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Aree interne: accordo biennale tra Comuni Virtuosi e Give Back per invertire il declino

(Sesto Potere) – Roma – 12 luglio 2025 – Unire competenze, costruire alleanze, scommettere sul futuro dei territori troppo spesso considerati “perduti”. Con queste premesse è stato presentato il 10 luglio alla Camera dei Deputati l’accordo biennale tra l’Associazione Comuni Virtuosi e Give Back Giovani Aree Interne, pensato per rafforzare la capacità progettuale degli enti locali, valorizzare le competenze delle nuove generazioni e favorire l’accesso ai fondi europei, al PNRR e ad altri strumenti pubblici.

Il protocollo, siglato alla presenza dell’Onorevole Ilenia Malavasi, dalla Presidente dei Comuni Virtuosi Asia Trambaioli e dal Presidente di Give Back Roberto Sullo, inaugura un percorso biennale di supporto operativo, tecnico e formativo rivolto ai Comuni aderenti alla rete virtuosa, con particolare attenzione a quelli delle aree interne, montane e rurali.

Questa alleanza nasce in un momento in cui il tema delle aree interne è tornato sotto i riflettori per ragioni tutt’altro che rassicuranti. Il recente aggiornamento del Piano Strategico Nazionale per le Aree Interne (PSNAI) 2021–2027, approvato dal Ministero per le Politiche di Coesione, ha infatti introdotto l’idea di un “accompagnamento” al declino per una parte consistente di questi territori. Una visione che suona come una rinuncia, e che l’Associazione Comuni Virtuosi contesta apertamente con questa nuova azione concreta: non abbandonare i territori fragili, ma investirci; non pianificare l’estinzione, ma costruire opportunità.

Da un lato c’è quindi l’Associazione Comuni Virtuosi, impegnata da oltre vent’anni con una rete di 156 comuni soci nella promozione di buone pratiche amministrative e ambientali a livello locale, il cui operato è stato recentemente premiato con una medaglia di rappresentanza dal Presidente Mattarella. Dall’altro, Give Back Giovani Aree Interne, Think Tank di studenti, ricercatori, professionisti in ambito economico, sociale e culturale che mira a coinvolgere giovani under 40 per ripensare il futuro delle aree interne, montane e rurali.

Con questo accordo le due realtà uniscono così le forze promuovendo un approccio integrato e partecipativo alla progettazione locale, attraverso strumenti di empowerment delle comunità e delle amministrazioni, con realizzazione di cicli di incontri formativi e di monitoraggio dei progetti.

Questo percorso strutturato di formazione e accompagnamento si tradurrà in azioni concrete come: webinar tematici di approfondimento sul programma Erasmus+, politiche europee, meccanismi di finanziamento e funzionamento dei bandi; attività di orientamento alla progettazione europea, con focus sugli strumenti più efficaci per l’accesso alle risorse; sviluppo di strumenti per la coprogettazione territoriale, capaci di coinvolgere enti locali, giovani, comunità e attori sociali.

“Ho promosso questa conferenza stampa di presentazione della collaborazione tra Comuni Virtuosi e Give Back, per porre nuovamente al centro dell’attenzione il tema delle aree interne e fragili del nostro Paese, che rappresentano circa il 48% del nostro territorio” – ha commentato l’Onorevole Ilenia Malavasi“Servizi, sanità, scuola, lavoro e cultura sono tutti settori sui quali occorrerebbe investire in queste aree e invece, nel Piano Strategico Nazionale per le Aree Interne 2021-2027 (Psnai), recentemente aggiornato dal ministro per le Politiche di Coesione Tommaso Foti, si legge, testualmente, che “un numero non trascurabile di aree interne si trova già in una fase compromessa e queste aree, quindi, non possono porsi alcuna inversione di tendenza”. Una dichiarazione che non può essere accettata, perché certifica l’abbandono a sé stessi di tutti questi territori, delle loro ricchezze e delle loro bellezze e potenzialità. È evidente, dunque, che il Governo Meloni consideri le aree interne un problema e i cittadini che ci vivono come di “serie B”, con meno diritti, meno servizi e meno opportunità. Di conseguenza, se da un lato, in Parlamento, come Partito Democratico continueremo a opporci a questa visione, cercando di proporre idee e prospettive diverse in ogni occasione possibile, dall’altro ogni sinergia e ogni collaborazione che contrastino questo abbandono meritano di essere valorizzate, promosse e sostenute”.

