(Sesto Potere) – Parma, 16 settembre 2025. Lo stabilimento bakery di Rubbiano, di proprietà del Gruppo Barilla, compie 60 anni. Un traguardo importante celebrato con i festeggiamenti riservati alle Persone Barilla di Rubbiano, in un’ottica di “festa di famiglia” che, sabato 13 settembre, hanno visto la Filarmonica Arturo Toscanini esibirsi in un concerto all’interno dell’Auditorium Paganini, sotto la direzione del Maestro Alberto Maniaci.
All’esibizione hanno presenziato Guido Barilla (Presidente del Gruppo Barilla), Luca e Paolo (Vicepresidenti) con le rispettive famiglie. Protagonisti del concerto, le colonne sonore di grandi film, create dai più grandi compositori della storia, da Ennio Morricone ad Hans Zimmer e Vangelis, che hanno accompagnato negli anni gli spot Barilla.
Una vera e propria “Festa in Famiglia” per ringraziare tutti coloro che hanno contribuito e contribuiscono tuttora al successo di Barilla, le Persone di Rubbiano che hanno reso possibile, concretamente, il raggiungimento di questo importante traguardo.
I COMMENTI
“Questa ricorrenza importante ci consente di celebrare la storia di Rubbiano, a cui la nostra famiglia è molto legata – ha commentato durante l’evento Guido Barilla, Presidente del Gruppo (nella foto in alto) – Ci sono valori e profonde ragioni dell’attaccamento dell’azienda a questa realtà e allo stabilimento, sia a livello affettivo a tutte le persone che strategico. La forza dello stabilimento ha riunito le competenze e la vocazione dell’azienda, nei primi anni 60, per un ritorno ai prodotti da forno con le fette biscottate e i grissini, dando poi l’input per concepire, negli anni 70, il brand Mulino Bianco e tutti i suoi prodotti. Rubbiano è un’eccellenza non solo dal punto di vista tecnologico ma anche di competenza delle persone, perché è grazie a loro se oggi abbiamo raggiunto un successo importante in tanti mercati”.
“Rubbiano è un punto cruciale della cultura della nostra impresa perché rappresenta il primo investimento “lontano” dalla nostra città che poi ha dato inizio ad altri investimenti – ha aggiunto durante l’evento Paolo Barilla, Vicepresidente (nella foto in alto) – Il mio pensiero va a Rubbiano e alle sue persone quotidianamente. Abbiamo una gamma di prodotti eccellente e lo dobbiamo a loro, all’attenzione straordinaria che impiegano ogni giorno per fare dei prodotti apparentemente così semplici. Una cultura e una tradizione che la prima generazione che ha lavorato a Rubbiano nel nostro stabilimento è riuscita a trasmettere con sapienza a chi oggi continua a fare un lavoro importante, delicatissimo e per noi prezioso”.
RUBBIANO, LO STABILIMENTO PIÙ LONGEVO CON 8 LINEE PRODUTTIVE E 16 RICETTE ORIGINALI
Lo stabilimento è stato costruito nel 1965 e rappresenta la prima decisione imprenditoriale rivolta ai siti produttivi al di fuori delle mura cittadine di Parma, una scelta coraggiosa e lungimirante. Situato a 40 km da Parma, headquarter del Gruppo Barilla, si estende su una superficie di 136.000m2con 8 linee produttive e oltre 200 dipendenti, il sito produttivo di Rubbiano sforna 16 ricette originali per una capacità produttiva di 53mila tonnellate all’anno. È qui che vengono sfornate le fette biscottate, dalle classiche alle dorate, a quelle ai cereali, dalle rigate alle rustiche, il Pangrattato e i grissini, tra cui i famosi Pangrì. Su tutti gli ingredienti che vengono utilizzati nelle 16 ricette, si eseguono oltre 100 controlli, quasi 100.000 dati raccolti sul prodotto finito con un ciclo di vita da 180 a 270 giorni a garanzia della qualità dei prodotti. Molti passaggi sono controllati da sistemi precisissimi: l’intelligenza artificiale qui serve a riconoscere imperfezioni, a garantire uniformità. Ma ci sono momenti, come la preparazione dell’impasto, in cui serve ancora il tocco umano. Rubbiano Bakery si conferma lo stabilimento più longevo di Barilla, così come longevi sono i prodotti che sforna da quasi 60 anni, da sempre attento anche alla sostenibilità. Negli ultimi dieci anni lo stabilimento ha ridotto il consumo di acqua necessario al processo produttivo del 38%.
