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Confartigianato Cesena: “Più della metà dei lavoratori richiesti nelle imprese artigiane è introvabile”

(Sesto Potere) – Cesena – 19 settembre 2025 – Perdura l’emergenza manodopera nelle imprese artigiane cesenati, così come in Regione e nel territorio nazionale, sempre più alle prese con le transizioni green e digital e necessitano di collaboratori specializzati anche in queste nuove frontiere. 

“L’artigianato anche nel nostro territorio sta un po’ alla volta cambiando pelle – mette in luce il Gruppo di Presidenza di Confartigianato cesenate composto da Daniela Pedduzza, Stefano Soldati e Fulvia Fabbri (nella foto) – nel senso che cresce, innova e guida la transizione green e digitale. I numeri sul calo delle imprese artigiane non raccontano tutta la verità. C’è stata una selezione naturale dovuta alle crisi, ma l’artigianato è vivo, si sta trasformando e rafforzando”.

Tra il 2019 e il 2024 sono nate oltre 20mila nuove imprese artigiane in 25 settori diversi, con l’edilizia green in testa (+10mila imprese), seguita da benessere, digitale, turismo e creatività.  

“Anche nel nostro territorio – prosegue il Gruppo di Presidenza –  la situazione è proiettata verso il futuro  con l’artigianato  protagonista della doppia transizione digitale e green che, riesce a coniugare tradizione e innovazione in un ecosistema produttivo che spazia dalla metalmeccanica alle biotecnologie, dalla moda al restauro”. 

Ma Confartigianato Cesena dà nuovamente  l’allarme: “Il lavoro c’è, ma mancano i lavoratori. È un paradosso che sta diventando emergenza nazionale. Nel 2024, infatti, il 59,2% dei lavoratori artigiani richiesti è risultato introvabile, con difficoltà crescenti per le micro e piccole imprese. A mancare sono soprattutto le competenze per affrontare le nuove sfide tecnologiche e ambientali. l’artigianato è il motore del Made in Italy e quindi serve un investimento serio nella formazione, nell’orientamento dei giovani e nelle politiche attive del lavoro, per non sprecare un patrimonio economico e culturale che tutto il mondo ci invidia”.