(Sesto Potere) – Forlì – 1 agosto 2025 – Al 30 giugno 2025 nel sistema aggregato Romagna (Forlì-Cesena e Rimini) si contano 9.388 imprese straniere attive, che costituiscono il 13,4% del totale delle imprese attive (14,5% in Emilia-Romagna e 11,9% in Italia); nel confronto con il 30 giugno 2024 si riscontra un aumento delle imprese straniere del 3,7%, superiore alla variazione positiva regionale (+1,9%) e nazionale (+1,6%).
I principali settori economici risultano le Costruzioni (35,7% delle imprese straniere), il Commercio (24,4%), l’Alloggio e ristorazione (10,0%), l’Industria Manifatturiera (7,2%), le Altre attività di servizi (soprattutto servizi alle persone) (6,5%), i Trasporti (4,0%) e le Attività amministrative e di servizi di supporto (tra cui i servizi alle imprese) (3,9%).
Le imprese straniere con la maggior incidenza percentuale sul totale delle imprese attive appartengono, rispettivamente, alle Costruzioni (31,6%), ai Trasporti (18,6%), al Commercio (16,0%), alle Attività amministrative e di servizi di supporto (14,5%), alle Altre attività di servizi (14,1%), all’Alloggio e ristorazione (12,7%) e all’Industria Manifatturiera (12,0%).
Riguardo alla natura giuridica, la maggior parte delle imprese straniere sono imprese individuali (76,6% del totale), alle quali seguono, con molto distacco, le società di capitale (16,0%) e le società di persone (7,0%); nel confronto con l’anno precedente crescono decisamente le società di capitale (+8,7%), seguite dalle imprese individuali (+2,8%) e società di persone (+2,0%).
Le imprese straniere: focus provinciale Forlì-Cesena
Al 30 giugno 2025 in provincia di Forlì-Cesena, si contano 4.279 imprese straniere attive, che costituiscono il 12,1% del totale delle imprese attive (14,5% in Emilia-Romagna e 11,9% in Italia); nel confronto con il 30 giugno 2024 si rileva un aumento delle imprese straniere del 4,5%, superiore alla variazione positiva regionale (+1,9%) e nazionale (+1,6%).
I principali settori economici risultano le Costruzioni (38,3% delle imprese straniere), il Commercio (20,6%), l’Industria Manifatturiera (10,3%), l’Alloggio e ristorazione (8,4%), le Altre attività di servizi (soprattutto servizi alle persone) (7,2%), i Trasporti (4,4%) e le Attività amministrative e di servizi di supporto (tra cui i servizi alle imprese) (3,4%).
I settori con la più alta incidenza percentuale delle imprese straniere sul totale delle imprese attive sono, rispettivamente, Costruzioni (29,7%), Trasporti (16,5%), Industria Manifatturiera (13,5%), Alloggio e ristorazione (13,4%), Commercio (13,3%), Altre attività di servizi (13,1%) e Attività amministrative e di servizi di supporto (12,4%).
Riguardo alla natura giuridica delle imprese straniere, prevalgono nettamente le imprese individuali (79,4% del totale), seguite, a debita distanza, dalle società di capitale (14,2%) e società di persone (6,1%); in termini di variazione annua crescono decisamente le società di capitale (+11,4%), a cui seguono le imprese individuali (+3,5%) e le società di persone (+2,3%).
In un contesto di analisi territoriale, poi, si evidenzia come più della metà delle imprese straniere provinciali (il 55,2%) si trovano nei comuni di Forlì (35,4%) e Cesena (19,8%), ossia nei “Grandi centri urbani”; presenza importante anche nei comuni di Cesenatico (8,2%), Forlimpopoli (2,7%) e Bertinoro (2,1%), ossia nei cosiddetti “Comuni di cintura” (totale 13,0%), e di Savignano sul Rubicone (8,1%), Gatteo (4,2%), San Mauro Pascoli (3,9%), Gambettola (3,2%) e Longiano (1,3%) (”area del Basso Rubicone”, totale 20,7%). Ad essi vanno aggiunti i comuni di Meldola (2,0%) (Valle del Bidente), Castrocaro Terme e Terra del Sole (1,6%) (Valle del Montone) e Mercato Saraceno (1,1%) (Valle del Savio). In sintesi, il 53,0% delle imprese straniere attive si trova nel comprensorio di Cesena e il 47,0% nel comprensorio di Forlì.