UNA STORIA CHE NASCE DA UNA PASSEGGIATA IN BICICLETTA NEL PIENO “BOOM ECONOMICO ITALIANO”
Tutto ha inizio durante un giro domenicale in bicicletta. Pietro Barilla, nipote del fondatore della dinastia degli imprenditori della pasta, nel 1963 si trova a passare per caso da Rubbiano di Solignano, piccola frazione a 30 chilometri da Parma. Si innamora di questo luogo e decide che lì, alla confluenza tra il fiume Taro e il torrente Ceno, avrebbe costruito il primo stabilimento industriale al di fuori delle mura della città. Negli anni del pieno “boom economico italiano”, i fratelli Gianni e Pietro Barilla stipularono una convenzione con l’Amministrazione Comunale di Solignano, guidata da Giancarlo Ferrari, per porre le fondamenta di questo ambizioso progetto. Per realizzare il complesso produttivo si rese necessario spostare anche la strada, la stessa che oggi corre fra lo stabilimento e l’autostrada.
Il 4 agosto del 1963, il giornale locale “La Provincia” titola: “Boom industriale a Solignano. Per costruire la fabbrica, viene deviato addirittura il corso di una strada”. In breve tempo, grazie al tenace impegno di amministratori, dirigenti e tecnici, l’edificio fu terminato e il primo stabilimento Barilla per la realizzazione industriale di prodotti da forno, ben presto si affermerà divenendo il volano dell’economia locale.
La prima linea produttiva fu quella dei Grissini Friabili, impianto tutt’oggi in funzione a testimoniare la lungimiranza della coraggiosa scelta imprenditoriale. Sessant’anni dopo, quest’angolo di Emilia è diventato ormai la capitale delle fette biscottate Mulino Bianco (una quota di produzione avviene anche a Melfi).
FETTE BISCOTTATE, UN “CULT” CHE DIETRO LA SUA SEMPLICITÀ NASCONDE UNA TECNOLOGIA COMPLESSA
Sono da sempre tra i prodotti più iconici di Mulino Bianco, ideali da spalmare o da inzuppare, perfette per accompagnare la colazione, secondo i dati Nielsen, di circa dieci milioni di famiglie italiane. Un prodotto molto amato, basti pensare che solo le fette dorate vengono acquistate da quasi 5 milioni di famiglie italiane, oltre 20 milioni di confezioni vendute ogni anno (fonte: dati NIQ 2025), in grado di trainare la categoria grazie ad un continuo lavoro di innovazione e un costante impegno in comunicazione. Dalla prima fetta, si è arrivati a produrre, oggi, oltre due miliardi in un anno.
Le fette biscottate nascondono, dietro la loro semplicità, una tecnologia tra le più complesse e richiedono estrema attenzione in ogni fase di lavorazione, dall’impasto alla lievitazione, dalla cottura alla tostatura fino al confezionamento. Una linea di produzione lunga 200 metri, talmente lunga da essere nota come “l’autostrada delle fette biscottate”. Sono necessarie sedici ore per realizzare una fetta, perché sia friabile e croccante ma al contempo resistente, soprattutto quando spalmata con la marmellata.
Oggi il 100% delle Fette Biscottate Mulino Bianco sono realizzate con farina di grano tenero da agricoltura sostenibile.
INNOVAZIONE E MIGLIORAMENTO CONTINUO NE FANNO UN SIMBOLO DI SUCCESSO
Lo Stabilimento di Rubbiano è cresciuto nel tempo grazie a investimenti mirati e ben pianificati e, grazie a persone di valore e impianti di grande qualità, è diventato simbolo di successo. Attivo dal 1965 ma con lo sguardo proiettato verso il futuro, grazie al sostegno di continui investimenti:solo nel 2024 è stato stanziato un budget di circa 3 milioni di euro per attività legate ad innovazione e miglioramento continuo che consente anche il lancio sul mercato di nuovi prodotti come gli Sgranocchi Rustici, grissini con farro, segale, semi di lino e girasole, lanciati nel 2025.