk ‘Il potere della ristorazione nel turismo del nuovo tempo’, organizzato da FIPE (Federazione Italiana Pubblici Esercizi) a TTG Travel Experience e InOut | The Hospitality Community, le manifestazioni firmate Italian Exhibition Group in corso alla Fiera di Rimini fino alla giornata di oggi venerdì 10 ottobre.

L’indagine, basata su 3.292 comuni turistici italiani, mostra una forte concentrazione territoriale: le prime 200 destinazioni raccolgono oltre l’85% delle presenze e quasi tutto il valore aggiunto. Le prime 10 città da sole generano 3,19 miliardi di euro nella ristorazione turistica, con Roma al primo posto (1,1 miliardi) seguita da Milano (452 milioni), Venezia (371), Firenze (303) e Rimini con 170. 

Inoltre lo studio evidenzia che la cucina italiana è anche soft power globale, sostenuto da oltre 90.000 esercizi italiani nel mondo che rafforzano l’immagine del Paese, come ribadito dal presidente di FIPE, Lino Enrico Stoppani: «La ristorazione genera ricchezza e occupazione rappresentando un pilastro della competitività turistica italiana».

Alla presentazione del rapporto curata da Antonio Preiti di Sociometrica e moderata da Simona Tedesco, con ospite il ministro del turismo Daniela Santanchè, sono intervenuti anche Daniele D’Amario (Coordinatore della Commissione Turismo della Conferenza delle Regioni), Chiara Bergadano (Consorzio Langhe Experience) e lo chef stellato Moreno Cedroni.

A TTG VANNO IN SCENA LE SFIDE E LE NUOVE TENDENZE DEL TURISMO NAUTICO

Il turismo nautico – inteso come flotta e spese a terra – secondo i dati più recenti di Altagamma-Deloitte ha un valore di 16,3 miliardi di euro. E su questo si è concentrato lo studio Isnart nell’individuare come il 40% dei turisti in barca viaggi in coppia, con un’età media tra i 31 e i 50 anni e una permanenza (nel 36% dei casi) superiore alle 5 notti. Inoltre, il 43% degli intervistati ha dichiarato di affidarsi a un equipaggio professionista, con preferenze (64%) per le barche a motore rispetto a quelle a vela. Infine, la specifica scelta di un porto turistico nel 34% dei casi viene veicolata in base alla scoperta e visita del territorio, mentre solo il 7% mette la convenienza di prezzo al primo posto.

Tendenze che sono state presentante nel talk ‘La nuova era del Turismo Nautico’ andato in scena a TTG Travel Experience e InOut | The Hospitality Community, le manifestazioni firmate Italian Exhibition Group in corso alla Fiera di Rimini.

Tra i relatori era presente Daniela Santanchè, ministro del turismo, insieme a Daniele D’Amario (coordinatore delle Commissioni Politiche Turismo Regioni Italiane), Giovanni Acampora (presidente Assonautica), Luciano Serra (presidente ASSONAT) e Andrea Babbi (presidente AS.TU.NA).

Tra i temi emersi, AS.TU.NA ha ribadito i numeri positivi del turismo nautico post Covid mentre il ministro Santanchè ha sottolineato l’impegno nei prossimi due anni di Governo a seguire con grande attenzione la tematica porti, come infrastruttura fondamentale per far crescere il settore.