(Sesto Potere) – Rimini – 15 settembre 2025 – Il ministro degli Esteri, Antonio Tajani, inaugurando alla Sioi (Società Italiana per la Organizzazione Internazionale) il 56° Corso di preparazione al concorso alla carriera diplomatica, intervistato dai giornalisti sulla questione di Gaza e la missione degli attivisti e politici italiani che vorrebbero rompere il blocco navale a Gaza con la Global Sumud Flotilla ha tra l’altro dichiarato: “Noi possiamo garantire assistenza diplomatica e consolare… ma vanno a loro rischio e pericolo. Cosa dovremmo fare? Inviare la Marina per difendere navi che non battono nemmeno bandiera italiana?”.
A stretto giro, il senatore romagnolo del M5S, Marco Croatti, a bordo in una delle imbarcazioni, ha replicato: “Secondo lui, gli attivisti e i
cittadini italiani a bordo della Flotilla si muoverebbero ‘a loro rischio e pericolo’, quindi non meritevoli di una mobilitazione del governo a tutela della loro sicurezza. Un’affermazione grave e inaccettabile. Al ministro ricordo che su molte delle navi salpate sventola il tricolore, compresa la mia”: dice il pentastellato con tanto di foto (vedi in alto).
“Ed è proprio a quella bandiera e all’Italia tutta che gli italiani della Global Sumud Flotilla stanno restituendo dignità e prestigio, facendo ciò che questo governo non ha avuto il coraggio di fare: testimoniare solidarietà e pretendere un canale umanitario per far arrivare aiuti ai civili di Gaza, vittime di bombe e carestia. Il governo Meloni, invece, continua a tacere di fronte al massacro ordinato da Netanyahu. Nessuna
condanna, nessun atto concreto contro chi viola il diritto internazionale, rade al suolo scuole, ospedali, chiese e bombarda civili in fila per il pane”: continua Croatti.
“Tajani e Meloni prendano esempio dalla Spagna: il ministro José Manuel Albares e il premier Pedro Sánchez hanno già assicurato ai loro
connazionali a bordo della Flotilla piena protezione diplomatica e consolare. Trovate le differenze! Nelle prossime ore Morgana, la barca su cui mi trovo, raggiungerà le acque a largo di Creta per unirsi alle imbarcazioni partite da Barcellona e al resto della spedizione italiana. Poi, tutti insieme, faremo rotta verso Gaza. L’umore a bordo è alto: l’incredibile sostegno popolare che ci arriva è energia pura che spinge le
nostre vele. Con il vento in poppa, andiamo avanti.”: conclude il suo intervento il senatore del M5S.