(Sesto Potere) – Bologna – 26 settembre 2025 – L’AGENAS, in collaborazione con le Regioni e il ministero della Salute, ha reso disponibili i dati aggiornati, al primo semestre 2025, dello stato di avanzamento della riforma dell’assistenza territoriale anche in considerazione degli obiettivi previsti dalla Missione 6 Componente 1 del PNRR e la realizzazione delle Case della Comunità, degli Ospedali di Comunità e delle Centrali Operative Territoriali, l’Assistenza Domiciliare integrata, le Cure palliative. e il servizio di “presenza medica” e “presenza infermieristica”.
Il quadro, nel complesso, mette in evidenza progressi significativi, ma anche ritardi strutturali e organizzativi che rischiano di compromettere i target comunitari fissati per il 2026. In particolare, per quanto riguarda le Case della Comunità complessivamente siamo ancora lontani dagli standard previsti, con un servizio attivo soltanto nel 38% dei casi a livello nazionale. Così come emerge il problema generale della mancanza di infermieri.
A soli 9 mesi dalla scadenza finale di giugno 2026, termine fissato per la rendicontazione del Pnrr Salute, non tutte le regioni sono in linea con l’attuazione degli investimenti nella sanità previsti dal Pnrr.
“I dati sull’attuazione della Missione 6 Salute del PNRR mostrano una situazione inaccettabile: in Emilia-Romagna le Case della Comunità, che rappresentano il fulcro della presa in carico territoriale, sono completate solo in minima parte. Su 84 progetti finanziati, appena 8 risultano conclusi e la Regione ha speso soltanto il 28,6 per cento dei fondi disponibili. Nonostante le risorse messe a disposizione dal Governo, l’Emilia-Romagna continua a non rispettare le scadenze, mettendo a rischio servizi essenziali per i cittadini.”: afferma Rosaria Tassinari, deputata e coordinatrice di Forza Italia in Emilia-Romagna.
“Questi numeri – aggiunge Moreno Masotti, responsabile Seniores Forza Italia Provincia di Bologna e segretario FI Navile – certificano un ritardo gravissimo. La Regione non solo rischia di perdere preziosi finanziamenti europei, ma soprattutto sta privando i pazienti cronici della possibilità di accedere a un percorso di cura moderno e integrato. È chiaro che le responsabilità non sono del Governo ma di una gestione regionale lenta e inefficace.”
Tassinari sottolinea che “la telemedicina e il telemonitoraggio funzionano soltanto se tutti i comparti partono insieme: medici di base, infermieri di comunità, piattaforme digitali e strutture territoriali devono essere attivati in maniera simultanea. Se una parte resta indietro, si blocca l’intero sistema e si perdono opportunità fondamentali per i cittadini.”
E Masotti conclude: “Il rischio concreto è che i pazienti cronici si trovino davanti a un’assistenza frammentata e poco affidabile, con inevitabile perdita di fiducia nella sanità territoriale. Forza Italia continuerà a denunciare le inefficienze della Regione e a battersi perché i cittadini abbiano finalmente i servizi che meritano.”