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Manifatturiero nelle province di Forlì-Cesena e Rimini, tendenza stabile nel 2° trimestre 2025, rapporto CdC

(Sesto Potere) – Forlì – 22 settembre 2025 – Nel secondo trimestre 2025, per le imprese manifatturiere del territorio Romagna – Forlì-Cesena e Rimini, con dimensione superiore a 9 addetti, gli indicatori produttivi sono in flessione rispetto allo stesso trimestre dell’anno precedente e anche nella media degli ultimi 4 trimestri. La dinamica produttiva media si conferma dunque negativa ma con una tendenza sostanzialmente stabile. Le flessioni produttive e del fatturato più rilevanti si concentrano in quei comparti a maggior apertura verso i mercati esteri, per le note criticità internazionali e il rallentamento delle esportazioni.

Si rafforza, dunque, una tendenza che, seppur in terreno negativo, appare di stabilità per le variabili esaminate. I risultati sono fortemente influenzati dal contesto economico generale, oltremodo complicato dalle incertezze generate dagli USA e dai conflitti alle porte dell’Europa. Inoltre, la manifattura si presenta ormai in declino nei paesi europei in termini di investimenti e di occupazione ma che, nonostante questo, mantiene un ruolo assolutamente fondamentale come motore di crescita in grado di spingere in modo determinante il progresso tecnologico ed il valore aggiunto  in tutti gli altri settori produttivi.

“I risultati dell’indagine congiunturale sulle imprese manifatturiere confermano un quadro complesso, in linea con le dinamiche economiche nazionali e internazionali. Tuttavia, è importante sottolineare come si stia consolidando un segnale di stabilità, che indica la resilienza del nostro tessuto produttivo di fronte a scenari incerti – dichiara Carlo Battistini, (nella foto) presidente della Camera di commercio della Romagna –. Siamo consapevoli delle sfide che i nostri imprenditori affrontano quotidianamente, come le tensioni internazionali, le difficoltà di leggere il commercio globale e le incertezze sui mercati. Nonostante un contesto così complicato, il settore manifatturiero si conferma un motore di innovazione e crescita per il nostro territorio. Continueremo a monitorare con la massima attenzione questo comparto, che fin dagli anni ’80 è al centro della nostra analisi economica. Già da tempo è in atto un recupero di produttività per Forlì-Cesena e Rimini che vogliamo accelerare: dal 2000 al 2024 il valore aggiunto dell’industria è cresciuto alla media annua dell’1,6% mentre la media regionale annua è stata nel periodo dello 0,9%. Prosegue così l’impegno della Camera nel supportare le imprese, soprattutto quelle piccole e medie, per valorizzare il loro ruolo e per trasformare insieme questa fase di incertezza in crescita, sostenendo l’innovazione e rafforzando la presenza sui mercati globali”.

Provincia di Forlì-Cesena – analisi congiunturale del settore Manifatturiero

Per le imprese manifatturiere della provincia, le performance produttive medie permangono in terreno negativo ma risultano sostanzialmente stabili da 12 mesi. La dinamica congiunturale appare positiva, invece, per il comparto Alimentare e delle Confezioni. Continua la fase recessiva per il comparto dei Macchinari e della Chimica. Calzature, Legno e Prodotti in metallo, infine, seppur ancora in terreno negativo, mostrano un notevole recupero delle performance.

Dinamica congiunturale – risultati rispetto al trimestre precedente

Rispetto a quello precedente, il secondo trimestre del 2025 ha segnato un incremento dell’output produttivo (+2,7%) e del fatturato a valori correnti (+3,7%), sostanzialmente in continuità con i risultati del precedente trimestre. In aumento appare anche la domanda interna (+2,2%) e quella estera (+0,9%). Stabili i livelli occupazionali rispetto al trimestre precedente.

Dinamica tendenziale – risultati rispetto allo stesso trimestre dello scorso anno

Gli andamenti riscontrati dal complesso delle imprese rispondenti rispetto allo stesso trimestre dello scorso anno evidenziano performance produttive medie in lieve flessione (-0,8%), confermando il trend decrescente avviatosi nel secondo trimestre del 2023 e costituendosi, il trimestre in esame, il nono consecutivo con una variazione tendenziale della produzione non positiva. La dinamica è differenziata a livello dei singoli comparti: positiva per Alimentare (+4,4%), Confezioni (+3,0%), Calzature (+12,4%), Legno (+16,8%), Prodotti in metallo (+1,4%) e Mobili (+11,4%); in flessione per Macchinari (-10,8%), Chimica (-17,6%), altre industrie (-7,3%).

