giovedì, Luglio 31, 2025
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Ravenna, Fondazione Casa di Oriani dona archivio fotografico Franco Torre alla Biblioteca Classense 

(Sesto Potere) – Ravenna – 31 luglio 2025 – A gennaio 2025, la Biblioteca Classense ha acquisito grazie alla generosa donazione della Fondazione Casa di Oriani l’archivio fotografico di Franco Torre (1922-2003), figlio dello storico Augusto Torre (1890-1977) e a sua volta studioso di storia e arte locale.

A partire da questa settimana e nei mesi a venire, un’archivista condurrà un’accurata analisi del fondo, accompagnata da un’attività di descrizione sistematica, con l’obiettivo di realizzare strumenti di ricerca che ne permettano la consultazione pubblica.

“La scelta di acquisire in biblioteca questo consistente fondo – spiega l’assessore alle Politiche Culturali Fabio Sbaraglia – è legata a una delle principali missioni istituzionali della Classense, quella di conservare e valorizzare le memorie storiche della città e del suo territorio rendendole facilmente fruibili ai cittadini e agli studiosi. La raccolta di immagini si inserisce di fatto in piena continuità con i numerosi archivi fotografici presenti nella fototeca della Biblioteca Classense che, a partire dall’importante fondo di Corrado Ricci acquisito ormai quasi cento anni fa, offrono una testimonianza delle trasformazioni di Ravenna dalla seconda metà dell’Ottocento in poi”.

Gran parte dell’attività di Franco Torre come studioso fu quella di documentare e studiare Ravenna, i suoi monumenti e i suoi dintorni, collaborando spesso con la Casa Matha, dove teneva regolarmente incontri e lezioni pubbliche. Fu anche stretto collaboratore di Umberto Foschi (1916-2000), corredando i suoi studi con testimonianze fotografiche che arricchivano il lavoro di ricerca dello storico cervese.

Il fondo fotografico Torre si stima essere composto da circa 25.000 pezzi tra diapositive, negativi, stampe e bobine video in formato 8 mm. Tutto questo materiale documenta la città di Ravenna e i suoi luoghi più significativi fin nei minimi dettagli, restituendo lo sguardo di uno studioso rigoroso e attento a ogni particolare.

La raccolta è, pertanto, ricca di immagini che potranno essere particolarmente utili per ricercatori, storici e storici dell’arte.

Le sue fotografie, infatti, sono state ampiamente utilizzate per restauri di monumenti e artefatti storici ravennati, oltre a essere apparse su numerose pubblicazioni fotografiche tra le quali si ricordano Ravenna nascosta, con Tino Dalla Valle, 1984; La Basilica di Sant’Agata Maggiore in Ravenna, 1986; Dintorni di Ravenna, con Umberto Foschi, 1989; Guida alla Romagna fiorentina lungo la vallata del Montone, 2001.

A corredo del fondo, Torre ha lasciato degli inventari da lui puntualmente compilati, indicando i soggetti degli scatti, nonché appunti e testi delle lezioni da lui tenute alla Casa Matha, con i rispettivi riferimenti fotografici.

Questi documenti manoscritti restituiscono non solo una raccolta iconografica ricca e complessa, ma offrono anche uno scorcio sul lavoro e l’impegno di Torre nella trasmissione della storia ravennate.

“A testimonianza del valore e interesse del fondo recentemente acquisito – comunica la direttrice della Classense, Silvia Masi – la Direzione Generale Archivi del MIC su interessamento della Soprintendenza Archivistica e Bibliografica dell’Emilia Romagna ha stanziato un apposito contributo di € 10.000 per la realizzazione di progetti di riordino e studio degli archivi fotografici regionali. Grazie al contributo ministeriale, a partire da questa settimana e per i prossimi mesi l’archivio fotografico Torre sarà oggetto di un puntuale studio e di una completa attività di descrizione da parte di una archivista al fine di creare strumenti di ricerca utili alla piena fruizione pubblica della raccolta”.