martedì, Luglio 29, 2025
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Appello del Comitato Unitario Vittime del Fango di Forlì: Il territorio di pianura e di montagna non deve essere abbandonato

(Sesto Potere) – Forlì – 29 luglio 2025 – In questo mese di luglio, oltre 2 anni dopo la catastrofe alluvionale del maggio 2023, è stata disposta da AGEA la liquidazione spettante ai proprietari delle aziende agricole colpite in Emilia Romagna, Toscana e Marche, secondo il calcolo effettuato da AgriCAT, Gestore del Fondo assicurativo che fa capo alla Direzione Generale dello Sviluppo rurale del Ministero dell’ Agricoltura e della sovranità alimentare.

Da AgriCAT era stata annunciato la disponibilità di 106 milioni totali (di cui 50 derivanti dalla legge 100/2023), una cifra – secondo il Comitato Unitario Vittime del Fango di Forlì – “non sufficiente a coprire i danni degli agricoltori, con la conseguenza dichiarata di dover effettuare tagli lineari nei rimborsi”.

E Valentina Grillandi del Direttivo del Comitato Unitario Vittime del Fango di Forlì, afferma: “In quanto coinvolta direttamente con la mia azienda familiare, posso confermare che i rimborsi sono drammaticamente inadeguati ai danni subiti e alle necessità del settore. Infatti ho appena ricevuto, a 2 anni di distanza dagli eventi alluvionali, un importo che può coprire solo circa il 15% della produzione lorda vendibile, e la mia situazione trova riscontro nelle tante voci critiche che si sono susseguite in questi mesi, e che mostrano purtroppo spesso ristori ancora più esigui. Considerando che AgriCAT ha finanziamenti di circa 300 milioni annui da fondi UE, non si può che restare perplessi per i pochi e tardivi rimborsi effettuati, condividendo quindi le proteste delle tante Associazioni di settore e le affermazioni di Riccardo Melani (Direttore del Consorzio Toscano di difesa delle produzioni agricole): “troppi criteri complessi e inadeguati, indici di danno incoerenti, ostacoli e regole che proprio in un evento così drammatico hanno mostrato tutti i loro limiti”. E la conclusione, allo stato attuale, resta la stessa: l’agricoltore cerca di proteggersi tramite assicurazione, ma non viene risarcito in caso di eventi estremi. Piccole e medie aziende inoltre si sono viste precluse possibilità di ricorrere ad altri strumenti (per es. anche Sfinge), a causa di costi eccessivi e limiti di accesso”.

Ma in che senso si può parlare oggi di eventi estremi?

Alessandra Bucchi, (nella foto) presidente del Comitato Unitario Vittime del Fango di Forlì, aggiunge: “Le considerazioni devono essere ancora più ampie. Oltre ad esprimere solidarietà a chi ha ricevuto danni tanto ai beni privati quanto alla propria attività lavorativa, la riflessione si deve allargare alle ripercussioni non solo economiche di queste tematiche “di settore”. Incidono, oltre che sulla vita e sulle scelte di singole persone, sull’intera fisionomia del territorio, sulla comunità e sul suo futuro. Oltre alla devastante alluvione del 2023, che -è bene ribadirlo- fu il 3° peggior evento a livello mondiale di quell’anno, il cambiamento climatico sta continuando a manifestarsi con le anomalie di piovosità, di calore, di alterazione di equilibri naturali in diverse aree, anche con nuovi agenti patogeni. Tutti ormai ne avvertiamo gli effetti, anche in questi ultimi giorni di sporadici temporali, ma dovremmo ricordare che i settori produttivi legati al territorio, che sono anche parte della nostra identità di comunità, sono in prima linea, sono i primi bersagli di questi cambiamenti, e per realizzare l’ “adattamento” [al cambiamento climatico] inevitabile occorre che le Istituzioni garantiscano protezione, incentivi e un sostegno finanziario dignitoso”.

“Il territorio, di pianura e di montagna, non deve essere abbandonato. Ci sentiamo vicini quindi alle rivendicazioni che da tempo vengono segnalate: il cambio radicale di prospettiva che chiediamo ripetutamente non è un’opzione accademica, ma un bisogno che incide
profondamente nella carne viva delle persone e della nostra Romagna”: concludono la presidente Alessandra Bucchi e i componenti del consiglio direttivo del Comitato Unitario Vittime del Fango di Forlì.