lunedì, Ottobre 6, 2025
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Violenza sessuale a San Damaso (Modena): arrestato un marocchino. Il sindaco ringrazia Polizia e Magistratura

(Sesto Potere) – Modena – 6 ottobre 2025 – Nel pomeriggio del 3 ottobre scorso la Squadra Mobile della Questura di Modena ha dato esecuzione all’ordinanza cautelare applicativa della custodia in carcere nei confronti di un giovane di anni 20, di origine marocchina, gravemente indiziato dei reati di violenza sessuale pluriaggravata, rapina aggravata e lesioni aggravate, commessi in data 19 agosto scorso nei confronti di una donna.

In particolare, quest’ultima mentre si trovava in sella alla sua bicicletta presso il percorso Vivi Natura”, ubicato in località San Damaso presso le Casse di espansione del fiume Panaro, veniva spintonata e aggredita dal suddetto indagato, il quale, dopo averla trascinata in punto isolato e non visibile, e averle legato con una corda prima le mani e successivamente il collo, la costringeva a subire una dolorosa violenza sessuale. 

L’autore, quindi, si dava alla fuga, rapinando la donna anche della sua bicicletta, del valore di circa 4.500 €, e gettando poco più avanti, gli effetti personali della stessa tra cui il di lei telefono cellulare.

Sulla scorta dell’identikit realizzato e dei tabulati telefonici acquisiti, in data 30 settembre la Procura della Repubblica di Modena disponeva la perquisizione e sequestro nei confronti dell’indagato, con contestuale fotosegnalamento dello stesso.
La perquisizione dava esito positivo, consentendo alla Squadra Mobile di rinvenire nell’abitazione del giovane la forcella della bicicletta provento della rapina, nonché gli indumenti dallo stesso utilizzati in occasione della violenza sessuale. E le indicazioni fornite dall’indagato in occasione della perquisizione consentivano altresì di rinvenire e sequestrare il telaio della medesima bicicletta oggetto di rapina, recuperata all’interno di un canale sito in Castelfranco Emilia grazie al prezioso intervento dei Vigili del Fuoco di Modena.

Le impronte digitali dell’indagato venivano, quindi, immediatamente comparate con esito positivo dal Gabinetto Regionale della Polizia Scientifica di Bologna sui frammenti di impronte esaltati sullo schermo del telefono cellulare della vittima e su una lente degli occhiali della vittima, che erano stati toccati dall’indagato in occasione dell’aggressione e rinvenuti e sottoposti a sequestro dalla Polizia Scientifica di Modena, intervenuta in occasione del sopralluogo.

Le fonti di prova acquisite permettevano alla Procura di avanzare in tempi rapidissimi richiesta cautelare al Giudice per le Indagini Preliminari, che il giorno successivo al deposito della richiesta, ritenendo sussistenti i gravi indizi di colpevolezza e le esigenze cautelari prospettate dal Pubblico Ministero, emetteva ordinanza cautelare in carcere, che nella stessa giornata la Squadra Mobile di Modena, su ordine del Pubblico Ministero, eseguiva con associazione dell’indagato alla locale Casa Circondariale.

Il sindaco di Modena Massimo Mezzetti icommenta così la vicenda e l’esito positivo delle indagini: “Desidero ringraziare gli investigatori della Polizia di Modena e la Magistratura per le accurate e approfondite indagini che hanno portato all’arresto dell’uomo accusato della violenza sessuale avvenuta a San Damaso. Un fatto gravissimo e odioso che ha creato allarme e preoccupazione. Un pensiero di particolare solidarietà e vicinanza da parte mia e di tutta l’amministrazione comunale va alla donna che ha subito la violenza e si è subito rivolta alla Polizia per denunciare. La sua collaborazione, pur in un momento così doloroso, è stata determinante per le indagini e per individuare colui che adesso si trova in carcere su provvedimento del giudice”.