mercoledì, Luglio 9, 2025
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Nuovo Angiografo Digitale all’Ospedale Bufalini grazie all’importante donazione della Fondazione Orogel

(Sesto Potere) – Cesena – 9 luglio 2025 – All’ospedale Bufalini di Cesena sono in fase di avvio i lavori per l’installazione di un nuovo angiografo digitale di ultima generazione, grazie alla generosa donazione della Fondazione Orogel, che ha stanziato circa 550.000 euro per l’acquisto dell’attrezzatura.

L’intervento rappresenta un importante passo avanti nel potenziamento delle tecnologie per la diagnostica e l’interventistica mini-invasiva, a beneficio dell’intera comunità cesenate e romagnola.

La dotazione attuale di angiografi del Bufalini consiste in due Angiografi dedicati alla neuroradiologia interventistica ed al percorso dello stroke ed un ulteriore angiografo utilizzato da radiologia interventistica, cardiologia emodinamica, chirurgia vascolare e gastroenterologia. L’angiografo sarà installato nel reparto di Radiologia e sarà condiviso, secondo una adeguata programmazione delle sedute, tra diverse discipline che vedranno considerevolmente aumentate le possibilità di accesso a tale tecnica, grazie alla donazione di questo ulteriore angiografo.

L’angiografo di ultima generazione (modello Azurion serie 7) .
E’ dotato di un detettore piatto da 20″ che consente di eseguire le procedure in modo semplice e sicuro per fornire cure di livello superiore; tutte le applicazioni pertinenti si possono controllare da un unico touchscreen al lato del tavolo operatorio, per prendere decisioni rapide e informate direttamente nel campo sterile mentre la tecnologia di prevenzione delle collisioni (BodyGuard) è attiva per proteggere il paziente riducendo la velocità di movimento del sistema quando viene rilevato un oggetto in una distanza di sicurezza specificata. L’angiografo permette la funzionalità di lavoro in parallelo che consente di esaminare le immagini acquisite dagli esami correnti o precedenti nella sala di controllo contemporaneamente a un intervento in tempo reale in corso. Ciò consente al medico nella sala di esame di procedere con l’intervento, mentre il personale tecnico di supporto può eseguire l’elaborazione delle immagini, l’analisi dei vasi o contrassegnare le immagini per l’esportazione in un sistema PACS. Questa funzionalità garantisce un flusso di lavoro flessibile che consente una maggiore produttività e un avvicendamento più rapido dei pazienti sottoposti a esami senza compromettere la qualità dell’assistenza. Il sistema comprende una serie di tecnologie che consentono di gestire attivamente e ridurre considerevolmente la dose di radiazioni erogate al paziente durante l’esame.

La configurazione predefinita della sala di controllo è costituita da due monitor a colori da 24” (acquisizione e revisione) per la gestione del paziente e la visualizzazione/revisione delle immagini radiografiche, mentre in sala esame un sistema di guide sospeso a soffitto supporta un carrello per monitor per 2 monitor widescreen. Il sistema di guide consente movimenti longitudinali e trasversali per posizionare in modo flessibile i monitor su entrambi i lati del lettino portapaziente e dall’estremità piedi all’estremità testa. Questo garantisce l’accesso alle informazioni necessarie durante la procedura, indipendentemente dalla posizione del personale sanitario.

Nei moderni ambienti di interventistica, per eseguire le procedure più complicate con dispositivi sempre più piccoli, in anatomie complesse, ci si affida come guida a diversi tipi di informazioni diagnostiche. Per permettere un processo decisionale consapevole in sala di esame, l’angiografo offre un avanzato spazio di lavoro digitale, che consente di visualizzare più immagini in una serie di disposizioni personalizzate su un grande schermo ad alta definizione, con la possibilità di ingrandirle e ridurle per accentuare i dettagli minuti, mantenendo nel contempo una visione d’insieme dei dati. È possibile creare modelli di visualizzazione personalizzati per procedure specifiche o seguendo le preferenze del medico, come supporto per diverse procedure.

Grazie a questa innovazione, l’Ospedale Bufalini potrà ampliare e rafforzare l’offerta di procedure interventistiche mini-invasive, molte delle quali rappresentano soluzioni alternative alla chirurgia tradizionale.

Questa donazione conferma la volontà della Fondazione Orogel di supportare in modo concreto il sistema sanitario locale, contribuendo ad abbattere le liste d’attesa, aumentare l’accesso a trattamenti innovativi e migliorare qualità, sicurezza e comfort delle cure.