(Sesto Potere) – Forlì – 7 agosto 2025 – Secondo il nuovo report elaborato dalla Fondazione Nord Est, in esclusiva per Antares e l’Osservatorio CISL Romagna il tasso di emigrazione dei giovani tra i 18 e i 34 anni in Emilia-Romagna è salito dal 2011 a oggi da 2 a 7,8 cancellazioni ogni mille residenti, con valori analoghi nelle province romagnole di Forlì-Cesena, Ravenna e Rimini, dove si è passati da 2 a 7,9 cancellazioni ogni mille residenti.
E se nel 2011 la provincia di Rimini rappresentava quasi la metà dell’emigrazione giovanile (48%), oggi il suo peso è sceso al 36%, pur restando il territorio con la maggiore vocazione migratoria. Parallelamente, Ravenna e Forlì-Cesena hanno conosciuto un vero e proprio boom, con un quintuplo aumento a Forlì-Cesena e un quadruplicarsi dei numeri a Ravenna.
A livello nazionale – sempre secondo i calcoli della Fondazione Nord Est – gli italiani fra i 25 e i 34 anni espatriati fra il 2012 e il 2021 sono circa 337mila, di cui oltre 120mila laureati. E il costo stimato è di 134 miliardi di euro. Nello specifico per la Lombardia la perdita è di 23 miliardi, per la Sicilia 15, per il Veneto 13 e la Campania 12.
“Per ogni giovane che arriva, 6 vanno all’estero: è questo il quadro restituito dal report di Fondazione Nord Est che colpisce il nostro territorio e che lancia un allarme, già sollevato da altre realtà in questi giorni, non solo sociale, ma anche imprenditoriale ed economico” è il primo commento del presidente di Rinnoviamo Forlì Francesco Marino (nella foto) che, oltre ad inquadrare il problema, descrive alcune delle azioni in pista da parte della lista “Una città che perde progressivamente cittadini, specie se ad alta formazione (quasi 2 su 3), è una città che sta lentamente perdendo il suo futuro”.
Come riportato dal segretario generale Cisl Romagna Francesco Marinelli, le cause principali sono riconducibili alla mancanza di opportunità lavorative stabili e qualificate, unita alla crescente difficoltà di trovare un’abitazione accessibile: queste precarie condizioni rendono impossibile al giovane la costruzione del proprio progetto di vita (lavoro, famiglia) e lo costringono a partire per cercare situazioni migliori.
“Rinnoviamo Forlì si sta impegnando con una seria riflessione sulle cause del problema in oggetto e l’approfondimento di questi report aiutano a capire che la direzione è quella giusta: non si può pensare di realizzarsi senza potersi permettere un posto in cui vivere. Sul tema dell’emergenza abitativa i nostri rappresentanti stanno lavorando con le realtà di categoria e confrontandosi con la maggioranza per intervenire e restituire una soluzione a quelle fasce deboli che sono colpite, a partire dai nostri giovani, che vogliono costruirsi una vita o una famiglia ma oggi sono in seria difficoltà”: aggiunge Francesco Marino.
“Sul versante delle opportunità professionali sicuramente dobbiamo ricordare che il contesto locale è popolato principalmente da piccole e medie imprese che, come confermato anche dall’ultimo rapporto sull’economia redatto dalla Camera di Commercio, presentano complessivamente un quadro positivo e in crescita. Un punto che risulta debole è il collegamento tra il mondo della formazione e quello
dell’impresa ed è per questo che tra i punti del nostro programma ci sono due azioni: potenziamento dei canali tra scuola, università e impresa considerando anche strumenti come fiere dell’orientamento e career day e supporto alla direzione, che consideriamo valida e con molto potenziale, verso progetti di sviluppo di imprenditorialità giovanile, proseguendo la filiera con incubatori che permettano di sviluppare start up e nuove aziende (e la nostra città ha già una lunga storia di casi di successo in questo senso) che creino nuovo valore e occupazione per tutti, giovani compresi”: afferma il presidente di Rinnoviamo Forlì.
Anna Lisa Balestra, referente dei tavoli di lavoro di Rinnoviamo (tra cui “Innovazione, sviluppo economico sostenibile”) aggiunge: “Il tema non è tanto il fatto che i giovani vadano all’estero, che rappresenta un plus di sviluppo competenze ed arricchimento di esperienze. Il problema è che non tornano e non arrivano altri giovani, parimenti formati, creando un gap di competenze e generazionale, che sta preoccupando per gli impatti sullo sviluppo economico del territorio. Come Rinnoviamo, stiamo trattando la complessità di questo, come di altri dossier, con un approccio sistemico e integrato, fatto di ascolto, relazione con i diversi interlocutori coinvolti, presentazione e
condivisione di proposte con chi può supportare nella realizzazione (Istituzioni, scuola, associazioni, quartieri, sindacati, professionisti, persone, …)”.
“Chiunque abbia a cuore la città e voglia dare un supporto è benvenuto nel cantiere del rinnovamento e per saperne di più basta contattare sui canali social e alla mail rinnoviamoforli@gmail.com”: conclude Francesco Marino.