I comuni con la più alta incidenza percentuale delle imprese straniere sul totale delle imprese attive risultano essere, rispettivamente, Savignano sul Rubicone (21,6%), Gatteo (20,2%), San Mauro Pascoli (16,0%), Gambettola (15,0%), Forlì (14,8%), Castrocaro Terme e Terra del Sole (12,2%), Cesenatico (11,5%), Forlimpopoli (11,5%), Meldola (10,5%) e Borghi (10,0%).
Infine, i principali Paesi di provenienza degli imprenditori stranieri, riferiti alle imprese individuali (le uniche per le quali è possibile fare un’analisi per nazionalità) sono, nell’ordine,
Albania (765 imprese), Romania (411), Cina (375), Marocco (324) e Tunisia (164); in termini di incidenza, i suddetti Paesi raggiungono il 60,0% del totale straniero.
Le imprese straniere: focus provinciale Rimini
Al 30 giugno 2025 in provincia di Rimini si contano 5.109 imprese straniere attive, che costituiscono il 14,7% del totale delle imprese attive (14,5% in Emilia-Romagna e 11,9% in Italia); nel confronto con il 30 giugno 2024 si rileva un aumento delle imprese straniere del 3,0%, superiore alla variazione positiva regionale (+1,9%) e nazionale (+1,6%).
I principali settori economici risultano le Costruzioni (33,5% delle imprese straniere), il Commercio (27,7%), l’Alloggio e ristorazione (11,4%), le Altre attività di servizi (soprattutto servizi alle persone) (6,0%), Industria Manifatturiera (4,6%), le Attività amministrative e di servizi di supporto (tra cui i servizi alle imprese) (4,3%) e Trasporti (3,7%).
I settori con la più alta incidenza percentuale delle imprese straniere sul totale delle imprese attive sono, rispettivamente, Costruzioni (33,7%), Trasporti (21,4%), Commercio (18,4%), Attività amministrative e di servizi di supporto (16,4%), Altre attività di servizi (15,3%), Alloggio e ristorazione (12,3%) e Industria Manifatturiera (10,0%).
Riguardo alla natura giuridica delle imprese straniere, prevalgono nettamente le imprese individuali (74,2% del totale), seguite, a debita distanza, dalle società di capitale (17,5%) e società di persone (7,8%); in termini di variazione annua crescono decisamente le società di capitale (+6,9%), a cui seguono le imprese individuali (+2,2%) e le società di persone (+1,8%).
In un contesto di analisi territoriale, poi, si evidenzia come più della metà delle imprese straniere provinciali si trova nel comune di Rimini (54,9%), classificato come “Grande centro urbano”; presenza importante anche nei comuni di Riccione (9,6%), Bellaria-Igea Marina (7,2%), Santarcangelo di Romagna (3,9%) e Coriano (1,6%), ossia nei cosiddetti “Comuni di cintura” (totale 22,3%), e di Cattolica (5,0%), Misano Adriatico (3,0%) e San Giovanni in Marignano (1,7%) (”area del Basso Conca”, totale 9,7%). Ad essi vanno aggiunti i comuni di Morciano di Romagna (2,0%), San Clemente (1,5%) e Montescudo-Monte Colombo (1,4%) (Valconca), Verucchio (2,2%) e Novafeltria (1,2%) (Valmarecchia).
I comuni con la più alta incidenza percentuale delle imprese straniere sul totale delle imprese attive risultano essere, rispettivamente, Sassofeltrio (22,0%), Rimini (18,4%), Bellaria-Igea Marina (16,3%), San Clemente (16,3%), Gemmano (16,1%), Montescudo-Monte Colombo (15,5%), Morciano di Romagna (15,4%), Verucchio (15,2%), Saludecio (15,0%), San Leo (13,9%) e Montegridolfo (12,1%).
Infine, i principali Paesi di provenienza degli imprenditori stranieri, riferiti alle imprese individuali (le uniche per le quali è possibile fare un’analisi per nazionalità) sono, nell’ordine,
Albania (836 imprese), Romania (460), Bangladesh (406), Cina (283) e Marocco (180); in termini di incidenza, i suddetti Paesi raggiungono il 57,1% del totale straniero.