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Nel 2025 la crescita del settore aereo rallenterà (+1,5%): studio Allianz Trade

(Sesto Potere) – Roma – 10 settembre 2025 – Dopo il “rimbalzo” record registrato nel 2024, il settore aereo globale entra in una fase di rallentamento. Secondo l’ultima analisi di Allianz Trade, il leader mondiale dell’assicurazione crediti, la domanda passeggeri sta frenando nel 2025, mentre, i costi operativi restano elevati e le tensioni geopolitiche continuano a pesare sulla mobilità internazionale.

2024 da record; il 2025 segnerà una frenata

Nel 2024, il traffico passeggeri aereo globale è cresciuto del +10,6% su base annua, spinto dalla forte domanda in Asia-Pacifico ed Europa che insieme hanno contribuito per il 74% dell’aumento complessivo. La capacità di posti disponibili, nelle varie tratte aeree, è cresciuta del +8,8% ma la domanda è andata oltre, arrivando al massimo storico del +83,5% del tasso di occupazione dei posti in aereo, per singola tratta. Il 2025 registra, invece, un rallentamento: l’inflazione persistente, le incertezze economiche, il calo della fiducia dei consumatori e le tensioni commerciali internazionali stanno rallentando la crescita, in particolare per i viaggi a lungo raggio.

Cargo in crescita, ma più moderata

Il trasporto aereo cargo ha toccato un picco storico nel 2024 (+11,3% in termini di CTK), con l’APAC in testa (+14,6%), seguita da Medio Oriente (+13%) e America Latina (+12,8%). Tuttavia, anche in questo comparto nel 2025 il ritmo sarà più contenuto, con tassi di crescita mensili ridotti a valori da singola cifra.

Redditività: crescita modesta all’orizzonte

Nel 2024 i ricavi del settore hanno raggiunto circa 970 miliardi di dollari (+6,2% a/a), con profitti netti pari a 32,4 miliardi e margini EBIT medi del 6,4%. Per il 2025, Allianz Trade stima che i ricavi cresceranno solo dell’+1,5% su base annua, riflettendo la decelerazione della domanda, in un contesto di crescita economica globale più debole (+2,5% contro il +2,8% del 2024).

Il commento

Il settore ha dimostrato una straordinaria resilienza dopo la pandemia ma il 2025 sarà un anno di consolidamento più che di espansione,” commenta Maria Latorre, Sector Advisor Allianz Trade. “Le compagnie dovranno bilanciare investimenti in sostenibilità e contenimento dei costi, mantenendo la capacità di adattarsi a un contesto geopolitico ed economico incerto”.

L’Italia vola alto: quarta in Europa per connettività aerea

Nel 2025 l’Italia si conferma tra i protagonisti dei cieli europei, piazzandosi al quarto posto per livelli di connettività aerea, subito dietro Regno Unito, Germania e Spagna. È un risultato che fotografa un settore in crescita: rispetto al 2024 la connettività italiana è aumentata del 9%, superando anche i livelli pre-pandemia del 2019 con un +1%.  “Secondo i dati pubblici, – afferma Maddalena Martinisenior economist Allianz – il settore genera circa 70 miliardi di euro per il Paese, equivalenti al 3,8% del PIL nazionale e crea occupazione per circa 640.000 posti di lavoro. Includendo anche il settore turistico, il trasporto aereo ha un impatto indiretto ancora maggiore, poiché si stima che dia occupazione a 3 milioni di persone, circa il 5% della popolazione italiana”.

Oggi il sistema aeroportuale nazionale conta 41 scali con voli commerciali, 510 nuove rotte internazionali inaugurate negli ultimi cinque anni e collegamenti diretti con 82 Paesi. Ogni giorno dall’Italia decollano in media 1.150 voli internazionali, a conferma di un ruolo chiave per il commercio, il turismo e gli investimenti.

Nel 2024-2025, le città più trafficate per traffico passeggeri sono state Roma, Milano, Bergamo, Napoli e Catania, con una media complessiva di 11,5 milioni di passeggeri al mese.

Tra gli aeroporti a grande traffico anche il Marconi di Bologna.

Secondo AssAeroporti di Confindustria nel 2024 l’Aeroporto di Bologna ha registrato il miglior anno della propria storia, arrivando per la prima volta a superare i 10 milioni di passeggeri. Per l’esattezza, il Marconi ha ospitato 10.764.687 passeggeri, pari ad una crescita dell’8,1% sul 2023. Dopo un inizio d’anno positivo, con incrementi di passeggeri sempre al di sopra del 7%, dalla summer l’Aeroporto di Bologna ha consolidato la crescita, arrivando a superare il milione di passeggeri mensili per ben cinque mesi di seguito: a maggio, giugno, luglio, agosto e settembre.

Ma tornando allo studio Allianz Trade: a guidare la classifica nazionale restano Fiumicino e Malpensa, che da sole rappresentano il 32% dei voli mensili italiani. Ma nonostante il quadro positivo, la crescita non è uniforme.

Fiumicino, infatti, mostra segnali di stallo – sostiene sempre Allianz Trade – : ad agosto 2025 lo scalo romano ha registrato circa 32.300 voli, un dato pressoché identico a quello dello stesso mese del 2024. I ritardi nei progetti di ampliamento hanno frenato la possibilità di gestire picchi di domanda, limitando di fatto l’espansione dello scalo. Il dato però è anche determinato dal cambiamento nel comportamento dei passeggeri. Sempre più viaggiatori scelgono periodi di bassa stagione e destinazioni alternative per contenere i costi e sfuggire sia alle ondate di calore estive sia alle folle dei grandi poli turistici. Una tendenza che ridisegna la stagionalità del traffico aereo, imponendo nuove sfide al settore.

L’Italia, dunque, vola alto sullo scenario europeo, ma per continuare a crescere dovrà affrontare nodi strutturali e intercettare le trasformazioni in atto nel turismo globale.

Margini sotto pressione

Allianz Trade individua quattro fattori chiave che continuano a erodere i margini delle compagnie aeree:

  • Aumento del costo del lavoro: piloti, controllori di volo e personale di terra hanno maggiore potere negoziale e gli scioperi.
  • Prezzo elevato del carburante: il jet fuel resta sopra i livelli pre-pandemici e rappresenta circa il 30% dei costi operativi. Inoltre, i carburanti sostenibili (SAF), sempre più richiesti dalle normative, sono fino a tre volte più costosi del cherosene tradizionale.
  • Aumenti delle tariffe aeroportuali, in particolare in Europa, che gravano sui bilanci delle compagnie.
  • Costi di manutenzione in crescita: l’età media della flotta aumenta e la carenza di nuovi aeromobili – solo 1.266 consegnati nel 2024, in calo dell’8,1% rispetto al 2023 – spinge la domanda di servizi aftermarket. Per il 2025 sono attese 1.692 consegne, il massimo dal 2019, ma ancora il 26% in meno rispetto alle stime iniziali.