(Sesto Potere) – Cesena – 26 luglio 2025 – Il dibattito riaccesosi sulla necessità di maggiore sicurezza e protezione territoriale a Cesena – dopo vari episodi di microcriminalità – coinvolge Cna, Confartigianato, Confcommercio e Confesercenti cesenati che con una nota congiunta ricordano che insieme collaborano con l’amministrazione comunale per le politiche e le azioni migliorative del centro storico ed estesamente della città, nell’ambito del gruppo di lavoro denominato “Team InCesena”.
“Per le imprese rappresentate dalle nostre associazioni, un livello adeguato di sicurezza è un fattore competitivo che facilita il fare impresa nelle sue variegate declinazioni. Un fattore primario, ineludibile. Ma prima ancora gli imprenditori sono persone nelle loro famiglie e la sicurezza urbana è il prerequisito fondamentale di ogni benessere territoriale, da salvaguardare e da incrementare. Nel Cesenate la situazione non raggiunge certo livelli di complessità di altre parti del Paese, ma ci sono dei segnali aggravatisi e preoccupanti che vanno tenuti sotto controllo con interventi, se è possibile, efficaci e e tempestivi. Ci riferiamo a furti, rapine, aggressioni, atti di vandalismo che negli ultimi tempi risultano incrementati”: elencano unitariamente Cna, Confartigianato, Confcommercio e Confesercenti.
“Per contrastarli occorre – sempre secondo le associazioni – innanzitutto che le forze dell’ordine, che operano con abnegazione, merito ed efficacia siano messe nelle condizioni di operare la meglio con la necessaria dotazione di uomini e risorse”.
In questo senso a preoccupare Confartigianato, Cna, Confcommercio e Confesercenti sono alcune questioni: “a partire dalla voce ventilata di una chiusura della sala operativa del Commissariato di Cesena” per la quale il sindaco di Cesena Lattuca ha chiesto al ministro degli interni Piantedosi di avere informazioni certe che possano eliminare dubbi e inquietudini.
“Secondo noi questa prospettiva, se confermata, non andrebbe in direzione di un rafforzamento del presidio della sicurezza a Cesena, mettendola al contrario nella condizione di dipendere dalla centrale di Forlì con modalità e tempi di intervento più farraginosi e meno tempestivi”: spiegano Cna, Confartigianato, Confcommercio e Confesercenti di Cesena.
“Preoccupano altresì le dotazioni carenti degli organici delle forze dell’ordine e anche della polizia municipale che ostacolano gli interventi a favore della sicurezza. Agire con forze sottodimensionate è oltremodo penalizzante. La situazione alla stazione ferroviaria, da tempo al centro dell’attenzione, si è inoltre notevolmente aggravata con le recenti aggressioni a malcapitati utenti della ferrovia, con forte apprensione da parte di coloro che per lavoro rientrano in treno nella serata. La proposta di istituire un posto fisso della polizia municipale, compatibilmente con le forze a disposizione, a noi pare che vada nella direzione di prevenire futuri atti criminali. Similmente i controlli e i presidi vanno incrementati in altre parti della città, ben noti alle forze dell’ordine, in cui si presentano situazioni di insicurezza e dove sono state effettuate rapine ad esercizi pubblici o ad attività imprenditoriali, nonché furti in appartamenti”: propongono le associazioni.
“Un’accelerazione nel progetto di installazione delle videocamere è infine doverosa per proteggere tutto il territorio comunale e in particolare vaste zone della periferia che ne sono ancora sprovviste, nonostante anni fa fosse stato annunciato un piano di copertura totale del territorio”: ricordano Confcommercio, Confesercenti, Cna e Confartigianato di Cesena indicando “la tutela della sicurezza” come “un obiettivo trasversale e unificante che non ha colore politico”, con l’auspicio: “che le forze politiche, insieme a quelle sociali ed economiche, unitamente alle encomiabili forze dell’ordine e in raccordo fruttuoso con le istituzioni nazionali, collaborino per renderla sempre più efficace e capillare, andando incontro alle esigenze di cittadini e imprenditori”.