Per quanto riguarda le altre dimensioni di indagine, il fatturato delle imprese manifatturiere locali risulta in recupero (+2,4%) rispetto ai 12 mesi precedenti; gli ordini esteri sono in aumento (+8,1%), così come quelli interni (+6,1%). Stabile l’occupazione in termini tendenziali.

Risultati della media degli ultimi 12 mesi rispetto ai 12 mesi precedenti

Su base annuale (media degli ultimi 12 mesi rispetto ai 12 mesi precedenti), la produzione industriale della provincia, nel corso degli ultimi 4 trimestri si è ridotta del 2,8%, confermando il trend discendente avviatosi nel secondo trimestre del 2022 ed entrato in territorio negativo nel terzo trimestre del 2023. La dinamica produttiva media risulta tuttavia non omogenea a livello dei singoli comparti del Manifatturiero provinciale: si conserva positiva, infatti, per Alimentare (+3,6%), Confezioni (+15,1%) e Altre industrie (+3,9%); stabilità per il comparto dei Mobili e dei prodotti in metallo; performance negative per Macchinari (-14,3%), Chimica e plastica (-8,7%); Legno (-1,3%) e Calzature (-2,7%), invece, sono nella media del settore con un trend in miglioramento.

Dal punto di vista territoriale, la dinamica della produzione manifatturiera è stata opposta nel Comprensorio di Forlì (-9,5%) rispetto a quello di Cesena (+1,4%), che torna dunque in terreno positivo rispetto agli scorsi trimestri.

In flessione anche il fatturato a valori correnti (-3,6%), con riduzioni superiori alla media nel comparto Chimica e plastica (-8,2%) e Macchinari (-12,8%); in crescita, invece, nel comparto delle Confezioni (+10,4%).

La percentuale media dei ricavi generati all’estero (per esportazioni) si è attestata al 26,7% del fatturato complessivo. I comparti con maggiore incidenza dell’export sul fatturato (dunque quelli maggiormente esposti alla dinamica della domanda estera N.d.R.) si confermano Macchinari (45,2%) e Mobili (37,7%).

La domanda interna negli ultimi 12 mesi ha manifestato un trend moderatamente positivo (+3,9%), analogamente a quella estera (+5,1%), il cui peso si attesta al 24,7% degli ordinativi totali.

La dinamica occupazionale degli ultimi 12 mesi, al netto del turnover dei rispondenti all’indagine, si è mantenuta di fatto stabile (-0,6%), analogamente alla sola componente operaia (-0,4).

Prospettive

Per il terzo trimestre del 2025 rispetto a quello in esame, il sentiment degli imprenditori intervistati si attesta su una contrazione di produzione e ordinativi, stabilità del fatturato e dell’occupazione.

Provincia di Rimini – analisi congiunturale del settore Manifatturiero

Per le imprese manifatturiere della provincia di Rimini gli indicatori confermano il trend non positivo; tuttavia, la tendenza media sembra aver invertito la direzione da inizio anno. Performance positive si riscontrano nei comparti Legno e mobili, Chimica e plastica e Alimentare.

Dinamica congiunturale – risultati rispetto al trimestre precedente

Per il trimestre in esame, il 23,3% dei rispondenti riporta un aumento della produzione rispetto al trimestre precedente; il 56,7% stabilità: la variazione congiunturale è pari al +6,7%, in controtendenza con il trimestre precedente (che fu negativo). Analoga la dinamica del fatturato a valori correnti (+6,7%), dove il 36,7% dei rispondenti dichiara una situazione di crescita rispetto al trimestre precedente e il 46,7% stabilità. Sovrapponibile anche la dinamica degli ordinativi interni (+2,1%), mentre quelli esteri si sono ridotti (-2,1%). In moderata flessione l’occupazione (-0,8%).

Dinamica tendenziale – risultati rispetto allo stesso trimestre dello scorso anno

Rispetto al secondo trimestre del 2024, la produzione del Manifatturiero riminese ha manifestato una flessione del 6,0%, in continuità con il trimestre precedente. Il periodo in esame è dunque l’ottavo consecutivo con dinamica tendenziale negativa. A livello dei singoli comparti, la dinamica della produzione è negativa prevalentemente per i comparti dell’Abbigliamento (-15,8%) e dei Macchinari (-10,4%), mentre risulta positiva per Alimentare (+8,7%) e Chimica (+4,2%).