Asia Trambaioli, (nella foto) Presidente dell’Associazione Comuni Virtuosi ha poi preso parola per sottolineare come l’accordo siglato oggi rappresenti un passaggio strategico per rafforzare la capacità amministrativa e progettuale dei Comuni aderenti alla rete,in particolare quelli situati nelle aree interne, che affrontano quotidianamente sfide complesse legate alla tenuta demografica, alla riduzione dei servizi e all’accesso alle risorse pubbliche.In quest’ottica, “Quello di oggi non è un semplice atto formale, ma un segnale politico forte. Il protocollo con Give Back Giovani Aree Interne arriva in un momento delicato, in cui alcune scelte strategiche del Governo sembrano voler certificare il declino di intere aree del Paese, accompagnandole a una lenta marginalizzazione. Noi, invece, crediamo che il ruolo delle istituzioni locali debba essere quello di rilanciare questi territori, non di rassegnarsi alla loro estinzione. L’accordo siglato oggi è la risposta concreta a quella logica di abbandono: vogliamo rafforzare la capacità progettuale dei nostri Comuni, dare strumenti alle amministrazioni e coinvolgere i giovani in processi decisionali veri. Non servono piani che normalizzano lo spopolamento, ma visioni che creino opportunità. Proprio nei borghi montani, nelle vallate più isolate, nelle comunità resilienti delle aree interne, si custodisce un’altra idea di sviluppo, basata su prossimità, sostenibilità, cura del territorio e coesione sociale. Per questo puntiamo su alleanze solide, come quella con Give Back, per costruire percorsi formativi e di coprogettazione che aiutino i Comuni a intercettare fondi europei, a realizzare progettualità concrete e, soprattutto, a rimettere al centro il diritto alla qualità della vita anche fuori dai grandi centri urbani. Il futuro dell’Italia non può essere costruito solo nelle città. Deve passare anche, e soprattutto, per quei territori che oggi resistono e soprattutto esistono.”

La collaborazione tra Give Back Giovani Aree Interne e l’Associazione Comuni Virtuosi nasce dalla volontà condivisa di promuovere politiche locali più giuste, partecipate e sostenibili” – queste le parole del Presidente di Give Back Giovani Aree InterneRoberto Sullo. “Crediamo fortemente nel ruolo attivo dei giovani e in una forma di governo del territorio che valorizzi le aree interne non come margini, ma come centri di innovazione civica e sociale. La nostra sinergia si propone di rafforzare la partecipazione e la consapevolezza delle nuove generazioni nei processi decisionali: siamo uno spazio di crescita, dove i giovani possono acquisire strumenti, confrontarsi e incidere concretamente sulle politiche pubbliche. Collaborare con i Comuni Virtuosi significa unire le forze per costruire un sistema decisionale multilivello più trasparente, inclusivo e vicino ai bisogni reali delle comunità. È una sfida che affrontiamo con entusiasmo, convinti che il cambiamento parta proprio da chi vive e si prende cura dei luoghi”.

La collaborazione prenderà dunque forma attraverso una mappatura dettagliata delle esigenze territoriali, seguita da momenti formativi rivolti ai referenti degli enti locali e da un affiancamento costante nella definizione delle strategie di accesso ai fondi e nella progettazione. Questo percorso, concepito come un progetto dinamico, si svilupperà e si modellerà nel corso dei prossimi due anni, adattandosi progressivamente alle esigenze emergenti e ai risultati conseguiti sul territorio.

L’Associazione nazionale dei Comuni Virtuosi nasce nel maggio del 2005, nella sala consiliare di Vezzano Ligure, su iniziativa di quattro comuni: Monsano (AN), Colorno (PR), Vezzano Ligure (SP) e Melpignano (LE). L’Associazione nazionale dei Comuni Virtuosi è una rete di Enti locali, che opera a favore di una armoniosa e sostenibile gestione dei propri Territori, diffondendo verso i cittadini nuove consapevolezze e stili di vita all’insegna della sostenibilità, sperimentando buone pratiche attraverso l’attuazione di progetti concreti, ed economicamente vantaggiosi, legati alla gestione del territorio, all’efficienza e al risparmio energetico, a nuovi stili di vita e alla partecipazione attiva dei cittadini.