venerdì, Settembre 12, 2025
HomeBolognaSinistra Italiana Emilia-Romagna: Premi ai dirigenti dell’Azienda Sanitaria? Una scelta che andrebbe...

Sinistra Italiana Emilia-Romagna: Premi ai dirigenti dell’Azienda Sanitaria? Una scelta che andrebbe rivista

(Sesto Potere) – Cesena – 12 settembre 2025 – “L’assegnazione dei premi ai dirigenti dell’Azienda Sanitaria romagnola, in un momento in cui il sistema sanitario pubblico è sotto pressione, i servizi ai cittadini risultano carenti e il personale sanitario continua a lavorare in condizioni difficili e spesso senza adeguato riconoscimento economico è poco accettabile e slegato dalla realtà. La scelta di assegnare premi di risultato e incentivi economici a figure apicali, sebbene abbiano raggiunto gli obiettivi prefissati dall’azienda sanitaria locale, forse andrebbe rivista, o meglio, gli obiettivi dovrebbero avere il compito di spingere sempre di più il servizio sanitario pubblico a riconnettersi con le esigenze quotidiane dei cittadini/pazienti e di chi in ospedale lavora”: lo afferma in una nota Sinistra Italiana Emilia-Romagna.

“In una fase in cui la sanità pubblica richiede investimenti, trasparenza e maggiore equità, scelte come questa rischiano di minare la fiducia dei cittadini nelle istituzioni sanitarie e di aggravare la frattura tra vertici e base. Sinistra Italiana chiede alla Regione Emilia-Romagna e all’assessorato alla Sanità di rendere pubblici i criteri con cui sono stati assegnati i premi ai dirigenti; rivedere i meccanismi di valutazione, legandoli realmente alla qualità dei servizi e ai bisogni del territorio, ad un investimento sul personale sanitario di prima linea e sui servizi ai cittadini”: aggiunge, ancora, Sinistra Italiana Emilia-Romagna.

“E nell’intervenire su questo tema, non possiamo comunque astenerci dal rimarcare l’assoluta ipocrisia di una destra che localmente fa polemica su standard e bilanci della sanità, mentre a livello nazionale taglia, privatizza, e smantella il sistema nel suo complesso, senza parlare poi delle Regioni che loro governano, dove il servizio sanitario è sempre più nelle mani del privato. Il diritto alla salute è un bene comune non un profitto per pochi. È ora di smettere di trattarlo come un’azienda da premiare o punire secondo logiche manageriali, che non possono essere centrali quando parliamo di un servizio pubblico essenziale. Al centro deve rimanere il servizio e la sua capacità quantitativa e qualitativa”: conclude Sinistra Italiana Emilia-Romagna che annuncia che si adopererà “sempre e solo per una sanità pubblica, giusta e davvero al servizio delle persone.”