Per il fatturato, il 50,0% dei rispondenti ne dichiara una contrazione rispetto al medesimo trimestre del 2024; la variazione è pari al -5,6%. La flessione del fatturato si concentra nel comparto Abbigliamento e Macchinari, mentre per quanto riguarda il comparto Alimentare la dinamica è positiva.

Nel contesto di cui sopra, l’indagine ha rilevato una flessione degli ordinativi interni (-14,6% e una contestuale flessione di quelli esteri (-7,2%); analogamente il dato occupazionale è in flessione rispetto all’anno precedente (-2,0%).

Risultati della media degli ultimi 12 mesi rispetto ai 12 mesi precedenti

Su base annuale (media degli ultimi 12 mesi rispetto ai 12 mesi precedenti), gli indicatori confermano il trend non positivo delle attività manifatturiere locali (-7,9% la dinamica della produzione), che è entrato in terreno negativo dal primo trimestre del 2024. Tuttavia, la tendenza media sembra aver invertito la direzione da inizio anno. Con riferimento ai principali comparti del Manifatturiero riminese, essi appaiono in negativo, fatta eccezione per Legno e mobili (+6,6%) che, di fatto, conserva la propria performance produttiva rispetto ai 12 mesi precedenti, Chimica e plastica (+1,4%) e Alimentare (+3,6%). Variazioni della produzione inferiori alla media del Manifatturiero provinciale per Macchinari (-13,1%), Abbigliamento e accessori (-21,2%); nella media per Prodotti in metallo (-5,8%) e Altre industrie (-6,4%).

Nel periodo in esame si è registrato una contestuale flessione del fatturato a valori correnti (-8,4%) comune sostanzialmente a tutti i comparti del Manifatturiero provinciale, fatta eccezione per Alimentare (+2,6%), Legno e mobili (+2,7%) e Chimica (+3,6%). Variazioni delle vendite inferiori alla media del Manifatturiero provinciale per Macchinari (-15,1%), Abbigliamento e accessori (-18,2%); nella media per Prodotti in metallo (-3,2%) e Altre industrie (-3,8%).

La percentuale media dei ricavi generati all’estero (per esportazioni) si è attestata al 44,0% del fatturato complessivo. Il comparto del Manifatturiero riminese maggiormente orientato all’export si conferma quello dei Macchinari (comprensivo delle attività di meccanica ed elettronica), con più del 60,0%.

La domanda interna ha segnato una espansione media annua del 2,1%, mentre quella estera (che costituisce il 47,2% del totale ordinativi), è rimasta sostanzialmente stabile.

I livelli occupazionali medi sui 12 mesi appaiono anch’essi sostanzialmente stabili (-0,3%).

Prospettive

Le prospettive delle imprese rispondenti per i prossimi mesi del 2025 sono di una rilevante contrazione per quanto riguarda produzione, fatturato e ordinativi (interni ed esteri), a fronte di una sostanziale stabilità dei livelli occupazionali.

Informazioni sul metodo d’indagine

L’indagine in oggetto è di tipo congiunturale e non considera, pertanto, le variazioni strutturali dei settori determinate dal turnover di imprese (iscrizioni e cessazioni), se non periodicamente in seguito al riallineamento e all’aggiornamento della stratificazione del campione alla popolazione di riferimento.

La rilevazione interessa unicamente imprese manifatturiere sopra i 9 addetti e non indaga elementi quantitativi di redditività desumibili dai documenti contabili.

Ogni impresa risponde in base al proprio sentiment e alle proprie valutazioni, che non è possibile ricostruire, né verificare. Le risposte delle singole imprese sono ponderate per la loro dimensione in termini di addetti: dunque, i risultati delle aziende di maggior dimensione assumono un peso maggiore. È nota una correlazione positiva e significativa tra performance e dimensione d’impresa.

Da considerare la presenza di una potenziale distorsione, dovuta al recupero dei non rispondenti, in quanto il periodo di rilevazione è definito ma relativamente ampio; la rilevazione non prevede obbligo di risposta e, al fine di aumentare il tasso di risposta e la copertura campionaria, possono essere attuati più solleciti (scritti e telefonici).

Fonte: Indagine congiunturale Camera di commercio della Romagna del settore Manifatturiero su imprese da 10 addetti e oltre

Elaborazioni: Ufficio Informazione Economica – Valorizzazione dati, Camera di commercio della Romagna