lunedì, Settembre 22, 2025
HomeEconomiaInflazione, Codacons: per frutta e verdura si spende oggi il 57% in...

Inflazione, Codacons: per frutta e verdura si spende oggi il 57% in più rispetto al 2019

(Sesto Potere) – Roma – 22 settembre 2025 – Negli ultimi 6 anni i prezzi al dettaglio hanno registrato in Italia un vero e proprio tsunami, con i listini di alcuni beni e servizi che sono letteralmente schizzati alle stelle, mentre altri prodotti hanno registrato un sensibile deprezzamento. Alla base dei rincari che hanno colpito diversi comparti una serie di fattori, dal caro-energia ai conflitti bellici, passando da clima e crisi geopolitiche internazionali.

I numeri arrivano dal Codacons che, sulla base degli ultimi dati Istat sull’inflazione di agosto 2025 e degli ultimi 12 mesi, ha messo a confronto i listini al dettaglio del 2019 con quelli in vigore oggi nel nostro Paese, pubblicando la classifica dei 20 beni più rincarati e di quelli che hanno registrato la più forte diminuzione dei listini.

Il settore che detiene il record dei rincari è quello della gioielleria, i cui prezzi in sei anni sono saliti del +80,1% – spiega l’associazione – La causa è da ricercarsi nell’esplosione delle quotazioni dell’oro, passate dai circa 1.500 dollari l’oncia dell’agosto 2019 ai 3.300 dollari dello scorso mese (+120%). La guerra in Ucraina, la crisi geopolitica e le tensioni economiche con gli Usa hanno infatti spinto i grandi investitori istituzionali (banche, fondi ed hedge) a comprare l’oro, bene rifugio per eccellenza, facendone impennare le quotazioni.

L’energia elettrica sul mercato libero è la seconda voce che, tra il 2019 e il 2025, registra gli aumenti più marcati (+60,4%), complice il fenomeno del caro-energia che fa ancora sentire i suoi effetti sulle bollette e il fallimento totale della liberalizzazione del mercato.

Seguono a poca distanza il burro (+59,7%), che risente della crisi della produzione causata dal clima, e le tariffe dei pacchetti vacanza nazionali (+58,2%), con la ripresa del turismo post-Covid che ha fatto schizzare al rialzo i prezzi nel comparto del turismo (nella top 20 i voli nazionali segnano un +50,3%, i voli europei +46,2%, alberghi e motel +43,1%).

Per acquistare pesche e nettarine si spende oggi il 57% in più rispetto al 2019, mentre per l’olio d’oliva il prezzo medio sale di quasi il 52%. Rincari superiori al 50% anche per albicocche, ciliegie, riso, cacao, e nel ramo dell’energia: del gas.

Tuttavia, se alcuni beni registrano una inflazione record negli ultimi 6 anni, nello stesso periodo alcuni prodotti e servizi hanno subito un marcato deprezzamento: evidenzia il Codacons.

Il crollo dei listini più elevato si registra per telefoni cellulari e smartphone, i cui prezzi dal 2019 ad oggi scendono di quasi il -55%, seguiti dalla voce “altri supporti per la registrazione” (schede memoria), con un calo del -37,6%, e dagli apparecchi per la pulizia della casa (aspirapolveri e simili), -33%.

In forte riduzione anche i listini di computer portatili, palmari e tablet (-14,6%), test di gravidanza e dispositivi di contraccezione (-12,9%). Possono brindare gli amanti del vino: una bottiglia di qualità costa oggi il -5,9% in meno rispetto al 2019.

MAGGIORI RINCARI DEI PREZZI 2019-2025

1Gioielleria80,1%
2Energia elettrica mercato libero60,4%
3Burro59,7%
4Pacchetti vacanza – nazionali58,2%
5Pesche e nettarine57,0%
6Olio di oliva51,9%
7Cacao e cioccolato in polvere51,5%
8Riso51,3%
9Altra frutta con nocciolo (albicocche, ciliegie, ecc.)51,2%
10Gas naturale e gas di città51,0%
11Voli nazionali50,3%
12Caffè47,5%
13Pomodori46,8%
14Voli europei46,2%
15Gelati44,9%
16Margarina e altri grassi vegetali44,7%
17Voli internazionali43,6%
18Altri oli alimentari43,1%
19Alberghi e motel43,1%
20Manifestazioni sportive43,0%

MAGGIORI RIDUZIONI DEI PREZZI 2019-2025

1Apparecchi per la telefonia mobile-54,8%
2Altri supporti per la registrazione (schede memoria)-37,6%
3Apparecchi per la pulizia della casa-33,0%
4Televisori-31,5%
5Computer portatile, palmare e tablet-14,6%
7Test di gravidanza e dispositivi di contraccezione-12,9%
10Istruzione universitaria-8,9%
11Pacchetti vacanza internazionali-8,0%
12Vini di qualità-5,9%
13Altri libri non scolastici diversi da quelli di narrativa-5,5%
14Servizi di telefonia mobile-4,9%
15Articoli per bambini-4,8%
16Computer desktop-3,3%
17Apparecchi per la lavorazione degli alimenti-2,8%
18Istruzione secondaria-1,7%
19Articoli sportivi, per campeggio e attività ricreative all’aperto-0,6%
20Altri prodotti medicali (cerotti, mascherine, siringhe, ecc.)-0,4%